Anastasi e poi Altafini di Bruno Bernardi

Anastasi e poi Altafini Anastasi e poi Altafini Confermata la staffetta fra i bianconeri - Falso allarme tra i milanisti per Chiarugi Rocco replica a Vycpalek: "Bigon non è un 'cascatore', evitiamo le polemiche" (Dal nostro inviato speciale] Milano, 24 novembre. La Juventus è data favorita per due a uno, rispetto al Milan, dai « bookmakers » milanesi. Vycpalek ringrazia gli scommettitori per la fiducia ma dice: » Se riusciremo ad ottenere un risultato positivo sarà senz'altro un risultato sudato e sofferto ». Come allenatore della Juventus, Vycpalek non ha mai perso a San Siro con i rossoneri (due pareggi e una vittoria): spera di uscire imbattuto anche domani. Però mette le mani avanti dicendo che la Juventus dovrà preoccuparsi di annullare i • cascadores » milanisti e ricorda, a questo proposito, che l'anno scorso gli arbitri non rimasero insensibili alle » cadute » di Bigon e Chiarugi fischiando due rigori decisivi contro la Juventus. Anche Spinosi e Morini si preoccupano. « Chiarugi è uno che si butta a terra facilmente. Lui lo fa nell'interesse della sua squadra. E' l'arbitro che non deve lasciarsi trarre in inganno », dice Spinosi. — Chiarugi ha dichiarato che il vostro sarà un duello tra gentiluomini... « Sarà uno scontro come tutti gli altri — replica Spinosi —. Chiarugi è l'uomo più pericoloso del Milan e richiede la massima concentrazione. Dovrò cercare di non tarlo tirare, anche da fuori area. E' difficile anticiparlo perché va incontro al pallone. L'essenziale è che Furino riesca a fermare Rivera. Dietro ci pensiamo noi ». Pure Morini ha qualcosa da dire sui rigori » facili ». « In quasi 250 partite di campionato — spiega lo stopper — ho provocato tre rigori, uno dei quali l'anno scorso a San Siro. Quel rigore non c'era. Quest'anno le cose vanno peggio. C'è un nuovo corso arbitrale e ne ho avuto la conlerma vedendo alla moviola alcuni rigori concessi con troppa leggerezza, con decisioni allrettate. Certi giocatori potrebbero approfittarne e per questo gli arbitri debbono tenere gli occhi bene aperti. Bigon è un antagonista molto impegnativo: sa smarcarsi ed effettua un gran lavoro in campo ». La formazione per domani è decisa. Centravanti sarà Anastasi, con Longobucco terzino. Pietro dice di essere pronto a rientrare: se in campo si accorgerà di avere un'autonomia limitata, non esiterà a farlo notare a Vycpalek. Altafini giocherà nella ripresa. « £' giusto che rientri Anastasi — dice José — perché lui è il titolare. Una partita vale l'altra. A me sta bene lare "stalletta" nel secondo tempo ». Capello ripete che la Juventus dovrà cercare di attirare in avanti Bigon e Chiarugi per poi colpire di rimessa il Milan con veloci contropiede: -Cosi vincemmo due anni fa a San Siro — dice l'eroe di Wembley — la gara di domani rimane aperta a tutti i risultati. Non è decisiva e non condanna chi ne esce sconfitto ». A Cuccureddu. l'uomo del giorno in casa bianconera, basterebbe il pareggio: » Se saremo uniti come nelle ultime partite, non perderemo ». Il Milan teme Cuccureddu, ma il sardo dice: « / rossoneri debbono temere tutta la squadra ». Causio non si fida del Milan: « £' sempre forte. Noi stiamo " girando" bene ma dobbiamo rimanere con i piedi per terra. Personalmente cercherò di dare il massimo ». Anche Rocco, da Milanello. dice di essere preoccupato. Forse è sincero anche se smentisce la notizia che Chiarugi, dolorante al piede destro, si sia recato a Varese per sottoporsi ad un esame radiografico. Si parlava addirittura di una piccola infrazione all'alluce, ma Rocco assicura che Chiarugi sta bene e che domani riprenderà il suo posto. Il tecnico triestino sta studiando le marcature da opporre alla Juventus. Pare scontato che Dolci controllerà Bettega, che AnquiMetti seguirà Anastasi e che Sabadini si occuperà di Causio. A centrocampo, Sogliano se la vedrà con Cuccureddu. Rivera con Furino e Benetti con Capello, ma si tratta di marcature « a zona ». Rocco dice di non aver gradito le dichiarazioni di Vycpalek sui » cascatori » del Milan. « Su Chiarugi, torse, può anche avere ra- glone — replica Rocco — ma su Bigon no. Bigon è un giocatore leale almeno quanto... Morini. Eppoi non capisco l'atteggiamento di Vycpalek: per tutta la settimana non ci sono state polemiche: se parla lui, potrei anch'io avere qualcosa da dire. Inoltre qualcuno continua a definirmi un "piagnone": manca proprio di fantasia ». Per Rocco la partita non è decisiva: « // Milan non ha niente da dimostrare, né " prove del fuoco " da sostenere. E' l'unica squadra italiana rimasta in lizza nelle Coppe europee e In campionato, se le cose fossero girate un po' meglio, sarebbe in testa alla classifica. Star dietro alla Juventus, in questo momento, non mi dispiace. Caso mai ci rivedremo in marzo ». — Avrebbe forse preferito incontrare i campioni d'Italia in un altro momento? « Incontrarli adesso o dopo è la stessa cosa. Questo non è un match che può far vincere un campionato. Gli scudetti si conquistano battendo la Sampdoria, il Verona eccetera. Bisogna fare 45 punti e i punti vanno fatti contro chiunque. Domani vedremo una partita in cu! Milan e Juventus si alterneranno all'attacco e in difesa. Per il Milan sarà determinante ritrovare la grinta che è mancata a Vicenza ». — Manca solo la grinta al Milan? « Mancano Di Stefano e Pu skas », taglia corto Rocco. E si congeda. Bruno Bernardi Luciano Chiarugi

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