Domani ad Algeri il vertice panarabo

Domani ad Algeri il vertice panarabo Preparato dai ministri di 17 Paesi Domani ad Algeri il vertice panarabo Affronterà i temi politici scaturiti dalla "guerra del Kippur", e la nuova strategia petrolifera - Re Hussein non parteciperà: ci saranno, invece, i palestinesi, rappresentati da Yassir Arafat Algeri, 24 novembre. I ministri degli Esteri di tutti i Paesi arabi, ad eccezione della Libia e dell'Irak, si sono riuniti questo pomeriggio ad Algeri per la conferenza destinata a preparare il « vertice » arabo di lunedì prossimo. Sono presenti i ministri di 17 Paesi (Egitto, Siria, Libano, Giordania, Kuwait, Arabia Saudita, Marocco, Algeria, Tunisia, Sudan, Yemen del Nord, Yemen del Sud, Qatar, Oman, Bahrein, Emirati arabi uniti e Mauritania, quest'ultimo in qualità di osservatore), come pure i rappresentanti dell'«Organizzazione per la liberazione della Palestina». La riunione ha lo scopo di fare il punto sulla situazione all'indomani della «guerra del Kippur» e di concordare una strategia comune in vista delle cruciali scadenze che attendono il mondo arabo, in particolare la conferenza della pace che dovrebbe tenersi il mese prossimo a Ginevra. In questo contesto, sarà sicuramente affrontato anche il problema del petrolio. Sembra, infatti, che certi Paesi siano favorevoli ad un « ripensamento » dei criteri secondo i quali è stato adottato l'embargo. Altri, invece, insistono perché « l'arma del petrolio » sia utilizzata senza reticenze. Su questa posizione è schierata l'Algeria, che, in quanto Paese ospite, svolgerà certamente un ruolo di primo piano nella conferenza. La radio algerina ha annunciato oggi che controlli più severi saranno adottati dai Paesi arabi per quanto riguarda l'applicazione dell'embargo e tutta la stampa insiste sull'efficacia del petrolio per « imporre » una soluzione nel Medioriente. Sembra, comunque, difficile che ad Algeri siano prese decisioni le quali modifichino sostanzialmente la strategia dell'« embargo ». E' stato, infatti, annunciato che il ministro algerino dell'energia, Abdessalam, e quello saudita del petrolio, Vaniani, intraprenderanno lunedì un viaggio che li porterà nelle principali capitali europee, fra cui Roma, e forse anche in Giappone. Gli osservatori ne deducono che i due ministri illustreranno ai loro interlocutori le posizioni definite dai Paesi arabi nelle scorse settimane, _ nel presupposto che tali posizioni non vengano mutate dal « vertice » di Algeri. Tra le personalità che parteciperanno lunedì al « vertice » è arrivato ad Algeri Yassir Arafat. Il leader palestinese dell'« Olp », che proveniva da Mosca, ha detto che la conferenza dei capi di Stato arabi « a cui l'Olp parteciperà in guanto sola rappresentante del popolo palestinese, sarà di una importanza capitale ». Egli ha aggiunto che la sua visita nell'Unione Sovietica è stata « coronata da successo » ed avrà « in un prossimo futuro eccellenti ripercussioni sul popolo palestinese e la sua rivoluzione ». Queste parole sembrano accreditare la voce secondo la quale la formazione di un governo rivoluzionario provvisorio palestinese in esilio potrebbe essere proclamata durante il vertice di Algeri. Ciò permetterebbe ai palestinesi di affrontare in modo più coerente il problema della loro partecipazione ad una eventuale conferenza della pace. Si è appreso da una fonte ufficiale giordana che re Hussein non parteciperà al vertice, il che viene interpretato dagli osservatori come una implicita conferma delle divisioni all'interno del mondo arabo sulle cruciali questioni politiche del momento. In particolare si tende a collega re la decisione giordana proprio con il progetto di costituzione di un governo rivoluzionario provvisorio palestinese. Hussein invierà comunque una delegazione capeggiata dal capo del gabinetto di corte Bahjat Talhouni, che consegnerà un messaggio alla conferenza. La delegazione sarà composta da un gruppo misto di 14 fra giordani e giordani di origine palestinese e comprenderà l'ambasciatore al Cairo, ed inviato speciale del sovrano, Abdul Moneim Rifai e Amr Khammash, suo consigliere politico. Attualmente Rifai capeggia la delegazione giordana che partecipa alle riunioni preliminari dei ministri arabi ad Algeri. Sono giunti oggi al Cairo, per consultazioni con i dirigenti egiziani, il sultano Sayed Qabus Ben Said dell'Oman e il presidente degli Emirati arabi, sceicco Zaid Ben Sultan. All'aeroporto sono stati accolti dal presidente Sadat. Domani i due capi di Stato proseguiranno il loro viaggio per Algeri per partecipare, lunedì, al vertice arabo. Per colloqui analoghi è atteso nelle prossime ore al Cairo anche il presidente siriano Hafez el Assad. (Ansa - Reuter)

Persone citate: Abdul Moneim, Arafat, Arafat Algeri, Re Hussein, Sadat, Said, Zaid