La madre di Paul si rivolge a Nixon "Dite a Getty che paghi il riscatto,, di Francesco Santini

La madre di Paul si rivolge a Nixon "Dite a Getty che paghi il riscatto,, Gail Harris, disperata, è decisa a giocare la sua ultima carta La madre di Paul si rivolge a Nixon "Dite a Getty che paghi il riscatto,, Da Londra è giunta una notizia dell'agenzia Reuter: il padre del ragazzo rapito offre un milione di dollari "per informazioni tali da garantire la liberazione del figlio" - La dichiarazione si presta a due interpretazioni - Uno sconosciuto telefona a un giornale di Napoli: "Ho importanti rivelazioni sul rapimento..." - E' stato solo uno scherzo (Nostro servizio particolare) Roma, 24 novembre. Con un appello al Presidente degli Stati Uniti, Gail Harris Getty ha giocato l'ultima carta per la vita di Paul. A Richard Nixon ha chiesto di intervenire sui Getty per convincerli ad accettare il diktat dei rapitori: il rilascio dell'ostaggio a quattro giorni dalla consegna di due miliardi di lire in contanti. « Credo che ogni cittadino americano — ha dichiarato la madre di Paul a un'agenzia di stampa americana — abbia il diritto di rivolgersi al Presidente per chiedere aiuto quando ne abbia necessità ed io sono una madre americana disperata». «Signor Presidente — dice l'appello — lei conosce il nonno del ragazzo e, anche se so quanto Ella è occupato, spero che potrà intervenire verso la famiglia Getty per convincerla a far ciò che dev'essere fatto per salvare la vita di mio figlio. Non c'è piùtempo. Vorrei perciò che il nonno intercedesse presso il figlio per convincerlo a far ciò che i rapitori vogliono sia fatto. Il problema riguarda principalmente il rilascio. Il padre del ragazzo non vuole acconsentire all'idea di consegnare il denaro e di dover poi aspettare il rilascio stesso mentre i rapitori non vogliono accettare l'idea di un rilascio simultaneo ». Mentre a Roma Gail Harris si rivolge a Nixon, da Londra l'agenzia Reuter dà notizia che Paul Getty II «ha offerto un milione di dollari per informazioni tali da garantire la liberazione del proprio figlio; l'offerta è subordinata all'assicurazione che il giovane venga rilasciato senza subire ulteriori mutilazioni ». «La ricompensa promessa in cambio delle informazioni (che dovrebbero essere fornite alla polizia italiana), conclude la nota d'agenzia, si ag- o giunge a quella precedente, offerta la settimana scorsa, quando Paul Getty II si disse pronto a pagare un riscatto (imprecisato), in cambio della liberazione del figlio ». La notizia Reuter si presta a due interpretazioni: la prima è che Paul Getty II sia disposto a versare seicento milioni di lire a chi sappia dargli notizie idonee a fargli ritrovare suo figlio senza che Paul debba subire nuove mutilazioni; la seconda, che Paul Getty sia disposto a pagare, oltre al riscatto (offerto la settimana scorsa), anche l'eventuale informatore. Il legale della signora Getty ha dichiarato: « Nonostante l'oscurità e la contraddittorietà della notizia Reuter, debbo senz'altro interpretarla nel senso che comunque la somma del riscatto è già a disposizione della madre di Paul. L'ultimo ostacolo è adesso convincere il padre del giovane ad accettare le condizioni poste dai rapitori e rinunciare allo scambio simultaneo: speriamo di riuscirvi per riavere Paul nel più breve tempo possibile ». L'avvocato Giovanni Jacovoni ci ha dichiarato: « La decisione di Paul Getty II, diffusa dalla Reuter, ha lasciato perplessi sia la mia assistita che me. La signora Gail Harris ha deciso di mettersi in contatto con l'agenzìa di stampa per avere il testo stenografico della dichiarazione del suo ex marito». Al punto in cui si è giunti la sorte dell'ostaggio dipende esclusivamente dalle decisioni di Getty II. C'è però una sfasatura nelle notizie raccolte nelle ultime 48 ore. Ieri Gail Harris ha dichiarato: « I soldi ci sono, sono disposta ad accettare le condizioni dei rapitori »: oggi c'è il messaggio al Presidente degli Stati Uniti, e le oscure dichiarazioni di Paul Getty da Londra. A provocare la taglia di un milione di dollari offerta oggi dal padre del ragazzo è stato, con probabilità, il viaggio a Londra di due amici degli ex coniugi, partiti ieri da Roma con il volo Air India delle 7,30 per la capitale britannica. I due, che sono cittadini americani, prima di lasciare l'Italia si sono procurati una fotocopia dell'ultima lettera scritta da Paul Getty alla ma¬ dre e le copie delle cinque fotografie che ritraggono il giovane con l'orecchio mozzato lasciate dai rapitori sull'autostrada del Sole. « Quello che il mio ex marito deve capire — diceva ieri Gail Harris — e che deve mettersi assolutamente in testa e che non abbiamo scelta: se davvero gli sta a cuore la vita di Paul deve decidere, e in fretta, di non perdere altro tempo, restandosene in silenzio ». Oggi Getty II ha parlato ma, forse, ha confuso le carte in tavola. Francesco Santini Roma. Paul Getty III tra due amici in una foto di poche settimane prima del rapimento (Foto Team)