Ridotto il "buco,, del gettito Iva

Ridotto il "buco,, del gettito Iva Rese nQte le cifre di ottobre Ridotto il "buco,, del gettito Iva Lo ha comunicato il ministro Colombo - Il divario fra gli introiti accertati e le previsioni indicate nel bilancio dello Stato è sceso a 376 miliardi contro 491,4 in settembre (Nostro servizio particolare) Roma, 20 novembre. In ottobre si è ridotto il « buco » del gettito Iva (Imposta sul valore aggiunto) rispetto alle previsioni. Le cifre relative allo scorso mese, comunicate oggi dal ministro Colombo, mostrano che a fine ottobre il divario tra gli introiti accertati e le previsioni indicate nel bilancio di Stato è sceso a 376 miliardi di lire (pari a circa il 13 per cento), contro uno scompenso di 491,4 miliardi accusato in settembre (pari al 16,1 per cento). Questa azione di recupero è destinata a continuare in quanto si deve tenere presente che il calcolo viene fattov confrontando il gettito realizzato nei mesi considerati con quello previsto complessivamente a fine anno, diviso in dodicesimi. Ora poiché i conguagli dell'imposta indiretta si riscuotono solo a fine anno è da ritenere che il « vuoto » attuale sarà colmato ò quasi. Analizzando le varie entrate dell'Iva, si nota che il gettito accertato sugli scambi interni presenta un quadro poco favorevole. Gli introiti a tutto ottobre sono sotto le previsioni di ben 692 miliardi di'lire, circa un terzo del volume di entrata indicato nel bilancio statale. Rispe.tto a settembre, però, si è avuta una contrazione: in quel mese infatti il «buco» dell'Iva sugli" scambi interni aveva raggiunto la cifra record, di 748,2 miliardi di lire. Un andamento nettamente favorevole lo si registra per l'imposta applicata alle importazioni: il gettito accertato ha superato le previsioni di ben 316 miliardi di lire, pari a circa il 25 per cento in piii. Il successo dell'Iva sulle importazioni è da attribuirsi a due fenomeni concomitanti e cioè alla pratica impossibilità di evadere l'imposta prevista e al forte incremento degli acquisti che si sono fatti all'estero. ", . Tuttavia — ha spiegato Colombo — il gettito sulle importazioni comporta degli squilibri su quello degli scambi interni perché l'imposta sulle importazioni si detrae dall'imposta risultante dalla cifra di affari che emerge per gli scambi interni; ciò non avverrebbe se le importazioni andassero direttamente alla vendita finale, ma non è cosi in quanto esse sono sempre destinate ad imprese trasformatrici è distributrici. Il maggior gettito sulle importazioni comporta, dunque, una maggiore detrazione di Iva (assolta a monte), a beneficiò dei contribuenti soggetti alla tassazione degli scambi interni. Ma il ministro delle finanze ha ricordato che esiste tuttora una zona di evasione molto vasta e che « l'amministrazione finanziaria è 'impegnata non soltanto nell'azione di informazione e di persuasione, ma anche in una intensa azione di verifica che è stata accentuata negli ultimi mesi e che va assumendo una maggiore incisività in questo periodo ». Per questa azione di controllo sono stati mobilitati sia gli uffici compartimentali e .locali, sia la polizia tributaria. L'obbiettivo finale 6 quel lo di riportare entro limiti più tollerabii il preoccupali, te fenomeno dell'evasione. I.'agenzia « Italia » rende noto questa sera che le domande di condono presentate fino ad oggi dai contribuenti italiani, in base al decreto legge del 5 novembre scorso sono molto scarse, sicurasicuramente al disotto delle mille. Secondo i responsabili degli uffici fiscali, l'incertezza dimostrata finora dai contribuenti nei confronti del provvedimento per agevolare le pendenze tributarie è dovuta principalmente al fatto che molti, prima di presentare la domanda, preferiscono attendere la conversione in legge del decreto: ciò deve avvenire entro il 6 gennaio 1974. Se il Parlmaento non riuscirà a convertire prima il decreto, il flusso di domande comincerà in misura massiccia solo da allora. Emilia Pucci

Persone citate: Emilia Pucci

Luoghi citati: Italia, Roma