Giallo e guerriglia urbana
Giallo e guerriglia urbana PRIME VISIONI SULLO SCHERMO Giallo e guerriglia urbana "Troppo rischio per un uomo solo" con Giuliano Gemma, suspense e omicidi per un pilota d'auto da corsa - "Ice" di Robert Kramer, fallimento di un tentativo rivoluzionario a New York . Tpoppo rischio per uhuuomaVsòlp ,3i Luciano Erqoli1, con. /Giuliano Gèmma, Vena™ tino- Venatiiini,- Susan Scott. Italiano, Cinema Lux.' Ecco un film che non avendo nulla di proprio da dire, non fa mistero di conformarsi agli altri. Ambientazione londinese, pimenti erotici, violenza, ricordini di «007», e un discreto intrigo «giallo», formano un miscuglio commercialmente accettabile. Chi ha ucciso la bella Nina, amante spregiudicatissima del campione di «formula 1», l'argentino Rudy Patti? Poiché l'arma del delitto è un corno portafortuna che il corridore porta sempre con sé, il sospettato da Scotland Yard è appunto Rudy, che essendosi quella sera ubriacato, non ricorda nulla. E' non basta. Dall'auto del campione è scomparsa una valigia, messavi chi sa da chi, contenente 500.000 sterline d'eroina trafugata dall'Argentina. Dimodoché Rudy è da una parte perseguitato dalla polizia che lo arresta come sospetto d'assassinio, e dall'altra dalla ghenga dell'eroina che lo aiuta ad evadere apposta perché la metta sulla traccia della valigia. Il giovanotto, coll'aiuto del suo lepido meccanico, verrà a capo di dimostrare la propria innocenza su entrambi i fronti, e il clou dello spettacolo sarà un iperbolico inseguimento automobilistico con numeri acrobatici, per le strade di Londra e poi all'autodromo. Alcune porcheriole impediscono ai minori di 14 di accostarsi a un banchetto che sarebbe fatto per loro. Il bel Gemma rimbalza con destrezza da un incidente all'altro d'una sceneggiatura stesa a dieci mani; Venantini, romano di Londra e intaccante nel parlare, gli fa da «spalla»; belle ragazze incoronano il tutto con atti di bestiole e facili nudità. 1. p. , ' * ★ Ice di Robert Kramer con interpreti anonimi. Usa. (p. p.) Con Ice di Robert Kramer il pubblico torinese ha modo di conoscere un regista che va contro corrente e un'organizzazione — i «Newsreel» — che evita finanziamento, lavorazione e circuiti tradizionali.' Per alcuni anni i «Newsreel» hanno realizzato cortometraggi e mediometraggi d'informazione politica, proposto lungometraggi d'ispirazione sociale e diffuso opere delle cinematografie «emergenti» (cubani latino-americani soprattutto, nordvietnamiti, della resistenza e della guerriglia). Mentre quest'attività di base, conosceva un momento di stasi, emergeva il nome di Kramer, come autore in proprio dì un «filmverità» sulle genti degli Appaiaci» e delle zone depresse americane Un the country) Ice — che è del '69 ed ha I avuto una prima visione ita¬ liana alla mostra' di Pesaro nell'autunno del '70' — è una pellicola d'intervento, da vagliare e discutere senza mezzi termini. Il regista narra di un gruppo libertario che scatena la guerriglia urbana nel pieno centro di New York. Il fragore delle bombe e le raffiche dei mitra ritmano i primi trionfi della rivoluzione. I, piani sono rispettati, la strategia funziona. Ma *la repressione non tarda a mettersi in moto e gli insorti conoscono ore drammatiche. Devono ritirarsi in campagna, sia per difendersi dalla spietata rappresaglia sia per meditare sulla lezione dei fatti. Kramer non ha nessuna fretta. Se, per avviare meglio il dibattito ideologico, gli serve suscitare raccapriccio con una scena di tortura, egli la prolunga senza complessi; se gli pare che la rivoluzione debba promuovere migliori rapporti tra'gPtó'dividui, egli filma bàttute e' ihtérveìiti su tale questione» * Sì ; aggiunga la rinuncia al colore e la durata di due .ore un. quarto. Ice sfida l'estetica dei critici e la sopportazione degli spettatori per porsi come uno dei più severi esempi di nuovo cinema.
Persone citate: Giuliano Gemma, Luciano Erqoli1, Robert Kramer, Rudy Patti, Susan Scott, Vena, Venantini
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