La tragedia del giovane Kennedy di Edward KennedyVittorio Zucconi

La tragedia del giovane Kennedy La tragedia del giovane Kennedy Amputata la gamba destra al ragazzo, dodici anni, colpito da una forma di cancro osseo I medici dicono che l'intervento è riuscito e parlano di alcune probabilità di sopravvivenza (Dal nostro corrispondente) Washington, 17 novembre. Edward Kennedy junior, l'ultima vittima della lunga maledizione che perseguita la più celebre famiglia d'America, è « in condizioni soddisfacenti ». L'aggettivo, tragicamente improprio, significa soltanto che l'amputazione della sua gamba destra, dove era localizzato il terribile male che lo ha colpito, è avvenuta stamane con successo e il ragazzo dodicenne, figlio del senatore Edward «Ted» Kennedy, ha superato l'operazione dal punto di vista strettamente chirurgico. Quanto alla prognosi, essa resta facilmente immaginabile, anche se i medici esprimono qualche cauta speranza. Oggi sarebbe dovuto essere un giorno di festa in casa Kennedy, ma per questa tormentata famiglia sembra non possa mai regnare il sereno: Kathleen Kennedy, di 22 anni, la figlia maggiore di Bob (quello ucciso a Los Angeles da Sirhan Sirhan, durante la sua campagna presidenziale) si è sposata a Washington, proprio nel momento in cui i chirurghi cominciavano il loro disperato lavoro sul ragazzo malato. Il padre di Edward junior, il senatore Ted, ha lasciato per un'ora l'ospedale, recandosi al matrimonio della nipote, e poi è subito tornato a fianco del figlio. Qualche speranza, abbiamo detto. Sia i medici curanti che gli specialisti americani interpellati affermano che il male di cui soffre il giovane è purtroppo peculiare dell'ado^ lescenza: i tumori ossei (condriosarcoma, in termini scientifici) sono la quarta fra le cause di morte dei giovani fra i dieci e i vent'anni, pur essendo relativamente rari: duemila casi, di cui 450 mortali, nel '73 in tutti gli Stati Uniti. Abitualmente, la prognosi è del tutto infausta entro dodici mesi, ma in questo caso, per la collocazione particolare del male, in una gamba, esistono buone possibilità che il male non si ripresenti. Cure combinate di radiazioni, medicinali e interventi chirurgici offrirebbero addirittura il 70 per cento di possibilità di sopravvivenza. La percentuale sembra molto ottimistica: altri specialisti parlano invece del 25 per cento di possibilità, e, comunque, non si dimentichi che nella migliore delle ipotesi il ragazzo resterà gravemente mutilato. Edward junior, che viene | descritto come molto sportivo, giocatore di football, velista, campeggiatore, è perfettamente a conoscenza del suo stato: stamane, prima dell'operazione, i genitori gli hanno parlato a lungo e il giovane avrebbe reagito «coraggiosamente». Anche la sorella maggiore del ragazzo, Kara, di 13 anni, è stata informata delle condizioni di Edward, mentre il fratellino minore, Joseph Patrick, 6 anni, non sa nulla. A nessun giornalista, per fortuna, è stato dato il permesso di entrare in ospedale e avvicinare il ragazzo. Da tutti gli Stati Uniti centinaia di persone telefonano e inviano messaggi, commosse per questo ennesimo dramma kennedyano. Tutti chiedono informazioni sulla salute di Edward ed esprimono auguri e speranze: l'ospedale di Georgetown, un quartiere di Washington, dove è ricoverato il ragazzo, ha dovuto installare un centralino supplementare per rispondere alle chiamale eccezionali e non intasare le linee di servizio. Ieri ha telefonato anche il presidente Nixon, parlando a lungo con il padre (che è tra i suoi più duri avversari politici) e brevemente con il giovane. Con l'aggiunta del dodicenne Edward jr., l'albero genealogico dei Kennedy somiglia sempre più ad un martirologio piuttosto che ad una storia famigliare. Il maggiore dei fratelli, Joseph, morì nel suo aereo durante una missione di bombardamento nel '44; John, il presidente, è stato uc¬ ciso a Dallas nel '63 (il 22 novembre prossimo sarà il decimo anniversario); B venne ferito a morte nel '*'• durante la sua campagna per ia presidenza; Ted, il padre del ragazzo malato, uscì miracolosamente da un disastro aereo, restando ingessato per sette mesi e fu poi coinvolto in un oscuro incidente d'auto in cui perse la vita la segretaria Mary Jo Kopechne. Una sorella morì nel '48 in un'altra sciagura aerea, in Francia, e ora sopravvivono dunque il senatore Kennedy, solo tra i maschi, e due donne. Ted Kennedy, il padre di Edward jr., è uno dei possibili candidati democratici alla successione di Richard Nixon nella presidenza degli Stati Uniti, per il 1976. In questi giorni era impegnato, a fianco dei sindacati e di altri parlamentari democratici, nella battaglia per chiedere le dimissioni o la destituzione di Nixon. Vittorio Zucconi

Luoghi citati: America, Dallas, Francia, Los Angeles, Stati Uniti, Washington