Dossier fascista di Giuliano Marchesini

Dossier fascista Dossier fascista (Segue dalla 1" pagina) sieme con Giovanni Ventura, con l'incriminazione da parte del giudice istruttore di Treviso, Giancarlo Stiz, per la strage di piazza Fontana. L'avviso di procedimento dirà: stragi nella Banca Nazionale dell'Agricoltura di Milano, nella Banca Nazionale del. Lavoro di Roma, nella Banca Commerciale di Milano, commesse il 12 dicembre 1969; scoppio di due ordigni esplosivi sull'Altare della Patria di Roma, sempre il 12 dicembre 1969; lesioni personali derivate a più persone; danneggiamento del pubblico edificio dell'Altare della Patria; danneggiamento a proprietà private; detenzione e fabbricazione di ordigni esplosivi. Sconvolgenti brani della lunga vicenda neofascista del Veneto. Restano le inquietudini, gli interrogativi su altri anelli della spirale di violenza: le bombe sui treni nell'aprile e nell'agosto del 1969, il fallito attentato sul direttissimo Torino-Roma, il folle gesto del sedicente anarchico individualista Gianfranco Bertoli. E si attendono con ansia le conclusioni cui giungerà la nuova inchiesta sulla «trama nera». Il procuratore della Repubblica di Padova ha dedicato interamente anche questa giornata all'interrogatorio degli arrestati per la cellula eversiva scoperta a La Spezia. Stamane, poco dopo le 10, è stata la volta di Sandro Rampazzo, uno dei due giovani fermati dalla polizia nei pressi di Viareggio. Massiccio, occhi freddi, è passato imperterrito tra i lampi delle macchine fotografiche. E quando è giunto quasi davanti all'ufficio del magistrato, ha sfoderato un saluto romano: «Questo per i camerati», ha detto. «E questo per i comunisti», ha soggiunto levando il pugno minaccioso. L'interrogatorio si è protratto per tutta la mattinata ed è ripreso nel pomeriggio. Pare che Sandro Rampazzo abbia contestato tenacemente la versione di Giampaolo Porta Casucci, definendola «frutto di una morbosa fantasia». Il difensore, avvocato Marcantonio Bezzicheri, dice che il giovane aveva con il medico di Ortonovo di Sarzana soltanto rapporti che riguardavano il suo lavoro: «Rampazzo faceva il rappresentante di dispense scolastiche, e, dato che Porta Casucci conosceva molte persone, gli tornava utile avere da lui indirizzi di probabili acquirenti. Tutto qui». E dove s'erano conosciuti, loro due? Sembra in un locale sulla sponda del lago di Garda, dove ogni tanto si radunano, tra spaghetti e nostalgie, ex combattenti, i «ragazzi di Bir el Gobi» e loro amici. E i presunti rapporti tra Sandro Rampazzo ed Eugenio Rizzato, l'ex comandante della brigata nera? «Soltanto di vicinato», risponde il legale. Giuliano Marchesini

Persone citate: Casucci, Giampaolo Porta Casucci, Giancarlo Stiz, Gianfranco Bertoli, Giovanni Ventura, Marcantonio Bezzicheri, Rampazzo, Sandro Rampazzo