Prezzi

Prezzi Prezzi (Nostro servizio particolare) Roma, 14 novembie. Per un bilancio della prima fase della lotta al carovita e per esaminare, in concreto, le misure della « fase due », più complesse e articolate, i prefetti di tutta Italia sono stati convocati stamane al Viminale dal ministro dell'Interno Taviani e dal ministro dell'Industria De Mita. E' stato un vero e proprio « vertice dei prezzi », lungo e dettagliato, dal quale sono emersi alcuni punti precisi, che registriamo subito perché ad essi si ispirerà l'azione del governo. Il primo punto è questo: nei prossimi due mesi, fin dopo le feste di Natale, verrà tenuto un atteggiamento «sreneralmente rigido» per le richieste di aumenti dei prezzi che verranno presentate dai commercianti. In particolare, si vuole impedire la acorsa al rialzo», come è quasi sempre avvenuta nella seconda parte di dicembre, dopo la «tredicesima». Sarà però possibile «qualche limitata eccezione», ha detto Taviani ai prefetti. La più importante (e per ora l'unica annunciata) riguarda le paste alimentari, «per te quali — ha precisato il ministro d'accordo con De Mita — già agli inizi del blocco esisteva una notevole tensione determinata dalla scarsità e dall'aumento del grano duro sui mercati». L'eccezione era attesa da tempo; sorprende però la rapidità eoa la quale i titolari di pastifici della provincia di Campobasso hanno voluto renderla «esecutiva», chiedendo già oggi un aumento del prezzo di vendita da 240 a 260 lire. Ed ecco il secondo punto: dopo il 31 dicembre, sarà necessario «o un generale allentamento della disciplina, che comporti il concentrarsi dell'attenzione su pochi prodotti essenziali» (sono parole di Taviani) oppure, 1''«emanazione di nuovi provvedimenti». La più probabile delle ipotesi sembra la seconda, perché con il nuovo anno le richieste di aumento presentate da fornitori e rivenditori potranno anche non essere accompagnate da documenti che attestino il parere favorevole del «Comitato interministeriale prezzi». Da qui una serie interminabile (e inevitabile) di difficoltà pratiche per i controlli, difficoltà che possono essere eliminate, tagliando la testa al toro, con nuovi decreti. Il terzo punto supera la contingenza tattica e rivela l'intenzione del governo di applicare un'azione soprattutto strategica per la lotta al carovita; l'azione dovrà essere condotta dai prefetti e su di essi peserà la responsabilità di un successo o di un insuccesso. A chi chiedeva chiarimenti, Taviani ha spiegato la questione: «Appare evidente che. contrariamente alla priLuca Giurato (Continua a pagina 2 in seconda colonna)

Persone citate: De Mita, Taviani

Luoghi citati: Campobasso, Italia, Roma