La madre vuole una prova che Getty è ancora la vita di Francesco Santini

La madre vuole una prova che Getty è ancora la vita I "rapitori,, hanno telefonato anche ieri La madre vuole una prova che Getty è ancora la vita Una voce, accento calabrese, per telefono: "Avete ricevuto l'orecchio? Ora pagherete" - Gail ha chiesto particolari che solo il figlio conosce (Nostro servizio particolare) Roma, 13 novembre. I rapinatori di Paul Getty III hanno ripreso i contatti per annunciare che l'erede dell'uomo più ricco del mondo è ancora in vita. La telefonata è arrivata alle 16 di questo pomeriggio alla madre del giovane, Gail Harris Getty. A chiamare era la solita voce, dall'accento calabrese, che ha detto: «Allora, adesso che avete ricevuto l'orecchio di Paul, credete o no che è stato rapito?». La signora Getty ha subito risposto: «A questo punto voglio sapere soltanto se mio figlio è vivo». Dall'altro capo del filo si è esitato un momento, poi il misterioso interlocutore, che chiamava in teleselezione ha proposto: «Mi faccia delle domande alle quali soltanto Paul possa rispondere, poi la richiameremo». Gail Harris ha allora chiesto alcuni particolari, su un episodio avvenuto in famiglia alcuni anni fa. I rapitori hanno promesso: «Avrà la risposta al più presto». Poi hanno agganciato, senza fissare il nuovo appuntamento. I Il contenuto della conversazione è stato riferito dall'avvocato Giovanni Jacovoni, legale della signora Harris, che ha poi dichiarato: «.Ve; I contatto di questo pomerig- gio, dopo giorni di preoccupante silenzio, non abbiamo ripreso la trattativa per il riscatto. Posso confermare che la somma richiesta è ancora oggi di due miliardi di lire in contanti ma, prima di sborsare un solo milione, dobbiamo avere la certezza che Paul sia ancora in vita. E' per questo che diamo grande importanza agli esami istologici del professor Merli». Per il caso Getty, quindi, si è alle ultime battute; il professor Merli ha assicurato una risposta per domattina: il perito dirà, in particolare, se il reperto anatomico spedito al «Messaggero» di Roma è stato sezionato ad un vivo o ad un morto e sarà forse in grado di dare le prime anticipazioni sul confronto fotografico ordinato dagli inquirenti .Dalle risposte del professor Merli si saprà se Getty III è realmente in mano ad una banda spietata o se la tesi di quanti fino ad oggi hanno mostrato scetticismo e perplessità debba essere confermata. Anche tra i Getty, le reazioni sono ancora stasera contrastanti: Gail Harris, si dice disperata e pronta a trattare; suo marito, Getty II, si disinteressa ormai della storia e, come afferma la sua ex moglie, «si nasconde dietro il muro dell'incredulità»; il «terribile vecchio», invece, pur mostrando di credere al rapimento dell'erede, si rifiuta di «scendere al compromesso» e conferma il «realismo» della sua vita, ripetendo: « Non pago ». Più contenuto il giudizio dell'avvocato Jacovoni: «Ho visto l'orecchio mozzato — ha dichiarato — e ho potuto constatare la presenza di numerose efelidi sul padiglione auricolare e sul lobo; è un particolare importante che non va sottovalutato. Aspettiamo la risposta del medico legale, ma, intanto, comportiamoci, tutti, come se Paul Getty fosse stato realmente rapito e, a quattro mesi dalla sua scomparsa, evitiamo di rimanere coinvolti, a causa del nostro scetticismo, in una storia che, a mio parere, ha già assunto, i toni della tragedia». Anche in questura si dà adesso grande importanza al caso Getty e sono molti i funzionari della mobile che indagano. Francesco Santini

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