La grazia per Lutring il "solista del mitra,,

La grazia per Lutring il "solista del mitra,, Per reati commessi in Francia La grazia per Lutring il "solista del mitra,, Decisa da Pompidou - Il bandito è in carcere a Volterra in attesa di processo per una rapina a Salsomaggiore - Doveva scontare 20 anni (Nostro servizio particolare) Bologna, 10 novembre. Luciano Lutring, il « solista del mitra » è stato graziato da Pompidou. Il bandito che ria pochi giorni è chiuso nel penitenziario di Volterra, in attesa di giudizio per una rapina compiuta dieci anni or sono, in una gioielleria di Salsomaggiore, non dovrà quindi tornare in Francia per terminare l'espiazione della pena a 20 anni di carcere per il ferimento di un poliziotto, il brigadiere Portalis, contro il quale fece fuoco durante un assalto a « Le lingot d'or » di Reims, nella primavera del 1961. Lutring, che ha scontato nove anni per il reato commesso in Francia, venne arrestato il 1° settembre dell'anno successivo, a Parigi, dopo un movimentato inseguimento ed un altro conflitto a fuoco con gli agenti. Il 6 aprile scorso, il « solista del mitra » era stato estradato in Italia per rispondere della rapina di Salsomaggiore (un processo a suo carico era stato già celebrato dalla corte di assise di Parma, che lo aveva condannato in contumacia a 5 anni e 4 mesi di reclusione, ma il giudizio era stato annullato e dovrà ripetersi in appello a Bologna). Mentre si trovava nel carcere di Parma, Lutring s'era ribellato. Un mese fa aveva bloccato due compagni di cella, Giovanni Bianchi e Sebastiano Consoli, tenendoli come ostaggi. Affermava di essere armato. Minacciava di uccidere i due detenuti e di togliersi la vita. Chiedeva assicurazioni che le autorità italiane non lo avrebbero rimandato alla Sante dopo il processo di Bologna. Dopo tre giorni aveva capitolato: la moglie Yvonne Pasini, che non lo ha mai abbandonato, era giunta a Parma a fare opera di persuasione. Luciano Lutring è nato a Trieste nel 1937, ma è vissuto a Milano in un caseggiato popolare di via Novara, all'estrema periferia della città, verso S. Siro. Ha studiato fino alla terza avviamento professionale. Ha capelli rossicci, sopracciglia nere. Iniziò la propria attività negli anni '60. Era sempre stato uno sbandato, ma per la questura, il futuro « nemico pubblico » il « solista del mitra » (per compiere le rapine nascondeva l'arma dentro la custodia di un violino che apriva al momento dell'assalto), era soltanto un « ladro di polli ». Conobbe a Rimini una ballerina di night, Elsa Candida Pasini, che si faceva chiamare Yvonne. La segui a Losanna, poi la sposò. Da allora cominciò ad avere un bisogno disperato di denaro. Si mise veramente a fare il « balordo ». Venne arrestato, poi liberato. Da quella volta sarebbero passati cinque anni, prima che un agente gli rimettesse le mani addosso, nonostante le numerose imprese banditesche. Cadde nelle maglie della polizia francese, nel 1965, perché ferito quasi a morte dopo un altro scontro a fuoco. Negli anni della sua « attività » in Italia, mentre lo cercavano ovunque, circolavano foto di Lutring nei night, mentre beveva coppe di champagne: allora nacque il « mito » che montò la testa al bandito stesso. Una rapina dopo l'altra. Da Trieste a Eusto Arsizio piovevano denunce nei suoi confronti dai gioiellieri: « E' Luciano — si diceva — non c'è dubbio ». Foi un assalto a Bologna e il ferimento, con una coltellata, di Vittorino Magro, uno dei gangster di via Osoppo. Il « solista » ora gioca grosso. Ancora a Bologna, poi a Vigevano ed a Torino, rapine, furti, assalti; in fine a Salsomaggiore nella gioielleria Concetti (il colpo per il quale deve essere ora processato). La cittadina quel giorno è affollatissima: si elegge miss Italia. Lutring si fa strada, con due complici che poi saranno arrestati, spianando il mitra. Ma ha capito che ormai è la fine. Che troppi lo conoscono, ed emigra in Francia, o. m.