Clay-Frazier per latinisti

Clay-Frazier per latinisti Clay-Frazier per latinisti Il match del secolo e Monzino all'Everest nella rivista "Latinitas" pubblicata in Vaticano (Nostro servizio particolare) Città del Vaticano, 9 novembre. Cassius Clay, Joe Frazier e Guido Monzino sono entrati a lar parte della ristretta cerchia degli •immortali' selezionati per la storia dagli annali latini pubblicati dalla Poliglotta vaticana. Nello speciale lascicolo preparato per il ventesimo anniversario della nascita della rivista vaticana « Latinitas », un lungo e dettagliato articolo viene dedicato dal religioso americano Regynald Foster al « match del secolo • che vide nel marzo del 1971 Joe Frazier conquistare su Cassius Clay il titolo mondiale dei massimi. I quindici - dimicationis congressus », vale a dire rounds, sono descritti uno per uno. dal momento in cui « aeneum cumbalum late reboantem sonitum reddidit », cioè dal primo colpo di gong. Anche le provocazioni verbali di Clay sono registrate fedelmente. Al quinto round, ad esempio, Cassius Clay minaccia digrignando i denti il suo avversario: « si me inritassis, hodie lumbifragium hinc auferes », in sostanza: « se mi arrabbio ti distruggo ». La descrizione del match continua fedelissima come una radiocronaca, evidentemente per spettatori molto preparati nella lingua dei padri della chiesa. Si arriva al quindicesimo round. E' il momento più drammatico della carriera di Cassius Clay: « arbiter numerando imputat ei perdita momenta... elulatu et ululatu exsurdante spectatores movent Acheronta, dum luctuosum Cassium iamiam inclinatum et occidentem radicibus exstinguere atque delere festinat Josephus alia letifera plaga... aeneo disco late reboantem sonitum reddente certatio saeculi dimittitur ». E cioè: « L'arbitro conta i secondi. Le grida e le urla degli spettatori movono l'Acheronte, mentre Joe Frazier è pronto a distruggere completamente II funereo Cassius già "groggy" con un altro colpo micidiale... Il "match del secolo" è concluso a questo punto dal suono del gong ». All'impresa di Guido Monzino sull'Everest lo scorso maggio dedica un resoconto Rodomonte Galligani. Dopo averne sottolineate le grandi doti alpinistiche (« vir rerum alpestrium peritissimus ») e la quantità di mezzi tecnici da lui usati (m apparatio expeditionis magnifica -), l'autore descrive il campo base (« communia tabernacula •) e le successive tappe fino alla conquista del « tectum terrae »: « viri illi fortissimi (duo itali: Mirko Minuzzo et Rinaldus Carrel; duo indi sherpa) niveo potiti sunt vertice ». Domani i latinisti della rivista vaticana saranno ricevuti da Paolo VI.

Luoghi citati: Città Del Vaticano