Incontro con Rumor per i libri nelle medie

Incontro con Rumor per i libri nelle medie Si cerca una soluzione al problema Incontro con Rumor per i libri nelle medie Martedì a Roma: il presidente Calieri discuterà la legge respinta Insegnanti, sindacalisti, genitori impegnano il Consiglio regionale - La crisi di giunta: da un mese si cerca una via d'uscita « Giornata di lotta per i libri di testo ». La manifestazione di protesta promossa dalle organizzazioni sindacali — corteo fino a piazza Castello seguito da intemperanze nell'aula consiliare che hanno costretto il presidente a sospendere la seduta — si è conclusa con un incontro tra il presidente stesso, Oberto e un gruppo di consiglieri, con una delegazione di sindacalisti, insegnanti, genitori. Di positivo per ora c'è soltanto questo: che martedì il presidente della giunta, Calieri, si incontrerà di nuovo a Roma con il presidente del Consiglio dei ministri, Rumor, per cercare, anche con l'aiuto di specailisti della materia, una via d'uscita che consenta alla Regione di erogare i fondi per i libri. Questa notizia, già data da Oberto all'assemblea, è stata da lui ripetuta alla delegazione che ha chiesto un incontro con la giunta e i capigruppo. Questo incontro avverrà mercoledì. L'attesa della legge aveva Indotto molte famiglie a non presentare la domanda per i «buoni libro» concessi dai Comuni. La Regione a integrazione della spesa aveva stanziato 700 milioni, poi passati al finanziamento della legge. Ora almeno questi 700 milioni saranno sbloccati? La domanda fatta da un delegato ha un motivo preciso: la disponibilità della giunta comunale torinese a stanziare oltre un miliardo e mezzo per buoni libro. Ma vuol farlo, si è detto, «con un intervento concertato con la Regione e gli altri enti locali». Per dare una risposta bisogna sapere che cosa deciderà il consiglio a proposito della legge. Se sarà riadottata tale e quale i 700 milioni continueranno a far parte del fondo della legge e quindi rimarranno intoccabili; se invece sarà modificata il discorso cambia. Ma il consiglio non può prendere decisioni in vacanza di giunta; ecco quindi il valore della proposta fatta dall'avvocato Oberto: di sentire i capigruppo. La loro risposta potrà essere considerata, anche se ufficiosamente, un impegno del consiglio. «Non è neanche da scartare l'ipotesi — ha detto l'assessore Visone durante l'incontro — che si trovi un sistema per far anticipare i tondi da qualcuno e poi farli integrare dalla Regione». Ad ogni modo le rivendicazioni dei sindacati nel campo della scuola, vanno molto al di là della concessione dei libri gratuiti a tutti gli studenti delle medie. Sono state riepilogate ieri durante l'incontro: estensione della gratuità della scuola ad altri livelli; trasporti gratis; fondi per garantire materiale didattico o trasporti gratuiti ai lavoratori che usufruiscono per lo studio delle ore contrattuali; tempo pieno superando le vecchie formule dei patronati e di altri snti assistenziali; piano d'intervento per l'edilizia universitaria. ★ * L'argomento per il quale il consiglio era stato convocato a norma di statuto, era la composizione della nuova giunta di centro-sinistra. L'argomento è stato esaminato nel pomeriggio. Al mattino l'avvocato Oberto, dopo aver reso omaggio alla memoria del professor Grosso che «proprio in quest'aula, come presidente della Provincia di Torino ]u fervente assertore del regionalismo», ha ricordato la riunione di mercoledì a Roma con la commissione interparlamentare per le Regioni. L'assessore al Bilancio e Programmazione Paganelli ha invece riferito sull'incontro con la commissione interregionale per la programma- i zione. Sono emersi due impegni ' positivi del governo: per la revisione della legje finanziaria e per l'aumento degli stanziamenti sul fondo di sviluppo. Stabilito in un primo tempo in 120 miliardi era stato poi offerto un aumento di 105 miliardi respinto dalle Regioni come insufficiente. Ora l'offerta è aumentata di altri 100 miliardi che porterebbero la somma globale a 325 miliardi. Su questa cifra c'è stato un accordo di massima. La discussione sulla crisi di giunta, svoltasi nel pomeriggio in un'aula semivuota oltreché gelida, non ha portato nuovi elementi a quanto detto quindici giorni fa. E' stata definita umoristicamente dagli stessi consiglieri «recita a soggetto », « commedia nella quale ciascuno di noi recita la sua parte », eccetera. La crisi dura da un mese, ma Il mancato accordo per 11 sindaco di Torino e li nulla di fatto di martedì scorso a Roma nella riunione delle correnti de, fanno pensare che si protragga ancora per un certo tempo. Il capogruppo de Bianchi ha ammesso le difficoltà annunciando l'è impegno della de a operare con serietà e tenacia perché glt ostacoli vengano superati ». Birti (capogruppo pei) ha chiesto esplicitamente quali sono questi ostacoli, se di contenuto politico oppure soltanto se si tratta « di una lotta personalistica per il posto »; Simonelli (psi) ha ricordato: « Se non presentiamo il programma e il piano territoriale entro due anni, dovremo rendere conto agli elettori dei cinque anni passati qui dentro ». Gandolfi (pri) riconosce la necessità di lasciare un certo tempo alla de « per risolvere i suoi contrasti »; Rossotto (pli) ricorda che la giunta precedente appoggiata dal suo partito « non è caduta per motivi di contenuto » anzi, sui problemi reali, quale quello dei libri di testo ha raccolto l'unanimità o quasi dei consensi; Vera (psdi) e Curci (msi-dn) hanno concluso gli interventi. Ora il consiglio sarà riconvocato a domicilio nel termine dei 15 giorni stabiliti dallo Statuto. Ma poiché la nuova riunione presso la sede della de di Roma si terrà dopo il 17 novembre, la previsione comune è che anche la nuova riunione sarà inconcludente.

Luoghi citati: Roma, Torino