Fiori liberty e merletti

Fiori liberty e merletti Aperto a Milano il salone del Mitam Fiori liberty e merletti Le proposte per la moda dell'industria tessile italiana - Accanto al pettinato classico per uomo, presentate stoffe vivaci per gli "spezzati" disinvolti sportivi Per le donne velluti fioriti, seta, lana, trine, ricami e pizzi di gusto francese (Dal nostro inviato speciale) Milano, 8 novembre. E' stata inaugurata stamane, con l'intervento dell'on. Matteo Matteotti, ministro per il Commercio con l'estero, la trentaquattresima edizione del Mitam, Mercato internazionale del tessile e dell'abbigliamento, si apre in un momento delicato della nostra industria del settore. Dopo un anno di relativa ripresa l'industria tessile deve affrontare numerose incognite con7iesse con fattori congiunturali a livello mondiale. I centodieci espositori, nel periodo centrale di presentazione dei nuovi campionari tessili autunno-inverno 1974-75 alle industrie dell'abbigliamento, si trovano dinanzi a più d'una incertezza circa il punto attuale della parabola, caratteristica dei cicli periodici del settore. A differenza di molti altri Paesi europei ed extra europei, il tessile italiano nel 1973 ha beneficiato, paradossalmente, di alcuni fattori positivi: l'aumento dei costi all'origine, ad esempio, sia nelle fibre naturali sia in quelle chimiche, più o meno raddoppiati in 12 mesi, ha contribuito ad accelerare la domanda di tessuti. Inoltre una diffusa tendenza ad allargare le scorte e la conseguente ripresa della nostra industria sembra sia destinata a durare fino all'estate '74, con il ritmo dell'attuale utilizzazione degli impianti. Gli interrogativi cominciano appunto per le vendite dell'inverno 74-75: non solo per il futuro andamento dei prezzi delle materie prime e le reazioni del mercato interno (i listini segnano aumenti del 20-25 per cento), ma per le situazioni congiunturali internazionali, in primo luogo del mercato tedesco, che da solo assorbe il 30 per cento delle nostre esportazioni e la cui crisi in atto raggiungerà l'apice l'anno prossimo. Il trentaquattresimo Mitam si apre all'insegna d'un profondo rinnovamento della propria funzione dì contatto fra produttori di tessuti e gli utilizzatori del settore abbigliamento: essa, oltre agli aspetti mercantili, tende ad investire anche quelli promozionali. La moda europea si volge ad un prodotto più raffinato e mentre cresce l'attivismo dei Paesi tessili emergenti, all'industria italiana si chiede soprattutto fantasia, gusto, novità, e questo a tutti i livelli di prezzo. E' nata così la «Linea Mitam», vetrina di idee valide selezionate per consolidare le posizioni del «Made in Italy» ed aprirgli nuovi sbocchi, attraverso una gustosa sfilata, già molto affollata stamane e che verrà ripetuta ogni mattina nel corso della rassegna, da oggi alVII novembre. Prezzi contenuti Parallela a questa ricerca di sensibilizzazione a fondo degli operatori stranieri, sta quella del contenimento dei prezzi grazie ad una più vasta e differenziata applicazione dì fibre artificiali e chimiche, da sole o in mischia con quelle naturali, in bellissimi tessuti gradevoli al tatto, esteticamente ricchi e piacevoli, ed a nuove ristrutturazioni nei programmi del lavoro. Il Mitam offre diversi prezzi, si può parlare almeno dì due categorie. La prima, destinata alla sartoria o alla confezione accurata, include per uomo i pettinati classici, saglie a cordonatura sbieca molto sottile, con effetto mosso, di fantasie molto di screte, a due colori, marronebeige, marrone-ruggine, ma anche pettinati a grana grossa e a mano morbida, sempre nei toni di base dal marrone caldo, nell'evoluzione della gamma delle terrecotte o dei colo ri freddi, dal grigio al blu inchiostro. Ma accanto all'abito classico in tessuto pettinato, che deve poter durare molto, si nota sempre più il desiderio di vestire capi casuali, di qui la preferenza agli spezzati, visto che il pantalone si consu ma più della giacca: è nella seconda categoria di prezzi che si situano i tessuti da uo mo più vivaci: tweed e donegal a fondi neutri, spine di pesce con finestrature a tratto mosso, cavalry, gabardine, flanelle colorate, con tanto marrone, ma anche verde, blu copiativo, grigio, spesso abilmente mescolati. Per donna, accanto alla pura lana, preziosa come l'oro, i doublé face di medio peso ed i crespi in tutti i pesi fino a quelli pesanti realizzati con filato triplo, ad effetti ottici, pur capi raffinati; per quelli sportivi, gonna, pantaloni e tailleur. Straordinaria è la diffusione del tessuto a maglia, il jersey, dal grande vantaggio economico e di vestibilità: veri cocktail di fibre, da sole o con lana o seta, i jersey offrono una vertigine di stampati su fondo scuro o chiarissimo. Ramages, fiori Liberty, gusto broccato o piccolo jacquard, in combinazioni non vistose con non più di tre tinte, sempre nella gamma del miele, del color gazzella, del rosso in varie gradazioni e del blu, incluso il turchese e l'ottanio. Grande importanza, accanto alla lana e in sua sostituzione per molti capi invernali, ha il velluto di cotone, liscio, ma più spesso a coste sottilissime. Quello liscio, a destinazione sportiva e giovanile, è stampato a disegno laniero (pied-de-poule, galles, scacchi), a geometrie interrotte da motivi floreali o orientali, mentre ritorna il velluto stile arredamento per gli spezzati femminili, anche eleganti. Filo metallico In quanto alla seta, che ha subito aumenti notevolissimi, di rado viene usata pura. Si tende più che altro all'effetto seta e spesso il risultato allo sguardo e al tatto è più che gradevole. Per uomo mischie di lana e seta, lana e bemberg vengono impiegate per l'abbigliamento da sera, la camicia elegante può essere di seta pura o con il luccichio di un filo metallico mescolato, a modesto rilievo. La moda della camicia raffinata, fatta per essere indossata di sera anche senza giacca, quindi con particolari modellazioni, è innegabile risenta del desiderio maschile di sentirsi a proprio agio nei locali surriscaldati (gasolio permettendo): prevale la tinta unita, a disegni lucido sull'opaco. Per la donna la seta o finta seta, matelassé su lana con rilievi minuti, è spesso stampata con disegni piazzati o sfumati per effetti coprenti, adatti ad eliminare un eccesso di trasparenza. La seta più bella per camicette imita il piccolo punto o presenta costosi stampati in stile cachemir. Presenti al Mitam, più del solito, grazie alle recenti indicazioni dell'alta moda, i ricami ed i pizzi, che si ispirano più al gusto francese che svizzero: l'effetto è Chantilly, ma i fili metallici, come entrano nella seta, accendono di toni scuri e cangianti, trine e merletti, di grande leggerezza e puntigliosa abilità. Lucìa Sollazzo Uno dei modelli presentati alle sfilate di moda per il 1974 (Foto Grazia Neri)

Persone citate: Grazia Neri, Matteo Matteotti

Luoghi citati: Milano