Nevicate sull'Appennino freddo e bora nel Friuli

Nevicate sull'Appennino freddo e bora nel Friuli Ondata di maltempo sul Nord Italia Nevicate sull'Appennino freddo e bora nel Friuli Sui valichi toscani ed emiliani consigliate le catene - Chiuso per il vento l'aeroporto di Genova Il maltempo ha portato ieri la prima neve in molte zone dell'Appennino ToscoEmiliano. La situazione per ora non desta particolari apprensioni, anche se in prossimità di tutti i valichi è suggerito dalla polizia stradale l'uso delle catene. Poco dopo le ore 8 un leggero nevischio è caduto anche lungo l'autostrada del Sole nei pressi di Pian del Voglio nel tratto Bologna-Firenze dove per altro era piovuto per tutta la notte. Sull'intera carreggiata la neve non ha attecchito rendendo comunque ulteriormente difficoltoso il traffico già lento per diversi lavori in corso. In pianura, dopo la pioggia è riapparso a tratti il sole. Nel Friuli-Venezia Giulia la temperatura ha avuto un sensibile abbassamento. Durante l'altra notte è nevicato sui monti del Tarvisiano, della Carnia e nelle valli del Natisone. Oltre confine è nevicato da Postumia a Sesana, ma non si segnalano difficoltà al traffico. Su Trieste e sul golfo soffia la « bora », con raffiche fino a 80 chilometri orari. Per le forti piogge dei giorni scorsi i fiumi Isonzo, Iudrio e Torre, hanno superato l'altra notte il limite di guardia, ma in mattinata il livello delle acque è cominciato a diminuire. Le condizioni meteorologiche in Liguria sono state caratterizzate da forti raffiche di vento specie su Genova e sulla Riviera di Ponente con punte che hanno superato i 50 chilometri orari. Nella tarda mattinata di ieri si è avuta un'attenuazione, ma non ancora una normalizzazione della situazione. Nel corso della mattinata non si sono avuti arrivi né partenze dall'aeroporto « Cristoforo Colombo » di Sestri Ponente. L'attività esplosiva dell'Etna che ha avuto l'altro ieri mattina verso le 7,30 la sua punta massima con il lancio di materiali a 1500 metri di altezza al di sopra del cratere centrale, è sotto attenta osservazione da parte dei vulcanologi. Secondo gli esperti quella dell'altro ieri è stata una delle più potenti esplosioni del vulcano registrate negli ultimi cinquanta anni. L'Esplosione ha provocato l'erosione dell'orlo del cratere e ha lasciato scorie per un raggio di circa due chilometri. E' stata provocata con tutta probabilità dal gas accumulatosi all'interno del condotto craterico rimasto compreso dal vecchio materiale lavico.

Persone citate: Cristoforo Colombo, Ponente, Sesana