I treni veloci bucheranno la Cisa per arrivare ai porti del Tirreno di Filiberto Dani

I treni veloci bucheranno la Cisa per arrivare ai porti del Tirreno Il progetto di "direttissima,, tra l'Emilia e la Toscana I treni veloci bucheranno la Cisa per arrivare ai porti del Tirreno Passeranno sotto una galleria di 18 chilometri - La nuova linea transappenninica (tra Fidenza e Avenza, costo 200 miliardi) abbrevierà le distanze tra Milano e Roma - I convogli viaggeranno in tempo record n «passaggio a Nord-Ovest» (l'autore del progetto di mas sima è un pisano, l'ingegner 1 Giuseppe Cappagli) ricalca, !™ un certo senso, il traccia (Dal nostro inviato speciale) Pisa, 7 novembre. L'hanno battezzato «passaggio a Nord-Ovest»: è il progetto di massima che prevede la realizzazione di una «direttissima» ferroviaria transappenninica tra Fidenza, in Emilia, e Avenza, in Toscana, per rendere più rapide le comunicazioni tra Milano e Roma lungo la costa tirrenica. Le opere di maggior mole che il tracciato della nuova linea richiederà sono costituite da due gallerie: una sotto la Cisa, lunga 18 chilometri, e una tra Aulla e Avenza, lunga undici chilometri e mezzo. Il costo globale della «direttissima» è stato calcolato, ai prezzi di oggi, in 200 miliardi di lire. /[ "passaggio" to dell'attuale linea ferrovia-1 ria Milano-Roma, via Parma, ì Fornovo, Ghiare, Borgotaro, Aulla, rettificandone però laisinuosità che costringe i treni a non superare la velocità di 40 chilometri all'ora. Lunga 106 chilometri, la nuova linea sj staccherà a Fidenza dalla I Milano-Bologna e taglierà tre *Jf"«ifa S°WnB" denza, perche ì nuovi binari deIla Milano-Bologna non cor reranno paralleli a quelli at tuali, ma alquanto spostati ad 1 occidente; quella tra Fornovo 1 e Pontremoli e infine quella tra Aulla e Avenza. Ne risulterà quindi un tracciato quasi ì rettilineo che si presterà otti mamente sia alla circolazione iveloce dei treni viaggiatori, sia al traffico intenso e pesante dei convogli merci provenienti o diretti ai porti del Tirreno, La Spezia e Livorno in particolare. Si calcola infatti che il tratto Fidenza-Avenza potrà essere percorso in 45 minuti da un «rapido» e in 52 minuti da un «direttissimo»: vale a dire un tempo che è esattamente la metà di quello impiegato oggi dai treni viaggiatori più celeri, la cui percorrenza si aggira sulle due ore e 12 minuti. In altre parole, il «passaggio a Nordovest» consentirà di raggiungere la Versilia da Milano in un'ora e mezzo. E non è tutto: il tempo di percorrenza da Milano a Roma si accorcerà di due ore e più. Sempre secondo il progetto I di massima, la «direttissima» ! dovrà essere riservata ai treni a lungo percorso, diretti oltre Roma. Così alleggerita, l'attuale Milano - Piacenza - Bologna (che dovrà essere interamente quadruplicata) potrà risolvere il problema dei pendolari con un servizio molto simile a quello del metrò milanese. Discusso per anni Il problema di un più rapido collegamento ferroviario transappenninico tra Nord e Centro-Sud è sul tappeto da parecchi anni: se n'è ripetutamente discusso a livello tecnico, ma è sempre rimasto allo stato di una generica aspirazione delle province tirreniche. Oggi è diventato qualcosa di più: la Regione Toscana l'ha inserito nelle linee di sviluppo dei suoi porti, i parlamentari della commissione Trasporti si sono dichiarati favorevoli, la stessa azienda ferroviaria lo ha valutato positivamente. Le uniche perplessità riguardano il tracciato, cosi com'è indicato dal progetto di massima: c'è chi vede di buon occhio la realizzazione del traforo sotto la Cisa, c'è, invece, chi punta su un'altra soluzione, meno dispendiosa, che prevede per la «direttissima» tirrenica l'utilizzazione di un tratto dell'attuale linea fino a Borgotaro (linea che già attraversa in galleria il valico della Cisa). A Pisa, dove c'è il quartier generale dei fautori di questa grande opera ferroviaria, il clima è piuttosto ottimistico. «Ora, che è stata riconosciuta l'esigenza di questa grande opera ferroviaria — si dice — bisogna evitare un altro pericolo: che sì continui a perdere tempo in chiacchiere ». Filiberto Dani MILANO

Persone citate: Giuseppe Cappagli