La gloriosa storia della Resistenza in una mostra fatta per la gioventù

La gloriosa storia della Resistenza in una mostra fatta per la gioventù La gloriosa storia della Resistenza in una mostra fatta per la gioventù Inaugurata ieri a Palazzo Madama, resterà aperta fino al 9 dicembre Testimonianza di un giovane dopo la visita ai campi di sterminio I venti anni più cupi della no-stra storia; l'ascesa della ditta- tura, le battaglie in Parlamento e poi sui monti, nelle campagne e nelle città per abbatterla; la spietata repressione e, infine, pagato un pesante prezzo in sangue, la riconquista della libertà. Sono le cose che i giovani devono conoscere, per resistere a certe lusinghe: e proprio per metterli di fronte a quelle terribili realtà il Circolo della Resistenza « La Rosa bianca » dell'Aam di Torino, ha organizzato, a Palazzo Madama, la « Mostra dell'antifascismo, della Resistenza e della deportazione ». Fa parte delle manifestazioni celebrative del 30" anniversario della lotta di Liberazione e del 25- della Costituzione repubblicana promosso dal Consiglio regionale. Nelle sale al primo piano sono esposti oltre 200 pannelli con fotografie, documenti, dati statistici, cimeli raccolti dai primi sussulti del «fascismo strisciante», nel 1920, alla Liberazione. Ci sono le terribili immagini di tutti i campi di sterminio organizzati dai nazisti nell'Europa, dall'Au¬ o-1 stria alla Polonia, alla Germania: a- | i volti terrorizzti delle vittime, to ne la paue, ono rte rli tà La o, Macidemaanrane onno on timi e», sotti ati Au¬ gii occhi spiritati dei loro aguz-Zini; armi usate dalle formazioni partigiane; i giornali clandestini, che sfuggendo alla caccia spietata la speranza della libertà. A: visitatori verrà consegnata anche una « guida », nella prima parte della quale c'è la descrizione della mostra, nella seconda la storia dell'antifascismo, dalla conclusione della grande guerra. Inaugurata ieri alle 17,30 dall'avv. Gianni Oberto, presidente dell'Assemblea piemontese, la mostra rimarrà aperta fino al 9 dicembre, con orario dalle 9 alle 20, tutti i giorni escluso il lunedi. Alla breve cerimonia hanno partecipato autorità civili e militari, le rappresentanze conso lari di Franca, Gran Bretagna, Stati Uniti e Unione Sovietica; l'assessore Dondona, per il sindaco; da tutto il Piemonte erano giunti i gonfaloni delle città medaglia d'oro e città martiri: Alpignano, Beinasco, Boves, Brandizzo, Collegno, Cumiana, Cuneo, Domodossola. Druento, Gruglia- i sco. Nichelino, Rivoli, Settimo, I I Torino. | 1 Nel suo discorso, rivolto so- \ | prattutto ai giovani, l'avv. Ober- i | to ha sottolineato che la mostra j j " senso in quanto riesca a su- ! inon hunno vìssuto le giornate ! >n.cui si scrissero pagine tra le più belle della storia della no stra Patria, ponendo a fondameli to del suo avvenire i pilastri essenziali della democrazia e della libertà ». Il prof. Quazza, presidente del I Circolo della Resistenza, ha trac- ciato un efficace profilo storico, j richiamandosi ai primi sussulti ! del fascismo e ammonendo che | « t fatti del Cile, della Grecia. , della Spagna, del Portogallo e delle colonie portoghesi servono a capire il problema del fascismo l anciie in Italia e ne dimostrano j \ la sua costante pericolosità ». Ha j infine preso la parola Renzo Ara- to, uno dei trecento giovani che, I poco più di un mese fa, visita- ! rono quattro campi di sterminio. ■ «A Mauthuusen, in quelle orribi- j li camere a gas. ho provato l'or- jrare per la violenza e cosa sia jveramente la libertà ». |

Persone citate: Cuneo, Dondona, Gianni Oberto, Quazza