Cee agricola: il bilancio sarà ridotto di un terzo di Renato Proni

Cee agricola: il bilancio sarà ridotto di un terzo Secondo la proposta dell'Esecutivo Cee agricola: il bilancio sarà ridotto di un terzo Il commissario Lardinois dichiara che i produttori agricoli dovranno accettare "alcuni sacrifici": l'accenno è rivolto soprattutto a olandesi e francesi che hanno tratto i maggiori benefici dal fondo "Feoga" (Dal nostro corrispondente) Bruxelles, 5 novembre. Il bilancio della politica agricola comune della Cee sarà ridotto di quasi un terso (con un risparmio annuo di circa 630 miliardi di lire per i contribuenti europei) se il Consiglio dei ministri accoglierà le proposte contenute in un memorandum presentato oggi dal Commissario per l'agricoltura, Pierre Lardinois. La Commissione, dunque, ha accolto le critiche mosse da alcuni Paesi membri (soprattutto dalla Germania e dall'Inghilterra) all'alto costo della polìtica agricola. Anche VItàlik' potrebbe risparmiare alcuni miliardi di lire all'anno, dato che siamo contribuenti netti del fondo agricolo della Cee, il Feoga. Lardinois ha detto che i produttori agricoli dovranno accettare «alcuni sacrifici» e ciò vuol dire che soprattutto gli agricoltori francesi e olandesi, che hanno tratto enormi benefici dal Feoga, incasseranno meno soldi dalla Cee. E' probabile, però, che la Francia e l'Olanda, in sede di consiglio dei ministri, si oppongano al programma di riforme di Lardinois che comprende il quinquennio 1973'78. Le prime misure potrebbero essere adottate nell'aprile del prossimo anno. Attualmente il bilancio agricolo comunitario ammonta a tre miliardi e mezzo di unità di conto, pari a circa 2200 miliardi di lire. I rispar- mi programmati da Lardinois ammonteranno a 630 miliardi di lire circa nel solo 1978. Nei negozi, ha detto ancora Lardinois, dovrebbe calare, o aumentare con minore intensità, il prezzo del burro. Il costo del latte, invece, potrebbe aumentare. Il grano costerà meno, ma altri prodotti agricoli saranno più cari. In sostanza, le casalinghe non dovrebbero spendere né di più né dì meno. Il Commissario ha persino raccomandato, nella sua conferenza stampa, dì mangiare meno grassi, perché fanno male alla salute, e, possibilmente, dì mangiare più' manzo.■" " Gli agricoltori avranno del le alternative all'eccessiva produzione di burro, ma sui prodotti lattieri verrà imposta, oltre al limite di diecimila litri di latte per fattoria, una tassa massima pari al 2 per cento del prezzo indicativo di questi prodotti. Gli introiti verranno impiegati a favore delle stesse imprese lattiero-casearie. Il prezzo d'intervento (cioè quello garantito dalla Cee) per il burro verrà ridotto da 176 unità di conto per ogni 100 chili a 153,35 unità di conto. Per la polvere di latte scremato, il prezzo, d'intervento aumenterà invece da 66 unità di conto per 100 chili a 76,80 unità di conto. La Commissione della Cee propone, tra l'altro, la soppressione del prezzo di orientamento per i vitelli, l'imposizione di un'unica imposta sull'importazione degli stessi, la soppressione di tutte le restrizioni quantitative sulle carni ovine e l'introduzione di importi compensativi sulle stesse carni provenienti dal Regno Unito e dall'Irlanda. Verrà inoltre incoraggiata la produzione delle proteine. Lardinois ha detto che la sua riforma mira a stabilizzare i prezzi e a controllare la qualità del prodotto. Gli effetti finali dovrebbero essere: la riduzione- del costo della politica agricola comune, la semplificazione della legislazione in questo settore, l'equilibrio dei mercati. Per esempio, la codificazione di circa 200 regole sarà ridotta ad una trentina. Le spese del Feoga, secondo lo stesso Commissario, erano eccessive, soprattutto nel settore dei prodotti lattieri (i risparmi previsti per questa voce sono di 470 milioni di unità dì conto) e in I quello dei cereali (ove le eco¬ nomìe ammonteranno a 580 milioni di unità di conto). Le proposte del Commissario Lardinois appaiono ragionevoli. I risparmi effettuati nel settore agricolo, tra l'altro, potrebbero essere impiegati per finanziare il fondo di sviluppo regionale di 1400 miliardi di lire per tre anni al quale l'Italia (assieme al Regno Unito e all'Irlanda) è particolarmente interessata. Renato Proni

Luoghi citati: Bruxelles, Francia, Germania, Inghilterra, Irlanda, Italia, Olanda, Regno Unito