Perché quest'anno non si è celebrata la giornata mondiale del risparmio di Arturo Barone

Perché quest'anno non si è celebrata la giornata mondiale del risparmio Motivi "ufficiali,, e altre ipotesi plausibili Perché quest'anno non si è celebrata la giornata mondiale del risparmio Era prevista la cerimonia a Milano per le manifestazioni in occasione del 150° anniversario della fondazione della Cassa dì Risparmio delle Provincie Lombarde - L'assenza del presidente Leone (in visita nel Benelux) avrebbe indotto gli organizzatori a rinviare " sine die" la celebrazione del 31 ottobre (Nostro servizio particolare) Roma, 1 novembre. Nel giro di due giorni si è in gran parte chiarito il perché del rinvio sine die della celebrazione in Campidoglio della « Giornata mondiale del risparmio». Per desiderio del prof. Giordano Dell'Amore, uno dei protagonisti fissi della «giornata», era previsto che la cerimonia dovesse quest'anno aver luogo a Milano, per farla coincidere con le manifestazioni per il 150° anniversario della fondazione della Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde, avvenuta nel dicembre 1S23. L'assenza dall'Italia del presidente Leone, impegnato nella vìsita ai paesi del Benelux, ha indotto gli organizzatori a rinviare la celebrazione per rendere possibile l'intervento personale del Capo dello Stato; sembra però che ancora il 30 ottobre non fosse stato raggiunto un accordo con gli uffici del Quirinale per stabilire la data in cui Leone potrà essere libero da impegni di Stato. Mentre ciò avveniva a Milano, nella capitale deve essere maturato nell'altro protagonista fisso — il governatore della Banca d'Italia — il convincimento che la cerimonia annuale fosse ormai una liturgia vuota di contenuto, più dannosa che utile alla credibilità dei celebranti, soprattutto in un anno come il 1973 nel quale il tasso d'inflazione — per bene che vada — supererà di poco il 10 per cento, cioè un livello elevatissimo per un paese industriale bene amm tistrato. Questa interpretazione sembra plausibile per due buone ragioni. Il terzo personaggio, il ministro del Tesoro La Malfa, ha accettato di collaborare, con due scritti diversi non privi d'interesse, alle antologie di circostanza dei due più diffusi quotidiani economici italiani, rispettivamente « Il Sole - 24 Ore » e « Il Globo ». Non vi è quindi nessun motivo per ritenere che La Malfa fosse contrario alla celebrazione ufficiale, nonostante gli attac¬ chi, quasi sempre infondati ed eccessivi, di cui è oggetto quotidianamente da parte dei fogli del « partito della svalutazione », che non gli perdonano di aver denunciato i « golpisti delle borse valori » e di bloccare gli aumenti di capitale di carattere chiaramente speculativo. L'ipotesi che sia il governatore a rifuggire dalle « vuote prediche o dalle inutili querimonie » che caratterizzano da anni la giornata del risparmio, in Italia e fuori, trova la sua pezza di appoggio in un articolo di Alfredo Recanatesi, apparso stamane su « 24 Ore », nel quale pare di riconoscere lo stile e lo spirito anticonformista di Guido Carli. Ora, qual è il succo dello scritto di Recanatesi? Mi sembra che lo si possa sintetizzare in due brani: il primo è il seguente: ora il rinvio « suggerisce una domanda: se non fosse il caso di abolire del tutto questa annuale celebrazione del risparmio dal momento che assume rilevanza — lo si è visto quest'anno — solo in quanto costituisce per il ministro del Tesoro e per il governatore della Banca d'Italia l'occasione per discorsi solitamente impegnati non tanto sul risparmio, quanto sulla situazione economico-finanziaria del Paese. Dal momento che al governatore della Banca d'Italia e, soprattutto, al ministro de] Tesoro non mancano certo occasioni per parlare, se lo vogliono, della giornata del risparmio sembra proprio si possa fare benissimo a meno ». E più avanti si legge: « si è radicalmente modificato il concetto stesso di risparmio che oggi non può essere proposto secondo il significato etico o morale che ad esso veniva dato dai nostri padri o dai nostri nonni. Il grosso pubblico di oggi non può che dimostrarsi sordo a quei richiami ed a quegli insegnamenti di tono deamicisiano. E questo, certamente, perché le forme classiche di risparmio sono state più o meno severamente punite (azioni, obbligazioni, libretto bancario o postale) ». Arturo Barone

Persone citate: Alfredo Recanatesi, Giordano Dell'amore, Guido Carli, La Malfa, Recanatesi

Luoghi citati: Italia, Milano, Roma