"Poesia come pane,, da Pavese a Eluard

"Poesia come pane,, da Pavese a Eluard Lajolo al Circolo della stampa "Poesia come pane,, da Pavese a Eluard Quanti scrittori, neh'espe-rienza umana di Davide Lajo- lo; tanti, rievocati l'altra se- ra al Circolo della stampa, per la presentazione del suo ultimo libro, «Poesia come pane », fedito da Rizzoli; da Hemingway a Eluard, da Nazim Hikmet a Ungaretti. E, alla fine, è sempre lo stesso scrittore che ne ri sulta 'tutt0- con tensioni europee e j insieme legato alla sua terra, combattuto fra una volontà ! di impegno politico e una piemontese, malgrado insopprimibile esigenza di espressione libera, diviso fra I il proprio paese e il mondo, j fra l'azione e la poesia. E' CeI sare Pavese? è Beppe Fenoi glio? è Augusto Monti, mae! stro di coerenza morale per tutti? I nomi affiorano imme i diati, suggeriti dall'autore | stesso, e l'altra sera sono ri- i suonati più volte, nel dibat- ! tito. I Dietro ognuno di essi, c'è lui, «Ulisse». Nella affettuosa, puntuale presentazione, Fran-co Antonicelli ha messo in ri- lievo come Lajolo cerchi, in ognuno dei personaggi da luiesaminati, una unità inscindi- bile fra la sfera privata e 1 quella pubblica, fra l'uomo e i l'opera; anche a rischio di | uscire dalla dimensione stori | cistica, per disegnare ritratti ; psicologici. Ma, come si desu j me dal più importante di que | sti brani, «L'incontro con l'uomo della storia», un legame col mondo si stabilisce sempre, quando si è stabilito un legame con l'uomo. Lajolo 1 stesso ha confessato esplicita' mente questa sua fede: «Io non sento alcun distacco ira la mia professione politica e il mio parlare della gente che I incontro», ha risposto a chi 1 gli chiedeva se il suo tipo di analisi letteraria si potesse j davvero considerare marxiI sta. Il pubblico, numeroso, ; non ha chiesto di approfondi: re la querelle: è rimasto cat turato dalla sincerità di Lajo I lo, dal vigore della sua profes j sione di fede: e, forse, sedotto dalla lettura delle sue pagine, ! nella dizione dell'attore Carlo i Enrici: dove viveva il mondo 1 della sua Langa, fatto di cose 1 semplici, dure, e, insieme, la speranza di una realtà diver sa, da conquistare con l'im, pegno di ogni giorno, come ] suggeriscono gli scrittori da | lui più amati. g. c.