In testa 7 squadre con Juve e Torino di Giovanni Arpino

In testa 7 squadre con Juve e Torino Il campionato torna agli inizi In testa 7 squadre con Juve e Torino Sette squadre — con Juven-1 tus e Torino ben allineate — ! guidano la classifica dopo la terza giornata del massimo campionato. La situazione geiterale è di sfida su ogni fronte, a vantaggio degli interessi che muovono il calcio da Nord a Sud. Sette squadre sembrano troppe? Per la verità sottolineano una parità di valori che di domenica in do menica crea nuove attese. nuovi problemi tecnici e tattici, nuovi interessi tifosi. Il campionato è corpo vivo solo se non esprime subito una «tirannia», ma gioca su otto campi, ogni volta, le di I verse possibilità di ogni club. Dicono i Libri dei Saggi: sette orifizi ha il volto uma- no, sette pianeti regolano l'esistenza dei sette metalli necessari al globo, in sette giorni fu creato il mondo, sette vite hanno gli animali fatati. Se questo numero magico ha valore assoluto, quale significato attribuire alle sette squadre che guidano la classifica del campionato? Più che un normale «settebello», le squadre di testa ci ricordalo una « ammucchiata » tanto casuale quanto priva di amorosi sensi. Chi ha vinto e chi ha perso si ritrova appaiato sul gradino più alto. Nessuno, dopo tre «giornate», è così sano da poter vantare pieno punteggio. Il campionato comincia davvero a fine ottobre, muovendosi con precari equilibri e senza nascondere le contraddizioni. La spinta juventina, grazie a Causio e a don José, sottomette la Lazio di un irriducibile e meritevole Chinaglia, il Milan passa a Roma ringraziando Ginulfi ed un Barbaresco di cattiva annata, il Torino porta via il suo necessario punticino a Cagliari, il Napoli non cede all'Inter pur spartendo con i nerazzurri ritmi e ferocia. Nella graduatoria dei goleadores, per quanto modesta dopo tre sole domeniche, tra i Boninsegna e gli Altafini, i Cane e i Pulici e i Bettega, spicca solitario il foggiano Silvano Villa, frantumatore a Firenze delle ragnatele viola. Si può credere a questo football nostrano, anche se ha subito crude lezioni sui fronti europei. Denuncia scarsità, talora gravi cecità tattiche, dimostra che il lavoro in profondo (psicologico e fisico) è ancora lontano dalla perfezione, ma risulta vivo. Il « campionato anomalo », proprio con questa classifica costruita su sette nemici a braccetto, sarà carico di suggestioni, fino a diventare il miglior sostenitore del Club Italia destinato ai Mondiali '74. Nel giro di una sola «ripresa» le squadre piemontesi, dalla Juve al Torino al Novara stesso, hanno resa legittima sul campo la loro forza caratteriale, mentre perdevano colpi le romane, resistevano i due club di Genova, davan battaglia le meneghine. C'è quindi speranza per tutti, sulla strada dello scudetto. Ciascuno si impegni a perfezionare le proprie doti. Ma riconosciamo che, fino ad oggi, per tre domeniche il calcio ha giustificato il costo del biglietto. Non è affatto poco. Giovanni Arpino Il gol di Bettega: è il secondo della |uve (Moisio - I servizi sportivi da pag. 9 a pag. 15) In testa 7 squadre con Juve e Torino Il campionato torna agli inizi In testa 7 squadre con Juve e Torino Sette squadre — con Juven-1 tus e Torino ben allineate — ! guidano la classifica dopo la terza giornata del massimo campionato. La situazione geiterale è di sfida su ogni fronte, a vantaggio degli interessi che muovono il calcio da Nord a Sud. Sette squadre sembrano troppe? Per la verità sottolineano una parità di valori che di domenica in do menica crea nuove attese. nuovi problemi tecnici e tattici, nuovi interessi tifosi. Il campionato è corpo vivo solo se non esprime subito una «tirannia», ma gioca su otto campi, ogni volta, le di I verse possibilità di ogni club. Dicono i Libri dei Saggi: sette orifizi ha il volto uma- no, sette pianeti regolano l'esistenza dei sette metalli necessari al globo, in sette giorni fu creato il mondo, sette vite hanno gli animali fatati. Se questo numero magico ha valore assoluto, quale significato attribuire alle sette squadre che guidano la classifica del campionato? Più che un normale «settebello», le squadre di testa ci ricordalo una « ammucchiata » tanto casuale quanto priva di amorosi sensi. Chi ha vinto e chi ha perso si ritrova appaiato sul gradino più alto. Nessuno, dopo tre «giornate», è così sano da poter vantare pieno punteggio. Il campionato comincia davvero a fine ottobre, muovendosi con precari equilibri e senza nascondere le contraddizioni. La spinta juventina, grazie a Causio e a don José, sottomette la Lazio di un irriducibile e meritevole Chinaglia, il Milan passa a Roma ringraziando Ginulfi ed un Barbaresco di cattiva annata, il Torino porta via il suo necessario punticino a Cagliari, il Napoli non cede all'Inter pur spartendo con i nerazzurri ritmi e ferocia. Nella graduatoria dei goleadores, per quanto modesta dopo tre sole domeniche, tra i Boninsegna e gli Altafini, i Cane e i Pulici e i Bettega, spicca solitario il foggiano Silvano Villa, frantumatore a Firenze delle ragnatele viola. Si può credere a questo football nostrano, anche se ha subito crude lezioni sui fronti europei. Denuncia scarsità, talora gravi cecità tattiche, dimostra che il lavoro in profondo (psicologico e fisico) è ancora lontano dalla perfezione, ma risulta vivo. Il « campionato anomalo », proprio con questa classifica costruita su sette nemici a braccetto, sarà carico di suggestioni, fino a diventare il miglior sostenitore del Club Italia destinato ai Mondiali '74. Nel giro di una sola «ripresa» le squadre piemontesi, dalla Juve al Torino al Novara stesso, hanno resa legittima sul campo la loro forza caratteriale, mentre perdevano colpi le romane, resistevano i due club di Genova, davan battaglia le meneghine. C'è quindi speranza per tutti, sulla strada dello scudetto. Ciascuno si impegni a perfezionare le proprie doti. Ma riconosciamo che, fino ad oggi, per tre domeniche il calcio ha giustificato il costo del biglietto. Non è affatto poco. Giovanni Arpino Il gol di Bettega: è il secondo della |uve (Moisio - I servizi sportivi da pag. 9 a pag. 15)

Luoghi citati: Cagliari, Firenze, Genova, Lazio, Roma, Torino