Condono fiscale per tre milioni di ricorsi di Tino Neirotti

Condono fiscale per tre milioni di ricorsi Domani sarà deciso il provvedimento Condono fiscale per tre milioni di ricorsi (E chi ha già concordato e sta pagando tutto?) Giovedì, giorno beneaugurante di Tutti i Santi, noi italiani, passiamo dalla « fase 1 » alla « fase 2 » c il governo dallo sforzo limitato dei « cento giorni » all'impegno ambizioso dei « mille giorni ». In altre parole il 1° novembre scade il blocco dei prezzi e comincia il periodo del rilancio economico e delle riforme, che dovrebbe durare tre anni, sino alle nuove elezioni politiche. La data è importante, ma simbolica: non ci saranno comete in cielo né grandi avvenimenti in terra di Roma ad annunciare il passaggio. I prezzi dei generi di largo consumo non aumentano per ora, i necessari ritocchi saranno lenti e controllati. Inoltre la ripresa è cominciata già nei mesi scorsi, con una più alta produzione industriale, maggiori investimenti e la lira più forte sui mercati esteri. Alcune riforme sono già state compiute. Una, rilevante, è di costume e di metodo: riguarda i nuovi rapporti tra governo sindacati e imprenditori per la programmazione e l'accordo all'interno degli stessi sindacati per evitare spinte settoriali. L'Italia diventa un Paese più serio. L'altra riforma è quella fiscale, che comincerà da gennaio. Sarà preceduta dal « grande condono » che gli esperti hanno preparato e che domani il Consiglio dei ministri discuterà. E' un provvedimento necessario, atteso da tempo, promesso, smentito e poi ancora promesso. Gioverà a circa 3 milioni di contribuenti che hanno ricorsi in sospeso e allo Stato le cui casse riceveranno presto oltre 3 mila miliardi. Ma il provvedimento, quale ne sia la logica economica, turba e scontenta il cittadino, onesto o timido, che ha denunciato il giusto, e quello che, per ignoranza o sfortuna, ha concordato nei mesi passati fino all'ultimo centesimo. I premiati sono sempre gli altri. Riuscirà il nuovo sistema tributario a evitare abusi e ingiustizie? Dall'anno prossimo con le tasse risparmieremo meno, avremo meno soldi da spendere. E' un grosso peso. Sarà sopportabile con la certezza che è uguale per tutti e che i miliardi non vengono sprecati. Altrimenti sarà una beffa: e i mille giorni resteranno nel limbo delle buone intenzioni. Tino Neirotti (A pag. 17 servizio di Alberto Rapisarda sui prezzi e sul condono fiscale di domani) Condono fiscale per tre milioni di ricorsi Domani sarà deciso il provvedimento Condono fiscale per tre milioni di ricorsi (E chi ha già concordato e sta pagando tutto?) Giovedì, giorno beneaugurante di Tutti i Santi, noi italiani, passiamo dalla « fase 1 » alla « fase 2 » c il governo dallo sforzo limitato dei « cento giorni » all'impegno ambizioso dei « mille giorni ». In altre parole il 1° novembre scade il blocco dei prezzi e comincia il periodo del rilancio economico e delle riforme, che dovrebbe durare tre anni, sino alle nuove elezioni politiche. La data è importante, ma simbolica: non ci saranno comete in cielo né grandi avvenimenti in terra di Roma ad annunciare il passaggio. I prezzi dei generi di largo consumo non aumentano per ora, i necessari ritocchi saranno lenti e controllati. Inoltre la ripresa è cominciata già nei mesi scorsi, con una più alta produzione industriale, maggiori investimenti e la lira più forte sui mercati esteri. Alcune riforme sono già state compiute. Una, rilevante, è di costume e di metodo: riguarda i nuovi rapporti tra governo sindacati e imprenditori per la programmazione e l'accordo all'interno degli stessi sindacati per evitare spinte settoriali. L'Italia diventa un Paese più serio. L'altra riforma è quella fiscale, che comincerà da gennaio. Sarà preceduta dal « grande condono » che gli esperti hanno preparato e che domani il Consiglio dei ministri discuterà. E' un provvedimento necessario, atteso da tempo, promesso, smentito e poi ancora promesso. Gioverà a circa 3 milioni di contribuenti che hanno ricorsi in sospeso e allo Stato le cui casse riceveranno presto oltre 3 mila miliardi. Ma il provvedimento, quale ne sia la logica economica, turba e scontenta il cittadino, onesto o timido, che ha denunciato il giusto, e quello che, per ignoranza o sfortuna, ha concordato nei mesi passati fino all'ultimo centesimo. I premiati sono sempre gli altri. Riuscirà il nuovo sistema tributario a evitare abusi e ingiustizie? Dall'anno prossimo con le tasse risparmieremo meno, avremo meno soldi da spendere. E' un grosso peso. Sarà sopportabile con la certezza che è uguale per tutti e che i miliardi non vengono sprecati. Altrimenti sarà una beffa: e i mille giorni resteranno nel limbo delle buone intenzioni. Tino Neirotti (A pag. 17 servizio di Alberto Rapisarda sui prezzi e sul condono fiscale di domani)

Persone citate: Alberto Rapisarda

Luoghi citati: Italia, Roma