Alba: oltre cinquantamila persone per la mostra-mercato del tartufo

Alba: oltre cinquantamila persone per la mostra-mercato del tartufo Alba: oltre cinquantamila persone per la mostra-mercato del tartufo Fiera anche a Moncalvo, ma senza esemplari eccezionali - Prezzi sempre alle stelle (Dal nostro corrispondente) Alba, 21 ottobre. Più di cinquantamila perso- j ne sono intervenute oggi ad Alba per la domenica conclusiva della 43.a Fiera del tartufo. La rassegna, inaugurata il 7 ottobre, presentava quest'anno un'importante novità: il suo inserimento nel calendario nazionale delle fiere e manifestazioni. «Per questo — ha detto il presidente del comitato organizzatore, cav. Fiorenzo Revello — abbiamo invitato ad Alba i trifulau marchigiani a presentare i loro prodotti. A dire il vero ciò ha suscitato alcune polemiche tra gli albesi più tradizionalisti, che vorrebbero una fiera solo per il tartufo d'Alba. Mi pare però che queste polemiche siano ingiustificate, perché il tartufo bianco di Alba e del Piemonte, che si distingue per il suo aroma e profumo, non ha nulla da perdere, anzi ha tutto da guadagnare, nel confronto con altre varietà». Stamane alla mostra-mercato di Alba sono affluiti circa 100 chilogrammi di tartufi — con prezzi varianti dalle 10 alle 15 mila lire l'etto — mentre la prima domenica di fiera ne erano stati portati solo 20 chili. La produzione è quindi in aumento, anche se nettamente inferiore a quella dell'anno scorso. Un'apposita giuria ha premiato i partecipanti alla mostra-mercato. Il primo premio è andato all'agricoltore Giulio Ferrino, di Rodello d'Alba, al quale è pure stato assegnato il trofeo «Giacomo Morra» per il tartufo più bello per volume, peso e profumo (tra gli altri ha presentato un esemplare di 450 grammi, venduto a 100 mila lire). Il secondo premio è toccato a Sergio Marchelli, di Alba. Terzo classificato, ma fino all'ultimo in concorrenza con i primi, è stata un'accanita raccoglitrice, una giovane e graziosa signora di Monteu Roero, Maria Gioetti in Delpero, che e stata la vera trionfatrice della mostra, essendo la prima donna trifulau della storia albese. «E' il mio hobby preferito — ha detto la Giostti. — All'inizio ho dovuto superare la paura dei boschi, ma ora è tutto più facile. L'unico a protestare era mio marito, ma anche lui sta appassionandosi alla ricerca dei tartufi. Alla sera andiamo tutt'e due per tartufi, ognuno per la sua strada, naturalmente». Questo da buoni trifulau, che non svelano mai, neppure ai pa¬ renti i segreti del mestiere, e soprattutto i luoghi di raccolta. Se i tartufi sono sempre più scarsi, ad Alba sempre più numerose sono invece le aspiranti al titolo di Miss Bela Trifulera. Nel pomeriggio infatti, al termine della sfilata dei carri allegorici, una trentina di candidate provenienti dai paesi della zona sono sfilate sulla passerella allestita nel cortile della Maddalena per contendersi l'ambito titolo. La giuria, a conclusione d'una laboriosa selezione, ha proclamato vincitrice la signorina Graziella Vico, di 17 anni, una graziosissima impiegata torinese residente in via Corrado Corradini 6. g. f- Moncalvo, 21 ottobre. Mostra-mercato del tartufo, oggi, a Moncalvo. E' un appuntamento che si ripete ormai da anni, atteso da migliaia di buongustai che si danno convegno per una delle manifestazioni gastronomiche più importanti del Monferrato. Per i « trifulau », poi, l'appuntamento è tanto più atteso perché, in occasione della mostra del tartufo, viene eletto il « cercatore » del| l'anno, una specie di diploma che premia colui che è riuscito a trovare — e lo ha esposto al mercato — il tubero più bello. Attese deluse: il « tartufo d'oro », oggi, non è stato assegnato. Non che la produzione presentata fosse insufficiente, ma su sessanta chili di « diamanti grigi » portati a Moncalvo non s'è trovato un esemplare degno di essere premiato con quello che viene ritenuto un «Oscar» dei tartufai. Tre i « pezzi » più pregiati, ciascuno sui quattrocento grammi (per la cronaca, i prezzi variavano dalle 15 alle 20 mila lire all'etto). Il primo premio, nella classifica « esemplare unico », è toccato a Giuseppe Pagliano di Pontestura; il secondo a Mario Accornero di Oellamonte; il terzo a Serafino Arrigotti, commerciante di Tonco d'Asti. Nella graduatoria riservata ai soli « trifulau » c'è al primo posto Ersilvio Breghero, di Moncalvo: ha presentato un gruppo di tartufi del peso di due chilogrammi. Un terzo premio, infine, è toccato ai commercianti: se lo è aggiudicato il torinese Alessio Tabussi, che ha portato a Moncalvo sedici chili di tartufi, e. f. Alba: oltre cinquantamila persone per la mostra-mercato del tartufo Alba: oltre cinquantamila persone per la mostra-mercato del tartufo Fiera anche a Moncalvo, ma senza esemplari eccezionali - Prezzi sempre alle stelle (Dal nostro corrispondente) Alba, 21 ottobre. Più di cinquantamila perso- j ne sono intervenute oggi ad Alba per la domenica conclusiva della 43.a Fiera del tartufo. La rassegna, inaugurata il 7 ottobre, presentava quest'anno un'importante novità: il suo inserimento nel calendario nazionale delle fiere e manifestazioni. «Per questo — ha detto il presidente del comitato organizzatore, cav. Fiorenzo Revello — abbiamo invitato ad Alba i trifulau marchigiani a presentare i loro prodotti. A dire il vero ciò ha suscitato alcune polemiche tra gli albesi più tradizionalisti, che vorrebbero una fiera solo per il tartufo d'Alba. Mi pare però che queste polemiche siano ingiustificate, perché il tartufo bianco di Alba e del Piemonte, che si distingue per il suo aroma e profumo, non ha nulla da perdere, anzi ha tutto da guadagnare, nel confronto con altre varietà». Stamane alla mostra-mercato di Alba sono affluiti circa 100 chilogrammi di tartufi — con prezzi varianti dalle 10 alle 15 mila lire l'etto — mentre la prima domenica di fiera ne erano stati portati solo 20 chili. La produzione è quindi in aumento, anche se nettamente inferiore a quella dell'anno scorso. Un'apposita giuria ha premiato i partecipanti alla mostra-mercato. Il primo premio è andato all'agricoltore Giulio Ferrino, di Rodello d'Alba, al quale è pure stato assegnato il trofeo «Giacomo Morra» per il tartufo più bello per volume, peso e profumo (tra gli altri ha presentato un esemplare di 450 grammi, venduto a 100 mila lire). Il secondo premio è toccato a Sergio Marchelli, di Alba. Terzo classificato, ma fino all'ultimo in concorrenza con i primi, è stata un'accanita raccoglitrice, una giovane e graziosa signora di Monteu Roero, Maria Gioetti in Delpero, che e stata la vera trionfatrice della mostra, essendo la prima donna trifulau della storia albese. «E' il mio hobby preferito — ha detto la Giostti. — All'inizio ho dovuto superare la paura dei boschi, ma ora è tutto più facile. L'unico a protestare era mio marito, ma anche lui sta appassionandosi alla ricerca dei tartufi. Alla sera andiamo tutt'e due per tartufi, ognuno per la sua strada, naturalmente». Questo da buoni trifulau, che non svelano mai, neppure ai pa¬ renti i segreti del mestiere, e soprattutto i luoghi di raccolta. Se i tartufi sono sempre più scarsi, ad Alba sempre più numerose sono invece le aspiranti al titolo di Miss Bela Trifulera. Nel pomeriggio infatti, al termine della sfilata dei carri allegorici, una trentina di candidate provenienti dai paesi della zona sono sfilate sulla passerella allestita nel cortile della Maddalena per contendersi l'ambito titolo. La giuria, a conclusione d'una laboriosa selezione, ha proclamato vincitrice la signorina Graziella Vico, di 17 anni, una graziosissima impiegata torinese residente in via Corrado Corradini 6. g. f- Moncalvo, 21 ottobre. Mostra-mercato del tartufo, oggi, a Moncalvo. E' un appuntamento che si ripete ormai da anni, atteso da migliaia di buongustai che si danno convegno per una delle manifestazioni gastronomiche più importanti del Monferrato. Per i « trifulau », poi, l'appuntamento è tanto più atteso perché, in occasione della mostra del tartufo, viene eletto il « cercatore » del| l'anno, una specie di diploma che premia colui che è riuscito a trovare — e lo ha esposto al mercato — il tubero più bello. Attese deluse: il « tartufo d'oro », oggi, non è stato assegnato. Non che la produzione presentata fosse insufficiente, ma su sessanta chili di « diamanti grigi » portati a Moncalvo non s'è trovato un esemplare degno di essere premiato con quello che viene ritenuto un «Oscar» dei tartufai. Tre i « pezzi » più pregiati, ciascuno sui quattrocento grammi (per la cronaca, i prezzi variavano dalle 15 alle 20 mila lire all'etto). Il primo premio, nella classifica « esemplare unico », è toccato a Giuseppe Pagliano di Pontestura; il secondo a Mario Accornero di Oellamonte; il terzo a Serafino Arrigotti, commerciante di Tonco d'Asti. Nella graduatoria riservata ai soli « trifulau » c'è al primo posto Ersilvio Breghero, di Moncalvo: ha presentato un gruppo di tartufi del peso di due chilogrammi. Un terzo premio, infine, è toccato ai commercianti: se lo è aggiudicato il torinese Alessio Tabussi, che ha portato a Moncalvo sedici chili di tartufi, e. f.

Persone citate: Alessio Tabussi, Delpero, Fiorenzo Revello, Giacomo Morra, Giuseppe Pagliano, Graziella Vico, Maria Gioetti, Mario Accornero, Serafino Arrigotti, Sergio Marchelli