Chirurgo rapito in Calabria e rilasciato dopo sole 13 ore
Chirurgo rapito in Calabria e rilasciato dopo sole 13 ore Ha detto di non aver dovuto pagare alcun riscatto Chirurgo rapito in Calabria e rilasciato dopo sole 13 ore Forse si è trattato di un errore di persona - Il racconto confuso della vittima (Da', nostro corrispondente) Reggio Calabria, 21 ottobre. (e. 1.) Un professionista calabrese sarebbe stato sequestrato da tre banditi e rilasciato dopo 13 ore di prigionia. Vittima del sequestro un chirurgo di 53 anni, Vittorio Borzumati, abitante a Reggio in via Nino Bixio, coniugato e padre di due ragazze. Secondo il suo racconto, il chirurgo sarebbe stato fermato dai malviventi ( tutti col viso coperto e armati di pistole) mentre in auto attraversava una frazione dell'entroterra aspromontano, nei pressi di Podargoni, di ritorno da una visita a un paziente I banditi sono saliti sulla sua auto e l'hanno portato in una località sconosciuta, dopo avergli bendato gli occhi. Il percorso — sempre secondo la versione del professio¬ nista — sarebbe stato lungo e l'ultima parte gliela avrebbero fatta fare a piedi. Improvvisamente, a sera inoltrata, uno dei banditi ha detto al dott. Borzumati che poteva considerarsi libero. Il chirurgo ha raggiunto a piedi il paese più vicino, Bova Superiore (45 chilometri da Reggio), e da qui ha telefonato alla moglie. Dopo un'ora e mezzo era a casa. Interrogato a lungo dai carabinieri, il dott. Borzumati non ha saputo fornire altri particolari sulla misteriosa vicenda. Ha soltanto aggiunto che, secondo lui, i rapitori l'avrebbero rilasciato perché impauriti dalla presenza di una « gazzella » dei carabinieri che, poco prima, aveva incrociato la vettura (una Volkswagen) sulla quale egli viaggiava insieme ai banditi. Secondo gli inquirenti, è più probabile, invece, che gli autori del sequestro abbiano commesso un errore di persona; quando se ne sono accorti si sono allontanati con il prigioniero alla ricerca della località più ideonea per sbarazzarsi dell'ostaggio. Dopo la telefonata alla moglie con la quale il dott. Borzumati annunciava la sua liberazione, polizia e carabinieri hanno compiuto un massiccio rastrellamento sull'Aspromonte. L'operazione ha dato esito negativo. Il dott. Borzumati è la sedicesima persona sequestrata in Calabria. L'ultimo sequestro di un medico chirurgo in Calabria risale all'agosto 1970, quando fu rapito il dottor Renato Caminiti, di Villa San Giovanni. Chirurgo rapito in Calabria e rilasciato dopo sole 13 ore Ha detto di non aver dovuto pagare alcun riscatto Chirurgo rapito in Calabria e rilasciato dopo sole 13 ore Forse si è trattato di un errore di persona - Il racconto confuso della vittima (Da', nostro corrispondente) Reggio Calabria, 21 ottobre. (e. 1.) Un professionista calabrese sarebbe stato sequestrato da tre banditi e rilasciato dopo 13 ore di prigionia. Vittima del sequestro un chirurgo di 53 anni, Vittorio Borzumati, abitante a Reggio in via Nino Bixio, coniugato e padre di due ragazze. Secondo il suo racconto, il chirurgo sarebbe stato fermato dai malviventi ( tutti col viso coperto e armati di pistole) mentre in auto attraversava una frazione dell'entroterra aspromontano, nei pressi di Podargoni, di ritorno da una visita a un paziente I banditi sono saliti sulla sua auto e l'hanno portato in una località sconosciuta, dopo avergli bendato gli occhi. Il percorso — sempre secondo la versione del professio¬ nista — sarebbe stato lungo e l'ultima parte gliela avrebbero fatta fare a piedi. Improvvisamente, a sera inoltrata, uno dei banditi ha detto al dott. Borzumati che poteva considerarsi libero. Il chirurgo ha raggiunto a piedi il paese più vicino, Bova Superiore (45 chilometri da Reggio), e da qui ha telefonato alla moglie. Dopo un'ora e mezzo era a casa. Interrogato a lungo dai carabinieri, il dott. Borzumati non ha saputo fornire altri particolari sulla misteriosa vicenda. Ha soltanto aggiunto che, secondo lui, i rapitori l'avrebbero rilasciato perché impauriti dalla presenza di una « gazzella » dei carabinieri che, poco prima, aveva incrociato la vettura (una Volkswagen) sulla quale egli viaggiava insieme ai banditi. Secondo gli inquirenti, è più probabile, invece, che gli autori del sequestro abbiano commesso un errore di persona; quando se ne sono accorti si sono allontanati con il prigioniero alla ricerca della località più ideonea per sbarazzarsi dell'ostaggio. Dopo la telefonata alla moglie con la quale il dott. Borzumati annunciava la sua liberazione, polizia e carabinieri hanno compiuto un massiccio rastrellamento sull'Aspromonte. L'operazione ha dato esito negativo. Il dott. Borzumati è la sedicesima persona sequestrata in Calabria. L'ultimo sequestro di un medico chirurgo in Calabria risale all'agosto 1970, quando fu rapito il dottor Renato Caminiti, di Villa San Giovanni.
Persone citate: Bova, Renato Caminiti
Luoghi citati: Calabria, Reggio, Reggio Calabria, Villa San Giovanni
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