Centro-sinistra al Comune con sindaco l'on. Secreto

Centro-sinistra al Comune con sindaco l'on. Secreto Una nuova base per risolvere la lunga crisi Centro-sinistra al Comune con sindaco l'on. Secreto Questa è l'ultima tesi del psi che non è riuscito a convincere Secreto a dimettersi dalla carica ■ I socialisti rinuncerebbero alla presidenza del Consiglio regionale Questa sera si riunisce il Consiglio: da ieri sono in corso trattative tra i partiti Il sindaco socialista, onorevole Secreto, non si dimette. Il comitato direttivo del psi, riunitosi ieri mattina, non ha potuto far altro che prenderne atto e proporre di formare una giunta di centro-sinistra con sindaco socialista, rinunciando contemporaneamente alla richiesta della presidenza dell'assemblea regionale. Questo il testo del comunicato ufficiale: « Il psi riconferma sul piano locale la validità degli accordi sottoscritti a Roma dai partiti di centro-sinistra; ritiene che per cause indipendenti dalla propria volontà non possa essere data immediata attuazione agli accordi suddetti; pertanto propone alle forze di centro-sinistra la possibilità di costituire in via transitoria al comune di Torino una giunta a termine di centro-sinistra con sindaco socialista e contestualmente alla Regione Piemonte una giunta di centro-sinistra con presidente dell'assemblea democristiano ». Gli accordi romani, tenuti finora come punto di riferimento per la soluzione delle crisi al Comune e alla Regione, sono così parzialv. te disattesi. Il psi non è iiuscito ad ottenere da Secreto le dimissioni, per lasciare l'incarico a un democristiano. Ora la trattativa continua, ma su basi diverse. Ieri sera si sono nuovamente incontrate le delegazioni dei partiti di centrosinistra (de, psi, psdi, pri, mrdì. Sul tavolo la proposta dei socialisti: « Facciamo una giunta di centrosinistra, eleggiamo soltanto gli assessori, come soluzione provvisoria ». Ma la città può permettersi un'altra amministrazione che duri in carica solo due-tre mesi? In alcuni ambienti democristiani si faceva osservare che non è possibile concordare un programma e impostare il bilancio per il 1974 (deve essere approvato entro il 31 ottobre, o al massimo a fine novembre), sapendo che dopo tre mesi si aprirà un'altra crisi. A tarda sera, mentre la riunione era ancora in corso, si andava profilando Questa soluzione: resti sindaco Secreto, si elegga una giunta di centro-sinistra e si concordi un programma valido fino alle prossime elezioni amministrative (1975). Forse è proprio in questa scadenza abbastanza ravvicinata che i partiti interessati trovano la spinta per ricercare finalmente una soluzione e la volontà di fare qualcosa di concreto per Torino. La giornata di oggi sarà dedicata ad ultimare gli accordi. Stasera il Consiglio comunale è già convocato per votare la nuova giunta, ma fino a questo momento le trattative non sono concluse. All'interno della de l'ipotesi del sindaco socialista trova ancora oppositori, soprattutto nella corrente di Forze nuove che ha nelle sue file il candidato della democrazia cristiana (Porcellana). Alle 17 è indetta una riunione della direzione cittadina de che dovrà prendere la decisione finale. Seguirà probabilmente la riunione dei gruppi consiliari dei vari partiti. Soltanto all'ultimo momento, quindi, si conosceranno gli accordi per l'elezione della giunta. E' evidente, comunque, che un nuovo « braccio di ferro » sul nome del sindaco avrebbe sbocchi imprevedibili. Alla Regione, rinunciando i socialisti alla presidenza dell'assemblea, le trattative dovrebbero procedere più celermente. Domani è previsto un altro incontro a quattro (dc-psi-psdi-pri). Alcune difficoltà si sono però già delineate. Il repubblicano Gandolfi. parlando ieri a Biella, ha detto che « la ripresa del centro-sinistra alla Regione deve coincidere con l'avvio di una politica di piano. I fatti significativi con i quali si deve qualificare l'ultimo scorcio della prima legislatura regionale sono: la predisposizione di piani territoriali di coordinamento urbanistico e un progetto globale di localizzazione di aree industriali attrezzate ». Com'è noto, il pri ha manifestato clamorosamente il suo dissenso all'interno della giunta precedente, anticipando le dimissioni dell'assessore repubblicano, quando il go¬ verno regionale ha voluto la legge sui libri gratis nelle medie (dal pri definita « demagogica »). Un ostacolo per la Regione, non di contenuto programmatico, è rappresentato dall'improvvisa richiesta dei socialdemocratici di avere la vicepresidenza dell'Istituto case popolari di Torino: il posto è vacante, ma secondo accordi precedenti spetta a un socialista. Infine, resta la difficile situazione interna del psi. La corrente di sinistra che fa capo a Lombardi (e in Piemonte a Nesi) è stata isolata dalla nuova maggioranza (manciniani, demartiniani, autonomisti). Ieri la Sinistra socialista, « in accordo con la corrente nazionale, ha deciso di non partecipare alle riunioni indette dalla maggioranza del Comitato direttivo. Con questa decisione la Sinistra socialista intende riaffermare lo stato di illegalità sostanziale e formale in cui si colloca l'attuale maggioranza della Federazione di Torino ». Centro-sinistra al Comune con sindaco l'on. Secreto Una nuova base per risolvere la lunga crisi Centro-sinistra al Comune con sindaco l'on. Secreto Questa è l'ultima tesi del psi che non è riuscito a convincere Secreto a dimettersi dalla carica ■ I socialisti rinuncerebbero alla presidenza del Consiglio regionale Questa sera si riunisce il Consiglio: da ieri sono in corso trattative tra i partiti Il sindaco socialista, onorevole Secreto, non si dimette. Il comitato direttivo del psi, riunitosi ieri mattina, non ha potuto far altro che prenderne atto e proporre di formare una giunta di centro-sinistra con sindaco socialista, rinunciando contemporaneamente alla richiesta della presidenza dell'assemblea regionale. Questo il testo del comunicato ufficiale: « Il psi riconferma sul piano locale la validità degli accordi sottoscritti a Roma dai partiti di centro-sinistra; ritiene che per cause indipendenti dalla propria volontà non possa essere data immediata attuazione agli accordi suddetti; pertanto propone alle forze di centro-sinistra la possibilità di costituire in via transitoria al comune di Torino una giunta a termine di centro-sinistra con sindaco socialista e contestualmente alla Regione Piemonte una giunta di centro-sinistra con presidente dell'assemblea democristiano ». Gli accordi romani, tenuti finora come punto di riferimento per la soluzione delle crisi al Comune e alla Regione, sono così parzialv. te disattesi. Il psi non è iiuscito ad ottenere da Secreto le dimissioni, per lasciare l'incarico a un democristiano. Ora la trattativa continua, ma su basi diverse. Ieri sera si sono nuovamente incontrate le delegazioni dei partiti di centrosinistra (de, psi, psdi, pri, mrdì. Sul tavolo la proposta dei socialisti: « Facciamo una giunta di centrosinistra, eleggiamo soltanto gli assessori, come soluzione provvisoria ». Ma la città può permettersi un'altra amministrazione che duri in carica solo due-tre mesi? In alcuni ambienti democristiani si faceva osservare che non è possibile concordare un programma e impostare il bilancio per il 1974 (deve essere approvato entro il 31 ottobre, o al massimo a fine novembre), sapendo che dopo tre mesi si aprirà un'altra crisi. A tarda sera, mentre la riunione era ancora in corso, si andava profilando Questa soluzione: resti sindaco Secreto, si elegga una giunta di centro-sinistra e si concordi un programma valido fino alle prossime elezioni amministrative (1975). Forse è proprio in questa scadenza abbastanza ravvicinata che i partiti interessati trovano la spinta per ricercare finalmente una soluzione e la volontà di fare qualcosa di concreto per Torino. La giornata di oggi sarà dedicata ad ultimare gli accordi. Stasera il Consiglio comunale è già convocato per votare la nuova giunta, ma fino a questo momento le trattative non sono concluse. All'interno della de l'ipotesi del sindaco socialista trova ancora oppositori, soprattutto nella corrente di Forze nuove che ha nelle sue file il candidato della democrazia cristiana (Porcellana). Alle 17 è indetta una riunione della direzione cittadina de che dovrà prendere la decisione finale. Seguirà probabilmente la riunione dei gruppi consiliari dei vari partiti. Soltanto all'ultimo momento, quindi, si conosceranno gli accordi per l'elezione della giunta. E' evidente, comunque, che un nuovo « braccio di ferro » sul nome del sindaco avrebbe sbocchi imprevedibili. Alla Regione, rinunciando i socialisti alla presidenza dell'assemblea, le trattative dovrebbero procedere più celermente. Domani è previsto un altro incontro a quattro (dc-psi-psdi-pri). Alcune difficoltà si sono però già delineate. Il repubblicano Gandolfi. parlando ieri a Biella, ha detto che « la ripresa del centro-sinistra alla Regione deve coincidere con l'avvio di una politica di piano. I fatti significativi con i quali si deve qualificare l'ultimo scorcio della prima legislatura regionale sono: la predisposizione di piani territoriali di coordinamento urbanistico e un progetto globale di localizzazione di aree industriali attrezzate ». Com'è noto, il pri ha manifestato clamorosamente il suo dissenso all'interno della giunta precedente, anticipando le dimissioni dell'assessore repubblicano, quando il go¬ verno regionale ha voluto la legge sui libri gratis nelle medie (dal pri definita « demagogica »). Un ostacolo per la Regione, non di contenuto programmatico, è rappresentato dall'improvvisa richiesta dei socialdemocratici di avere la vicepresidenza dell'Istituto case popolari di Torino: il posto è vacante, ma secondo accordi precedenti spetta a un socialista. Infine, resta la difficile situazione interna del psi. La corrente di sinistra che fa capo a Lombardi (e in Piemonte a Nesi) è stata isolata dalla nuova maggioranza (manciniani, demartiniani, autonomisti). Ieri la Sinistra socialista, « in accordo con la corrente nazionale, ha deciso di non partecipare alle riunioni indette dalla maggioranza del Comitato direttivo. Con questa decisione la Sinistra socialista intende riaffermare lo stato di illegalità sostanziale e formale in cui si colloca l'attuale maggioranza della Federazione di Torino ».

Persone citate: Gandolfi, Lombardi, Nesi, Porcellana, Secreto

Luoghi citati: Biella, Piemonte, Roma, Torino