E adesso Eddy Merckx vuole un altro record

E adesso Eddy Merckx vuole un altro record E adesso Eddy Merckxvuole un altro record Il primato assoluto di vittorie spetta a Van Looy, ma il "campionissimo" ha la possibilità di batterlo - Gimondi è il migliore nel "resto del mondo" Nulla di nuovo sotto II cielo del ciclismo, dopo II Giro di Lombardia: Eddy Merckx è sempre II • super », /'/ nostro Gimondi resta Il migliore tra I ciclisti •normali'. Sembrava che questa potesse essere ..na stagione grama, per II fuoriclasse belga, dopo la sconfitta nella Parigi-Nizza, il forfait per. malattìa nella Mllanc-Sanremo, la delusione per il mancato trionfo nel campionato del mondo a Barcellona; Invece, tirando le somme, ci si accorge che il 1973 potrebbe essere, per Merckx, un'altra annata-record. Il clamoroso « tris » di sabato scorso nel Giro di Lombardia costituisce, tenendo conto della cronostaftetta a squadre vinta dalla Moltenl, Il suo cìnquantuneslmo successo stagionale. Il record di vittorie di Eddy, ottenuto nel 1971, è di 53 successi: un limite che egli può senz'altro superare, tenuto conto che il suo • carnet » di Impegni prevede ancora, prima del riposo invernale, un paio di circuiti, Il Giro della Sicilia di mercoledì prossimo e due « Sei giorni », a Dortmund e a Grenoble. E Intanto Il primato assoluto di vittorie appartenente a Van Looy (377) si avvicina sempre più: gliene mancano solo più 54 (una stagione in bicicletta, al suo ritmo). E Merckx, non dimentichiamolo, ha soltanto ventotto anni, E' dunque una stagione diversa, quella che non vede II nome di Merckx né nel libro d'oro della • Sanremo » né in quello del Tour né Infine nell'elenco del campioni del mondo, ma non è una stagione cattiva, certamente, non presenta sintomi che pos sano far pensare ad un prossimo declino del fuoriclasse belga. Eddy ha provveduto a colmare un palo di lacune nel suo campionario di trofei: gli mancavano il Giro di Spagna ed II Gran Premio delle Nazioni, fra l'altro, per Il semplice motivo che non vi aveva mal partecipato. Quest'anno ci è andato e II ha vinti. In pratica ad Eddy non resta, per chiudere l'unica casella rimasta vuota nella sua scacchiera di suc¬ cessi; che la Parlgl-Tours. Una lacuna che potrebbe anche restar incolmata, senza nulla togliere all'enorme prestigio del fuoriclasse belga, visto che la • classica » francese, su un. percorso liscio come un biliardo, è da sempre terreno di caccia riservata al velocisti. Nemmeno Coppi l'ha mal vinta, eppure nessuno ha mai messo In dubbio le sua qualifica di campionissimo della sua era, A Merckx insomma non rimane più nulla da vincere, anche se Eddy può imporsi ancora, e moltissimo. La dimostrazione di forza offerta sabato, negli ultimi 67 chilometri deh Giro di Lombardia è stata, In proposito, assai eloquente. Eddy ben sapeva quale prestigio avesse, in campo internazionale, la ' classicissima » lombarda, un vero e proprio campionato del mondo d autunno, una corsa spietatamente sincera, che pone In fila I campioni, secondo un ordine scrupolosamente proporzionate al loro meriti. Voleva questo terzo trionfo consecutivo, come risarcimento morale della delusione sofferta In Spagna e l'ha ottenuto disputando, secondo II parere della maggioranza dei tecnici, una delle prove più sbalorditive della sua carriera. E' sembrato, per Merckx, un successo facile, naturale, quasi scontato, di fronte ad avversari che troppo presto si sono rassegnati ella sua schiacciante superiorità. Ma non si può certamente dire che dietro allo scatenato Merckx gli altri siano andati piano. Se Motta e Paolini, dopo essere arrivati fin nella scia delle macchine che accompagnavano Gimondi e gli altri inseguitori, sono stati definitivamente staccati, vuol dire che la velocità « di crociera » del campione del mondo e dei suoi compagni era elevatissima. Se soltanto venticinque corridori su 144 sono riusciti a portare a termine la prova, vuol dire che per la maggioranza dei protagonisti non solo II ritmo folle di Merckx, ma anche quello di Gimondi era ormai Insopportabile. SI torna dunque all'affermazione Iniziale: dopo Merckx c'è sempre Gimondi. Il bergamasco, nella sua onestà e serietà professionale, ha onorato ancora una volta la vittoria del rivale belga, finendogli meritatamente alle spalle. Lo sprint di Barcellona forse è irripetibile, ma da Como è venuta la conferma che Gimondi, come « iinlsseur ». specialmente al termine di prove di gran fondo come un « Lombardia », migliora Invecchiando, come il vino. Sulla pista del Sinlgaglia gli sono finiti alle spalle elementi come De Vlaemlnck, Van Sprlngel, Verbeeck e Bitossi, che in passato nove volte su dieci lo avrebbero battuto allo sprint. Forse è la forza segreta datagli dalla maglia Iridata, ma è un fatto che nemmeno per Gimondi si notano, per ora, segni di declino. Anzi... Gianni Pignata E adesso Eddy Merckx vuole un altro record E adesso Eddy Merckxvuole un altro record Il primato assoluto di vittorie spetta a Van Looy, ma il "campionissimo" ha la possibilità di batterlo - Gimondi è il migliore nel "resto del mondo" Nulla di nuovo sotto II cielo del ciclismo, dopo II Giro di Lombardia: Eddy Merckx è sempre II • super », /'/ nostro Gimondi resta Il migliore tra I ciclisti •normali'. Sembrava che questa potesse essere ..na stagione grama, per II fuoriclasse belga, dopo la sconfitta nella Parigi-Nizza, il forfait per. malattìa nella Mllanc-Sanremo, la delusione per il mancato trionfo nel campionato del mondo a Barcellona; Invece, tirando le somme, ci si accorge che il 1973 potrebbe essere, per Merckx, un'altra annata-record. Il clamoroso « tris » di sabato scorso nel Giro di Lombardia costituisce, tenendo conto della cronostaftetta a squadre vinta dalla Moltenl, Il suo cìnquantuneslmo successo stagionale. Il record di vittorie di Eddy, ottenuto nel 1971, è di 53 successi: un limite che egli può senz'altro superare, tenuto conto che il suo • carnet » di Impegni prevede ancora, prima del riposo invernale, un paio di circuiti, Il Giro della Sicilia di mercoledì prossimo e due « Sei giorni », a Dortmund e a Grenoble. E Intanto Il primato assoluto di vittorie appartenente a Van Looy (377) si avvicina sempre più: gliene mancano solo più 54 (una stagione in bicicletta, al suo ritmo). E Merckx, non dimentichiamolo, ha soltanto ventotto anni, E' dunque una stagione diversa, quella che non vede II nome di Merckx né nel libro d'oro della • Sanremo » né in quello del Tour né Infine nell'elenco del campioni del mondo, ma non è una stagione cattiva, certamente, non presenta sintomi che pos sano far pensare ad un prossimo declino del fuoriclasse belga. Eddy ha provveduto a colmare un palo di lacune nel suo campionario di trofei: gli mancavano il Giro di Spagna ed II Gran Premio delle Nazioni, fra l'altro, per Il semplice motivo che non vi aveva mal partecipato. Quest'anno ci è andato e II ha vinti. In pratica ad Eddy non resta, per chiudere l'unica casella rimasta vuota nella sua scacchiera di suc¬ cessi; che la Parlgl-Tours. Una lacuna che potrebbe anche restar incolmata, senza nulla togliere all'enorme prestigio del fuoriclasse belga, visto che la • classica » francese, su un. percorso liscio come un biliardo, è da sempre terreno di caccia riservata al velocisti. Nemmeno Coppi l'ha mal vinta, eppure nessuno ha mai messo In dubbio le sua qualifica di campionissimo della sua era, A Merckx insomma non rimane più nulla da vincere, anche se Eddy può imporsi ancora, e moltissimo. La dimostrazione di forza offerta sabato, negli ultimi 67 chilometri deh Giro di Lombardia è stata, In proposito, assai eloquente. Eddy ben sapeva quale prestigio avesse, in campo internazionale, la ' classicissima » lombarda, un vero e proprio campionato del mondo d autunno, una corsa spietatamente sincera, che pone In fila I campioni, secondo un ordine scrupolosamente proporzionate al loro meriti. Voleva questo terzo trionfo consecutivo, come risarcimento morale della delusione sofferta In Spagna e l'ha ottenuto disputando, secondo II parere della maggioranza dei tecnici, una delle prove più sbalorditive della sua carriera. E' sembrato, per Merckx, un successo facile, naturale, quasi scontato, di fronte ad avversari che troppo presto si sono rassegnati ella sua schiacciante superiorità. Ma non si può certamente dire che dietro allo scatenato Merckx gli altri siano andati piano. Se Motta e Paolini, dopo essere arrivati fin nella scia delle macchine che accompagnavano Gimondi e gli altri inseguitori, sono stati definitivamente staccati, vuol dire che la velocità « di crociera » del campione del mondo e dei suoi compagni era elevatissima. Se soltanto venticinque corridori su 144 sono riusciti a portare a termine la prova, vuol dire che per la maggioranza dei protagonisti non solo II ritmo folle di Merckx, ma anche quello di Gimondi era ormai Insopportabile. SI torna dunque all'affermazione Iniziale: dopo Merckx c'è sempre Gimondi. Il bergamasco, nella sua onestà e serietà professionale, ha onorato ancora una volta la vittoria del rivale belga, finendogli meritatamente alle spalle. Lo sprint di Barcellona forse è irripetibile, ma da Como è venuta la conferma che Gimondi, come « iinlsseur ». specialmente al termine di prove di gran fondo come un « Lombardia », migliora Invecchiando, come il vino. Sulla pista del Sinlgaglia gli sono finiti alle spalle elementi come De Vlaemlnck, Van Sprlngel, Verbeeck e Bitossi, che in passato nove volte su dieci lo avrebbero battuto allo sprint. Forse è la forza segreta datagli dalla maglia Iridata, ma è un fatto che nemmeno per Gimondi si notano, per ora, segni di declino. Anzi... Gianni Pignata