Stewart, addio alle corse

Stewart, addio alle corse La decisione annunciata ieri a Londra durante un ricevimento Stewart, addio alle corse Lo scozzese aveva questa intenzione fin da aprile: ha taciuto con tutti, persino con sua moglie - Farà il consulente per la Ford ed il commentatore sportivo - Si calcola che il suo patrimonio superi i 4 miliardi (Nostro servizio particolare) Landra, 14 ottobre. Jackie Stewart si ritira dalle corse. E' ufficiale. L'annuncio è stato dato nell'albergo Carlton Tower, uno del più lussuosi di Londra, dove lo scozzese tre volte campione del mondo, aveva riunito gli amici per festeggiare la conquista del terzo titolo. E' stato uno show adeguato alla fame di Stewart, accompagnato dalla bella moglie Helen e dai due biondissimi figli, Paul (8 anni) e Mark (6 anni). Non mancava naturalmente Ken Tyrrell, il maggior artefice del suoi trionfi. DI un ritiro di Stewart si parlava da tempo, ma era sempre stato smentito dallo stesso corridore e da Tyrrell, suo manager fin dal 1969. Ancora stamane il 'Sunday Express',, uno dei più diffusi settimanali britannici della domenica, pubblicava in prima, pagina che Stewart avrebbe continuato a gareggiare. « Da oggi — ha esordito Stewart, rivolgendosi agli invitati — non sono più un pilota. MI ritiro e sono felice di farlo. La mia prima Intenzione risale al 5 aprile di quest'anno, ma non mi sono potuto pronunciare prima perché dovevo permettere a' Tyrrell di pensare con calma alla mia sostituzione e a stendere I plani per II futuro. Ho taciuto perfino con mia moglie, perché non volevo si macerasse nell'attesa che portassi a termine la stagione. Da quel giorno ho passato molti momenti di Incertezza. MI sono domandato spesso se avevo preso la giusta decisione. Ma ora mi sento effettivamente più leggero ». Jackie appariva emozionato all'inizio: i muscoli del viso contratti, l'occhio destro un po' socchiuso, come nella concen trazione della corsa. Ma dopo le prime battute ogni tensione si è dissipata: ha scherzato sulla insolita ' presenza dei numerosi microfoni, sulla proposta del figlio Paul di passare gli anni della • vecchiaia > guidando II pullman della sua scuola. Sono mancate, invece, dichiarazioni da Ken Tyrrell. Questi, che sedeva accanto a Jackie, ha deciso all'ultimo momento di non prendere la parola. Il suo viso mostrava ancora i segni dello sconforto per la recente morte di Francois Cévert, il corridore francese perito a Watkins Glen. Francois è stato con Jackie uno dèi pupilli di Tyrrell. Con II ritiro di Stewart e la scomparsa di Cévert, Ken dovrà riorganizzare il proprio team, giovandosi largamente dell'esperienza non comune dello stesso Stewart, che gli resterà si fianco In qualità di consulente. Quasi sicuramente I due vuoti saranno coperti da Jody Scheckter, il giovane sudafricano messosi in mostra quest'anno, e da Chris Àmon. Il contratto con il primo à già stato firmato, mentre per Arhon le trattative verrebbero concluse quanto prima. Per tornare a Stewart, egli spera di continuare a primeggiare anche se in modo diverso. Ancora giovane (ha 34 anni) ha tèmpo per emergere nelle sue nuove attività. A parte il lavoro per la Tyrrell, diverrà consulente dèlia Ford per l'Europa nel campo dei progetti speciali e dello sviluppo della produzione. Inoltre, continuerà a lottare per una maggiore sicurezza negli autodromi come componente di una commissione speciale incaricata di studiare Il grave problema. Jackie farà pure II commentatore di avvenimenti sportivi (tra cui le Olimpiadi) e farà qualche film. Soprattutto, Stewart tornerà al tiro al piattello, uno sport. che, come ha avuto modo di ripetere oggi, lo appassiona in modo particolare e nel ouale da ragazzo si è distinto fino a guadagnarsi i galloni di riserva ufficiale della squadra britannica alle Olimpiadi di Roma nel luglio 1960. Lo scozzese non avrebbe alcuna necessità di trovarsi nuove attività. Calcoli prudenti lo fanno titolare di una fortuna di oltre tre milioni di sterline (circa quattro miliardi e mezzo di lire), in massima parte investimenti in attività molto remunerative, come i suoi grandi allevamenti di bestiame In Scozia. Sarebbe stata la consistenza delle sue sostanze a farlo «emigrare.» sei anni fa verso la. Svizzera, fissando la dimora fiscale a Begnlns, in una-sontuosa villa a ridosso del lago di Ginevra. Stewart preferisce giustificare questa scelta con il futuro dei figli, che avranno modo cosi di imparare le lingue: • Un patrimonio molto più importante che saper pilotare una macchina lanciata a trecento chilometri l'ora ». g. se. Londra. Stewart annuncia il suo ritiro (Telefoto Ap) Stewart, addio alle corse La decisione annunciata ieri a Londra durante un ricevimento Stewart, addio alle corse Lo scozzese aveva questa intenzione fin da aprile: ha taciuto con tutti, persino con sua moglie - Farà il consulente per la Ford ed il commentatore sportivo - Si calcola che il suo patrimonio superi i 4 miliardi (Nostro servizio particolare) Landra, 14 ottobre. Jackie Stewart si ritira dalle corse. E' ufficiale. L'annuncio è stato dato nell'albergo Carlton Tower, uno del più lussuosi di Londra, dove lo scozzese tre volte campione del mondo, aveva riunito gli amici per festeggiare la conquista del terzo titolo. E' stato uno show adeguato alla fame di Stewart, accompagnato dalla bella moglie Helen e dai due biondissimi figli, Paul (8 anni) e Mark (6 anni). Non mancava naturalmente Ken Tyrrell, il maggior artefice del suoi trionfi. DI un ritiro di Stewart si parlava da tempo, ma era sempre stato smentito dallo stesso corridore e da Tyrrell, suo manager fin dal 1969. Ancora stamane il 'Sunday Express',, uno dei più diffusi settimanali britannici della domenica, pubblicava in prima, pagina che Stewart avrebbe continuato a gareggiare. « Da oggi — ha esordito Stewart, rivolgendosi agli invitati — non sono più un pilota. MI ritiro e sono felice di farlo. La mia prima Intenzione risale al 5 aprile di quest'anno, ma non mi sono potuto pronunciare prima perché dovevo permettere a' Tyrrell di pensare con calma alla mia sostituzione e a stendere I plani per II futuro. Ho taciuto perfino con mia moglie, perché non volevo si macerasse nell'attesa che portassi a termine la stagione. Da quel giorno ho passato molti momenti di Incertezza. MI sono domandato spesso se avevo preso la giusta decisione. Ma ora mi sento effettivamente più leggero ». Jackie appariva emozionato all'inizio: i muscoli del viso contratti, l'occhio destro un po' socchiuso, come nella concen trazione della corsa. Ma dopo le prime battute ogni tensione si è dissipata: ha scherzato sulla insolita ' presenza dei numerosi microfoni, sulla proposta del figlio Paul di passare gli anni della • vecchiaia > guidando II pullman della sua scuola. Sono mancate, invece, dichiarazioni da Ken Tyrrell. Questi, che sedeva accanto a Jackie, ha deciso all'ultimo momento di non prendere la parola. Il suo viso mostrava ancora i segni dello sconforto per la recente morte di Francois Cévert, il corridore francese perito a Watkins Glen. Francois è stato con Jackie uno dèi pupilli di Tyrrell. Con II ritiro di Stewart e la scomparsa di Cévert, Ken dovrà riorganizzare il proprio team, giovandosi largamente dell'esperienza non comune dello stesso Stewart, che gli resterà si fianco In qualità di consulente. Quasi sicuramente I due vuoti saranno coperti da Jody Scheckter, il giovane sudafricano messosi in mostra quest'anno, e da Chris Àmon. Il contratto con il primo à già stato firmato, mentre per Arhon le trattative verrebbero concluse quanto prima. Per tornare a Stewart, egli spera di continuare a primeggiare anche se in modo diverso. Ancora giovane (ha 34 anni) ha tèmpo per emergere nelle sue nuove attività. A parte il lavoro per la Tyrrell, diverrà consulente dèlia Ford per l'Europa nel campo dei progetti speciali e dello sviluppo della produzione. Inoltre, continuerà a lottare per una maggiore sicurezza negli autodromi come componente di una commissione speciale incaricata di studiare Il grave problema. Jackie farà pure II commentatore di avvenimenti sportivi (tra cui le Olimpiadi) e farà qualche film. Soprattutto, Stewart tornerà al tiro al piattello, uno sport. che, come ha avuto modo di ripetere oggi, lo appassiona in modo particolare e nel ouale da ragazzo si è distinto fino a guadagnarsi i galloni di riserva ufficiale della squadra britannica alle Olimpiadi di Roma nel luglio 1960. Lo scozzese non avrebbe alcuna necessità di trovarsi nuove attività. Calcoli prudenti lo fanno titolare di una fortuna di oltre tre milioni di sterline (circa quattro miliardi e mezzo di lire), in massima parte investimenti in attività molto remunerative, come i suoi grandi allevamenti di bestiame In Scozia. Sarebbe stata la consistenza delle sue sostanze a farlo «emigrare.» sei anni fa verso la. Svizzera, fissando la dimora fiscale a Begnlns, in una-sontuosa villa a ridosso del lago di Ginevra. Stewart preferisce giustificare questa scelta con il futuro dei figli, che avranno modo cosi di imparare le lingue: • Un patrimonio molto più importante che saper pilotare una macchina lanciata a trecento chilometri l'ora ». g. se. Londra. Stewart annuncia il suo ritiro (Telefoto Ap)

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