Vertice della Cee sul Medio Oriente di Renato Proni
Vertice della Cee sul Medio Oriente Lussemburgo: oggi riunione Vertice della Cee sul Medio Oriente Presenti i ministri degli Esteri dei "Nove" L'Europa ha scorte di petrolio per due mesi (Dal nostro corrispondente) Bruxelles, li ottobre. I ministri degli Esteri dèi nove Paesi della Cee, nella riunione di domani a Lussemburgo, si consulteranno anche sugli sviluppi del conflitto nel Medio Oriente. I direttivi politici dei ministeri degli Esteri dei nove Paesi già ieri si sono accordati a Copenaghen su una posizione comune sulla guerra in corso tra gli arabi e gli israeliani, chiedendo la fine delle ostilità e richiamando i contendenti alla risoluzione dell'Orni del 1967. Per i ministri degli Esteri europei si tratta ora di dare sostanza politica a questo atteggiamento comune mediante uno sforzo diplomatico unitario presso i Paesi coinvolti nella guerra oltre che a Mosca e a Washington. L'unità europea sulla guerra del Medio Oriente è stata raggiunta solo' un mese dopo la decisione dei Nove di parlare con una «voce unica» sui problemi internazionali. Questa volta l'iniziativa è stata dell'Italia. Già a Copenaghen il 10 settembre, il ministro degli Esteri Aldo Moro aveva chiesto ai suoi colleghi di occuparsi del problema medio-orientale. Subito dopo lo scoppio delle ostilità il governo di Roma aveva sollecitato una riunione straordinaria dei ministri. degli Esteri (rifiutata dalla presidenza danese) per discutere la situazione. Domani a Lussemburgo è dunque assai probabile che l'onorevole Moro proponga di nuovo di discutere il problema medio-orientale (magari in contatti extraconsiglio) che sta minacciando da vicino anche l'Europa. A Bruxelles si registra soprattutto una certa ansia per i rifornimenti di petrolio dai Paesi arabi. La commissione ha confermato che le scorte attuali di greggio dei nove Paesi della Cee sono conformi ai regolamenti comunitari decisi nel 1970. In base a questi, ciascun Paese ha le scorte necessarie per il suo fabbisogno di 65 giorni. Non si tratta in realtà di stocks altissimi, ma solo a partire dal 1975 sono previste scorte per 90 giorni. p pL'Europa dei Nove, ha detto un portavoce, ha consumato, nel 1972, 732 milioni 864 mila tonnellate di petrolio di cui più della metà è stata fornita dai paesi arabi. L'Italia, lo scorso anno, ha consumato 127.041 mila tonnellate di petrolio. Certamente se i paesi arabi produttori del petrolio dovessero effettuare «rappresaglie» nelle forniture di greggio, l'Europa sarebbe costretta a razionare la benzina in un breve periodo di tempo. Basterebbe una riduzione anche minima dell'approvvigionamento perché questa avvenisse, dopo poche settimane, secondo quanto ha dichiarato a Londra il presidente di una grande ' società petrolifera americana. Renato Proni Vertice della Cee sul Medio Oriente Lussemburgo: oggi riunione Vertice della Cee sul Medio Oriente Presenti i ministri degli Esteri dei "Nove" L'Europa ha scorte di petrolio per due mesi (Dal nostro corrispondente) Bruxelles, li ottobre. I ministri degli Esteri dèi nove Paesi della Cee, nella riunione di domani a Lussemburgo, si consulteranno anche sugli sviluppi del conflitto nel Medio Oriente. I direttivi politici dei ministeri degli Esteri dei nove Paesi già ieri si sono accordati a Copenaghen su una posizione comune sulla guerra in corso tra gli arabi e gli israeliani, chiedendo la fine delle ostilità e richiamando i contendenti alla risoluzione dell'Orni del 1967. Per i ministri degli Esteri europei si tratta ora di dare sostanza politica a questo atteggiamento comune mediante uno sforzo diplomatico unitario presso i Paesi coinvolti nella guerra oltre che a Mosca e a Washington. L'unità europea sulla guerra del Medio Oriente è stata raggiunta solo' un mese dopo la decisione dei Nove di parlare con una «voce unica» sui problemi internazionali. Questa volta l'iniziativa è stata dell'Italia. Già a Copenaghen il 10 settembre, il ministro degli Esteri Aldo Moro aveva chiesto ai suoi colleghi di occuparsi del problema medio-orientale. Subito dopo lo scoppio delle ostilità il governo di Roma aveva sollecitato una riunione straordinaria dei ministri. degli Esteri (rifiutata dalla presidenza danese) per discutere la situazione. Domani a Lussemburgo è dunque assai probabile che l'onorevole Moro proponga di nuovo di discutere il problema medio-orientale (magari in contatti extraconsiglio) che sta minacciando da vicino anche l'Europa. A Bruxelles si registra soprattutto una certa ansia per i rifornimenti di petrolio dai Paesi arabi. La commissione ha confermato che le scorte attuali di greggio dei nove Paesi della Cee sono conformi ai regolamenti comunitari decisi nel 1970. In base a questi, ciascun Paese ha le scorte necessarie per il suo fabbisogno di 65 giorni. Non si tratta in realtà di stocks altissimi, ma solo a partire dal 1975 sono previste scorte per 90 giorni. p pL'Europa dei Nove, ha detto un portavoce, ha consumato, nel 1972, 732 milioni 864 mila tonnellate di petrolio di cui più della metà è stata fornita dai paesi arabi. L'Italia, lo scorso anno, ha consumato 127.041 mila tonnellate di petrolio. Certamente se i paesi arabi produttori del petrolio dovessero effettuare «rappresaglie» nelle forniture di greggio, l'Europa sarebbe costretta a razionare la benzina in un breve periodo di tempo. Basterebbe una riduzione anche minima dell'approvvigionamento perché questa avvenisse, dopo poche settimane, secondo quanto ha dichiarato a Londra il presidente di una grande ' società petrolifera americana. Renato Proni
Persone citate: Aldo Moro
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