L'Europa ora affronta il problema del petrolio

L'Europa ora affronta il problema del petrolio Timori di un prossimo razionamento L'Europa ora affronta il problema del petrolio Londra, 14 ottobre. L'Europa affronta il razionamento del petrolio, conseguenza della guerra in Medio Oriente. Il problema dell'estinzione delle scorte è stato discusso'in uri incontro, durato due giorni, della Commissione europea a Voorschoten, in Olanda. Pierre Lardinois, commissario per l'agricoltura, ha detto che la crisi potrebbe aiutare la Comunità europea ad affrettare la formulazione di una politica unitaria per l'energia. Le notizie di una lettera personale di re Feisal dell'Arabia Saudita al presidente Nixon e dell'invito dell'Algeria agli arabi di usare l'«arma del petrolio», hanno accresciuto la paura degli europei di dover sopportare le conseguenze di un eventuale tentativo di limitare i rifornimenti di greggio agli Stati Uniti. In Giappone, dove la scarsità delle scorte potrebbe causare difficoltà maggiori che altrove, il' ministro per il Commercio internazionale e l'Industria, Yasuhiro Nakasone, ha dichiarato che il suo governo sta studiando misure per frenare i consumi privati. Il conflitto mediorientale ha già fatto salire i prezzi, sul mercato libero di Rotterdam, a 125 dollari (75 mila lire circa) alla tonnellata, contro i 96 dollari (97 mila lire circa) della scorsa settimana. I principali acquirenti sono stati gli americani, allarmati dalla prospettiva di restrizioni nell'esportazione di prodotti raffinati dall'Europa. I timori americani hanno avuto un'altra conferma ieri, quando l'ufficio nazionale canadese per l'energia ha annunciato che da domani si inizieranno controlli sull'esportazione supplementare di propano In Inghilterra, le principali compagnie petrolifere stanno per iniziare colloqui con il governo per stabilire i piani di razionamento. Le scorte sono destinate a finire in 15 settimane. Ci si aspetta il ripetersi della procedura che già si ebbe dopo la crisi di Suez. (The Times) L'Europa ora affronta il problema del petrolio Timori di un prossimo razionamento L'Europa ora affronta il problema del petrolio Londra, 14 ottobre. L'Europa affronta il razionamento del petrolio, conseguenza della guerra in Medio Oriente. Il problema dell'estinzione delle scorte è stato discusso'in uri incontro, durato due giorni, della Commissione europea a Voorschoten, in Olanda. Pierre Lardinois, commissario per l'agricoltura, ha detto che la crisi potrebbe aiutare la Comunità europea ad affrettare la formulazione di una politica unitaria per l'energia. Le notizie di una lettera personale di re Feisal dell'Arabia Saudita al presidente Nixon e dell'invito dell'Algeria agli arabi di usare l'«arma del petrolio», hanno accresciuto la paura degli europei di dover sopportare le conseguenze di un eventuale tentativo di limitare i rifornimenti di greggio agli Stati Uniti. In Giappone, dove la scarsità delle scorte potrebbe causare difficoltà maggiori che altrove, il' ministro per il Commercio internazionale e l'Industria, Yasuhiro Nakasone, ha dichiarato che il suo governo sta studiando misure per frenare i consumi privati. Il conflitto mediorientale ha già fatto salire i prezzi, sul mercato libero di Rotterdam, a 125 dollari (75 mila lire circa) alla tonnellata, contro i 96 dollari (97 mila lire circa) della scorsa settimana. I principali acquirenti sono stati gli americani, allarmati dalla prospettiva di restrizioni nell'esportazione di prodotti raffinati dall'Europa. I timori americani hanno avuto un'altra conferma ieri, quando l'ufficio nazionale canadese per l'energia ha annunciato che da domani si inizieranno controlli sull'esportazione supplementare di propano In Inghilterra, le principali compagnie petrolifere stanno per iniziare colloqui con il governo per stabilire i piani di razionamento. Le scorte sono destinate a finire in 15 settimane. Ci si aspetta il ripetersi della procedura che già si ebbe dopo la crisi di Suez. (The Times)

Persone citate: Nixon, Yasuhiro Nakasone