Ai grigi basta una rete per salire in classifica

Ai grigi basta una rete per salire in classifica Vittoria (1-0) un po' faticosa con il Seregno Ai grigi basta una rete per salire in classifica Il gioco è il solito; difesa sicura, centrocampo attivo, attacco "al rallentatore" e pochi gol (Dal nostro inviato speciale) Alessandria, 30 settembre. Un gol dell'Alessandria al Seregno con tanta fatica. «Questa squadra — ha ietto negli spogliatoi il trainer Ballacci, sorridendo — ci farà tanto soffrire». Ballacci si riferiva giustamente alle difficoltà dei grigi nell'andare a rete. In tre partite l'Alessandria ha segnato due gol, uno dei quali su autorete. Cinque punti raggranellati in classifica con il punteggio minimo indispensabile. Il gioco della squadra non pare gran che cambiato rispetto alla scorsa stagione. Mutano i giocatori e la conduzione tecnica, ma l'impostazione è la solita. Questo non significa che l'Alessandria non abbia potenzialmente qualità per portare avanti ancora una volta il discorso della promozione. La difesa appare ora più sicura dell'altr'anno, con il buon rendimento di Unere, di Colombo, di Barbìero. I ritocchi della campagna acquisti in questo settore sono apprezzabili. Pozzani quindi ha meno lavoro, può prendere fiato e intervenire, al momento con autorità. I compagni di reparto del resto gli danno affidamento. Le gioie e i dolori dei grigi stanno in parte nel centrocampo... L'Alessandria è squadra di centrocampisti: da Reja a Dalle Vedove, Volpato, Mazzia, Dolso, per non citare nuovamente i nomi dei difensori che spesso amano abbandonare posizioni statiche per tentare appoggi, inserimenti, pressioni offensive. Anche con il Seregno si so¬ no notate le abituali difficoltà. Fino alla trequarti campo la squadra macina un numero impressionante d'azioni. Ma non è mai una manovra veloce, in profondità. E' un passo cadenzato, quella «marcia in meno» che permette agli ospiti di prendere adeguate contromisure, di distruggere costantemente i dialoghi interessanti. L'Alessandria ha lavorato ai fianchi il Seregno per un'ora prima di andare in gol. Una fitta ragnatela di passaggi orizzontali, poche puntate sulle fasce laterali e un rifornimento discontinuo alle punte. Si tratta insomma di snellire il gioco (non si potrà ovviamente cambiare del tutto le caratteristiche naturali di certi giocatori), di renderlo di conseguenza più piacevole, e di assicurar- si una punta al mercato di novembre. Questa è anche l'attesa dei tifosi e l'intenzione della società. Con il Seregno si è visto l'esordio di Baisi. L'ex novarese ha iniziato bene la partita, dimostrando generosità e convinzione, poi lentamente è calato, tanto da dover chiedere la sostituzione alla mezz'ora della ripresa. Per Baisi comunque è soltanto questione di trovare la giusta condizione fisica e qualche gol per il morale. Il discorso della preparazione atletica vale anche per Dalle Vedove, che dopo un avvio stentato si è in parte ripreso. Anche Mazzia può e deve migliorare. E' parso ancora un po' appesantito, non del tutto a suo agio. Confortanti, invece, i guizzi di Musa e il notevole lavoro di «spola» di Dolso. La partita non ha offerto grosse emozioni nel primo tempo. Il Seregno era intenzionato a strappare almeno un punto e, dopo qualche iniziale incertezza tattica, ha preso le misure dell'Alessandria. Buona difesa, quella dei lombardi, che si basa sull'esperienza di Dellagiovanna per risolvere le situazioni più complicate. Un centrocampo che si è preoccupato più di bloccare le iniziative dei grigi che di abbozzare qualche offensiva. Quando l'ha fatto, Pozzali, Fagnani, Canzi hanno cercato di infastidire Pozzani, ma il peso di queste schermaglie è apparso troppo inconsistente. L'Alessandria, invece, ha avuto uno spunto pregevole al 29', in occasione di un pericoloso tiro-cross di Dolso. Baisi più volte ha tentato il tiro di prepotenza, ma è stato anche sfortunato per i continui rimpalli. Nella ripresa la prima insidia è per l'Alessandria. Al 53' infatti Pozzali si libera di un uomo e indirizza trasversalmente il pallone verso Pozzani che non trattiene. Canzi potrebbe approfittare della favorevole occasione, ma colpisce male la palla e l'azione sfuma. L'Alessandria inizia a premere. Al 58' Baisi tenta di sorprendere Banfi. Sull'intervento del portiere la palla carambola su un palo. Un minuto dopo il gol. Su azione di calcio d'angolo Musa appoggia a Reja, riceve ancora la sfera, entra in area di forza e fulmina Banfi con un tiro in diagonale. Il piccolo attaccante potrebbe raddoppiare al 70'. Su invito di Baisi, infatti, riesce a colpire la palla di testa che batte contro la traversa. Con qualche centimetro d'altezza in più, Musa non avrebbe certo avuto difficoltà a schiacciarla in rete. Il gioco nel secondo tempo è vivo. Il Seregno cerca il pareggio con l'azione a sopresa, ma ì grigi non si concedono eccessive distrazioni e potrebbero «chiudere» sul 2-0 se Manueli non fallisse per precipitazione un paio di ottimi inviti. Ferruccio Cavallero Alessandria: Pozzani: Colombo, Unere; Reja, Barbiero, Dalle Vedove; Volpato, Mazzia, Baisi (dal 73' Manueli), Dolso, Musa. Seregno: Banfi; Corbetta, Citterio; Arienti I, Dorini (dal 64' Vanazzi), Dellagiovanna; Monti, Pozali, Fagnani, Erba, Canzi. Arbitro: Celli di Trieste. L'alessandrino Musa, un attaccante incisivo Ai grigi basta una rete per salire in classifica Vittoria (1-0) un po' faticosa con il Seregno Ai grigi basta una rete per salire in classifica Il gioco è il solito; difesa sicura, centrocampo attivo, attacco "al rallentatore" e pochi gol (Dal nostro inviato speciale) Alessandria, 30 settembre. Un gol dell'Alessandria al Seregno con tanta fatica. «Questa squadra — ha ietto negli spogliatoi il trainer Ballacci, sorridendo — ci farà tanto soffrire». Ballacci si riferiva giustamente alle difficoltà dei grigi nell'andare a rete. In tre partite l'Alessandria ha segnato due gol, uno dei quali su autorete. Cinque punti raggranellati in classifica con il punteggio minimo indispensabile. Il gioco della squadra non pare gran che cambiato rispetto alla scorsa stagione. Mutano i giocatori e la conduzione tecnica, ma l'impostazione è la solita. Questo non significa che l'Alessandria non abbia potenzialmente qualità per portare avanti ancora una volta il discorso della promozione. La difesa appare ora più sicura dell'altr'anno, con il buon rendimento di Unere, di Colombo, di Barbìero. I ritocchi della campagna acquisti in questo settore sono apprezzabili. Pozzani quindi ha meno lavoro, può prendere fiato e intervenire, al momento con autorità. I compagni di reparto del resto gli danno affidamento. Le gioie e i dolori dei grigi stanno in parte nel centrocampo... L'Alessandria è squadra di centrocampisti: da Reja a Dalle Vedove, Volpato, Mazzia, Dolso, per non citare nuovamente i nomi dei difensori che spesso amano abbandonare posizioni statiche per tentare appoggi, inserimenti, pressioni offensive. Anche con il Seregno si so¬ no notate le abituali difficoltà. Fino alla trequarti campo la squadra macina un numero impressionante d'azioni. Ma non è mai una manovra veloce, in profondità. E' un passo cadenzato, quella «marcia in meno» che permette agli ospiti di prendere adeguate contromisure, di distruggere costantemente i dialoghi interessanti. L'Alessandria ha lavorato ai fianchi il Seregno per un'ora prima di andare in gol. Una fitta ragnatela di passaggi orizzontali, poche puntate sulle fasce laterali e un rifornimento discontinuo alle punte. Si tratta insomma di snellire il gioco (non si potrà ovviamente cambiare del tutto le caratteristiche naturali di certi giocatori), di renderlo di conseguenza più piacevole, e di assicurar- si una punta al mercato di novembre. Questa è anche l'attesa dei tifosi e l'intenzione della società. Con il Seregno si è visto l'esordio di Baisi. L'ex novarese ha iniziato bene la partita, dimostrando generosità e convinzione, poi lentamente è calato, tanto da dover chiedere la sostituzione alla mezz'ora della ripresa. Per Baisi comunque è soltanto questione di trovare la giusta condizione fisica e qualche gol per il morale. Il discorso della preparazione atletica vale anche per Dalle Vedove, che dopo un avvio stentato si è in parte ripreso. Anche Mazzia può e deve migliorare. E' parso ancora un po' appesantito, non del tutto a suo agio. Confortanti, invece, i guizzi di Musa e il notevole lavoro di «spola» di Dolso. La partita non ha offerto grosse emozioni nel primo tempo. Il Seregno era intenzionato a strappare almeno un punto e, dopo qualche iniziale incertezza tattica, ha preso le misure dell'Alessandria. Buona difesa, quella dei lombardi, che si basa sull'esperienza di Dellagiovanna per risolvere le situazioni più complicate. Un centrocampo che si è preoccupato più di bloccare le iniziative dei grigi che di abbozzare qualche offensiva. Quando l'ha fatto, Pozzali, Fagnani, Canzi hanno cercato di infastidire Pozzani, ma il peso di queste schermaglie è apparso troppo inconsistente. L'Alessandria, invece, ha avuto uno spunto pregevole al 29', in occasione di un pericoloso tiro-cross di Dolso. Baisi più volte ha tentato il tiro di prepotenza, ma è stato anche sfortunato per i continui rimpalli. Nella ripresa la prima insidia è per l'Alessandria. Al 53' infatti Pozzali si libera di un uomo e indirizza trasversalmente il pallone verso Pozzani che non trattiene. Canzi potrebbe approfittare della favorevole occasione, ma colpisce male la palla e l'azione sfuma. L'Alessandria inizia a premere. Al 58' Baisi tenta di sorprendere Banfi. Sull'intervento del portiere la palla carambola su un palo. Un minuto dopo il gol. Su azione di calcio d'angolo Musa appoggia a Reja, riceve ancora la sfera, entra in area di forza e fulmina Banfi con un tiro in diagonale. Il piccolo attaccante potrebbe raddoppiare al 70'. Su invito di Baisi, infatti, riesce a colpire la palla di testa che batte contro la traversa. Con qualche centimetro d'altezza in più, Musa non avrebbe certo avuto difficoltà a schiacciarla in rete. Il gioco nel secondo tempo è vivo. Il Seregno cerca il pareggio con l'azione a sopresa, ma ì grigi non si concedono eccessive distrazioni e potrebbero «chiudere» sul 2-0 se Manueli non fallisse per precipitazione un paio di ottimi inviti. Ferruccio Cavallero Alessandria: Pozzani: Colombo, Unere; Reja, Barbiero, Dalle Vedove; Volpato, Mazzia, Baisi (dal 73' Manueli), Dolso, Musa. Seregno: Banfi; Corbetta, Citterio; Arienti I, Dorini (dal 64' Vanazzi), Dellagiovanna; Monti, Pozali, Fagnani, Erba, Canzi. Arbitro: Celli di Trieste. L'alessandrino Musa, un attaccante incisivo

Luoghi citati: Alessandria, Seregno, Trieste