Altafini dice al Torino

Altafini dice al Torino Altafini dice al Torino José Altaflni ricorda Dresda e ricambia al Torino la collaborazione di Gianni Bui. Il brasiliano è sciolto nel concetti. Infatti storce II naso quando gli ricordiamo che il Torino ha perso la prima partita in casa per 2-1 e che, quindi, per qualificarsi, deve vincere a Lipsia per 2-0. « Faccio gli auguri agli amici granata. Ne hanno bisogno. Però, non devono sentirsi spacciati. Debbono fare soltanto una cosa: giocare di rimessa. Chiudersi bene, sperando di non subire reti e in ogni caso di segnarne due in contropiede ». — Per la sua esperienza di Dresda, c'è un errore fondamentale che ricorda da parte della Juventus e che II Torino non deve ripetere? « Noi avevamo commesso un grosso errore, quello di correre dietro a tutti, invece di aspettarli in zona. Longobucco, ad esemplo, seguiva il centravanti in ogni zona del campo. Questo secondo me è da evitare. Aspettandoli In zona si possono costruire meglio le premesse per andare in gol. Chiaro, però, che mercoledì prossimo il compito sarà più difficile per il Torino che per la Juventus ». — // pubblico tedesco può incidere sulla prestazione della squadra avversaria? ■ No, non è come quello inglese che si scalda appena fai fallo. E' piuttosto sereno. Dipende anche dall'arbitro comunque. In ogni caso il Torino deve fare la sua partita, senza preoccuparsi delle condizioni ambientali, ma soltanto di se stesso. Può vincere, superando il turno. Perché questi tedeschi in definitiva li abbiamo fatti diventare dei mostri anche un po' noi. Non è possibile che contro due grandi squadre italiane continuino a vincere ». riconoscibili. Se giocano soltanto la metà di quanto hanno giocato a Dresda per noi II compito non sarà soltanto arduo, ma difficilissimo ». — Sarà Importante anche il contributo del vostro pubblico. ■ Su questo nessun dubbio. E al pubblico, che con noi è stato tante volte magnifico, vorrei dire di non fischiarci o di non innervosirsi se non riusciremo a segnare nei primi venti minuti, o anche prima dell'intervallo. Perché rimangono quarantacinque minuti e potrebbe succedere di tutto. In fin dei conti la Dynamo contro di noi aveva segnato quando mancavano due minuti all'intervallo e poi nella ripresa, ma II suo pubblico si è sempre preoccupato di incoraggiarla ». Imporsi per 3-0 — Voi dovete Imponi per 3-0! « Lo sappiamo, cosi come sappiamo che si tratta di un compito arduo. Per segnare tre gol bisogna trovare una serata come quella contro il Marsiglia, con un Mailer in grande vena. Manca Haller e cerchiamo l'uomo vincente, che può essere Anastasi, o Causio, o Bottega. Sarà indispensabile giocare allo spasimo in ogni caso. Dovranno andare in campo gli undici uomini più in forma, ma in una forma strepitosa, stando bene attenti a non subire il gol perché se ne incassiamo uno è finita ». — Tra gli uomini vincenti non ha inserito Altaflni. Perché? • lo non so se gioco e se gioco non mi è stato detto se nel primo o nel secondo tempo. Però, ripeto quanto già detto nei giorni scorsi. Oggi il titolare è Bottega, spetta a lui la maglia numero 11. Oltre a tutto sta bene e l'ha dimostrato pure a Savona. Mi accontento di giocare eventualmente nella ripresa, anche se, è ovvio, vado in campo anche subito ». — Lo considera davvero molto arduo II compito di segnare tre gol al Dresda? « 1 tedeschi nella prima partita hanno giocato molto bene, noi molto male. Per capovolgere II risultato bisognerebbe almeno capovolgere le prestazioni. Noi allo spasimo, come ho già detto, al massimo, novanta minuti su novanta. Loro ir¬ Un Furino in più — Qualcosa, però, cambia nelle due formazioni rispetto alla partita di andata. « A loro manca Krelsche, noi abbiamo un Furino in più. Mi conforta soprattutto la presenza di Furino. Lui è un uomo da ritmi elevatissimi, da assalti frenetici, come purtroppo dovrà essere la nostra partita mercoledì prossimo. Darà Impulso forse decisivo alla nostra manovra. Anastasi ritorna dalla Nazionale ulteriormente rinfrancato e questo potrebbe consentirgli di diventare ancora una volta l'uomo partita. Bettega cerca il gol con rabbia e prima o poi ci arriverà. Lui è uomo da grandi appuntamenti ». — Però non possiamo contare sul solito Altaflni. « Sono pronto, se mi vogliono, ma perché dovrei negare che quel posto è di Bettega? Ho sempre voglia di giocare. L'avevo anche a Dresda e mi viene in mente un particolare che mi Incoraggia. La Dynamo è forte ma, almeno nella prima partita, mi è sembrata vulnerabile in difesa, tant'è vero che osservandola dalla panchina mi ero creato la convinzione di poter andare in gol appena fossi entrato in campo. Ma ho giocato pochi minuti ». — Mercoledì forse vi giocate una stagione. ■ Se uscissimo dalla Coppa del Campioni già al primo turno il contraccolpo psicologico non sarebbe invidiabile. Nessuno si nasconde l'importanz. dell'avvenimento e stiamo accumulando la rabb indispensabile per superare l'ostacolo ». — :' il solito inconveniente d'Inizio stagione, quanuo le squadre italiane si presentano ancora impreparate nei confronti di quelle straniere che sono già in pieno clima di campionato. « Non è vero, queste sono tutte storie. Quando io avevo vent'anni andavo in forma senza neanche allenarmi. Come si fa a dire che si è a corto di preparazione dòpo due mesi di allenamenti? Se qualcosa non va non è colpa del sistema o dell'allenatore, ma colpa del singolo perché evidentemente non è In grado di fare o non si rispetta qualcosa. Ho visto la Nazionale contro la Svezia. Si è detto che aveva il fiatone e con questa attenuante si va avanti in allegria. La verità è che pochi avevano voglia di rischiare le gambe, trattandosi di una partita amichevole e trovandosi alla vigilia del turno di Coppe e di Campionato. Ma perché incolpare il sistema quando la colpa è nostra? ». fr c Altafini dice al Torino Altafini dice al Torino José Altaflni ricorda Dresda e ricambia al Torino la collaborazione di Gianni Bui. Il brasiliano è sciolto nel concetti. Infatti storce II naso quando gli ricordiamo che il Torino ha perso la prima partita in casa per 2-1 e che, quindi, per qualificarsi, deve vincere a Lipsia per 2-0. « Faccio gli auguri agli amici granata. Ne hanno bisogno. Però, non devono sentirsi spacciati. Debbono fare soltanto una cosa: giocare di rimessa. Chiudersi bene, sperando di non subire reti e in ogni caso di segnarne due in contropiede ». — Per la sua esperienza di Dresda, c'è un errore fondamentale che ricorda da parte della Juventus e che II Torino non deve ripetere? « Noi avevamo commesso un grosso errore, quello di correre dietro a tutti, invece di aspettarli in zona. Longobucco, ad esemplo, seguiva il centravanti in ogni zona del campo. Questo secondo me è da evitare. Aspettandoli In zona si possono costruire meglio le premesse per andare in gol. Chiaro, però, che mercoledì prossimo il compito sarà più difficile per il Torino che per la Juventus ». — // pubblico tedesco può incidere sulla prestazione della squadra avversaria? ■ No, non è come quello inglese che si scalda appena fai fallo. E' piuttosto sereno. Dipende anche dall'arbitro comunque. In ogni caso il Torino deve fare la sua partita, senza preoccuparsi delle condizioni ambientali, ma soltanto di se stesso. Può vincere, superando il turno. Perché questi tedeschi in definitiva li abbiamo fatti diventare dei mostri anche un po' noi. Non è possibile che contro due grandi squadre italiane continuino a vincere ». riconoscibili. Se giocano soltanto la metà di quanto hanno giocato a Dresda per noi II compito non sarà soltanto arduo, ma difficilissimo ». — Sarà Importante anche il contributo del vostro pubblico. ■ Su questo nessun dubbio. E al pubblico, che con noi è stato tante volte magnifico, vorrei dire di non fischiarci o di non innervosirsi se non riusciremo a segnare nei primi venti minuti, o anche prima dell'intervallo. Perché rimangono quarantacinque minuti e potrebbe succedere di tutto. In fin dei conti la Dynamo contro di noi aveva segnato quando mancavano due minuti all'intervallo e poi nella ripresa, ma II suo pubblico si è sempre preoccupato di incoraggiarla ». Imporsi per 3-0 — Voi dovete Imponi per 3-0! « Lo sappiamo, cosi come sappiamo che si tratta di un compito arduo. Per segnare tre gol bisogna trovare una serata come quella contro il Marsiglia, con un Mailer in grande vena. Manca Haller e cerchiamo l'uomo vincente, che può essere Anastasi, o Causio, o Bottega. Sarà indispensabile giocare allo spasimo in ogni caso. Dovranno andare in campo gli undici uomini più in forma, ma in una forma strepitosa, stando bene attenti a non subire il gol perché se ne incassiamo uno è finita ». — Tra gli uomini vincenti non ha inserito Altaflni. Perché? • lo non so se gioco e se gioco non mi è stato detto se nel primo o nel secondo tempo. Però, ripeto quanto già detto nei giorni scorsi. Oggi il titolare è Bottega, spetta a lui la maglia numero 11. Oltre a tutto sta bene e l'ha dimostrato pure a Savona. Mi accontento di giocare eventualmente nella ripresa, anche se, è ovvio, vado in campo anche subito ». — Lo considera davvero molto arduo II compito di segnare tre gol al Dresda? « 1 tedeschi nella prima partita hanno giocato molto bene, noi molto male. Per capovolgere II risultato bisognerebbe almeno capovolgere le prestazioni. Noi allo spasimo, come ho già detto, al massimo, novanta minuti su novanta. Loro ir¬ Un Furino in più — Qualcosa, però, cambia nelle due formazioni rispetto alla partita di andata. « A loro manca Krelsche, noi abbiamo un Furino in più. Mi conforta soprattutto la presenza di Furino. Lui è un uomo da ritmi elevatissimi, da assalti frenetici, come purtroppo dovrà essere la nostra partita mercoledì prossimo. Darà Impulso forse decisivo alla nostra manovra. Anastasi ritorna dalla Nazionale ulteriormente rinfrancato e questo potrebbe consentirgli di diventare ancora una volta l'uomo partita. Bettega cerca il gol con rabbia e prima o poi ci arriverà. Lui è uomo da grandi appuntamenti ». — Però non possiamo contare sul solito Altaflni. « Sono pronto, se mi vogliono, ma perché dovrei negare che quel posto è di Bettega? Ho sempre voglia di giocare. L'avevo anche a Dresda e mi viene in mente un particolare che mi Incoraggia. La Dynamo è forte ma, almeno nella prima partita, mi è sembrata vulnerabile in difesa, tant'è vero che osservandola dalla panchina mi ero creato la convinzione di poter andare in gol appena fossi entrato in campo. Ma ho giocato pochi minuti ». — Mercoledì forse vi giocate una stagione. ■ Se uscissimo dalla Coppa del Campioni già al primo turno il contraccolpo psicologico non sarebbe invidiabile. Nessuno si nasconde l'importanz. dell'avvenimento e stiamo accumulando la rabb indispensabile per superare l'ostacolo ». — :' il solito inconveniente d'Inizio stagione, quanuo le squadre italiane si presentano ancora impreparate nei confronti di quelle straniere che sono già in pieno clima di campionato. « Non è vero, queste sono tutte storie. Quando io avevo vent'anni andavo in forma senza neanche allenarmi. Come si fa a dire che si è a corto di preparazione dòpo due mesi di allenamenti? Se qualcosa non va non è colpa del sistema o dell'allenatore, ma colpa del singolo perché evidentemente non è In grado di fare o non si rispetta qualcosa. Ho visto la Nazionale contro la Svezia. Si è detto che aveva il fiatone e con questa attenuante si va avanti in allegria. La verità è che pochi avevano voglia di rischiare le gambe, trattandosi di una partita amichevole e trovandosi alla vigilia del turno di Coppe e di Campionato. Ma perché incolpare il sistema quando la colpa è nostra? ». fr c

Luoghi citati: Dresda, Savona, Svezia, Torino