Per il weekend degli onorevoli sempre pronti 26 "jet,, militari di Tito Sansa

Per il weekend degli onorevoli sempre pronti 26 "jet,, militari Scandalo in vista nella Germania di Bonn Per il weekend degli onorevoli sempre pronti 26 "jet,, militari (Dal nostro corrispondente) Bonn, 30 settembre. Il venerdì sera o il sabato mattina il ministro delle Finanze Helmut Schmidt, primo predicatore della lotta contro le spese pubbliche eccessive, parte da Bonn per andare a trascorrere il «weekend» nella sua casa di Amburgo. Invece di volare con un aereo di linea, sul quale avrebbe un posto gratuito (come tutti i membri del governo e del Parlamento), il «ministro dei contribuenti» si fa mettere a disposizione un «jet» militare. Di solito viaggia da solo, qualche volta offre un posto all'ex sottosegretario Karl Berkhan, con il quale rientra poi — sempre in «jet» — il lunedì mattina. Come lui, quasi tutti i ministri e la maggior parte dei deputati si servono degli aerei del ministero della Difesa. Non soltanto volano a casa, ma si fanno anche portare in birreria nelle circoscrizioni elettorali, molti si fanno depositare nei luoghi di villeggiatura, in Germania, e anche all'estero, perfino oltremare, disdegnando la promiscuità con i viaggiatori comuni. A disposizione dei ministri e dei deputati il ministero della Difesa ha un «parco macchine» imponente, che dovrebbe essere riservato ai voli ufficiali e di quelli dei corrieri: 43 elicotteri per portarli all'aeroporto, evitando il traffico convulso delle autostrade, e 26 aerei a pistoni e a reazione. Per i voli brevi vi sono 4 Couvenir a elica, tra cui (come rivela il settimanale Der Spiegel nel suo numero di domani) il cosid¬ detto «aereo harem» tutto arredato con poltrone, divani e tendine. Secondo lo Spiegel, l'aviazione militare tedesca ha compiuto l'anno scorso 3484 voli non militari, cioè quasi una decina al giorno. Cliente abituale degli apparecchi da guerra è — oltre al ministro delle Finanze — il ministro dell'Agricoltura Josef Erti, il quale ha ormai una specie di «linea privata» fra Bonn e la Baviera. Non vola da solo: il venerdì pomeriggio, talvolta, gli altoparlanti del Parlamento diffondono l'avviso che vi sono ancora posti liberi per voli verso il Sud. Lo stesso fa il ministro per gli Affari pantedeschi Egon Franke, che porta con sé deputati che hanno come meta Hannover (distante meno di tre ore di treno). Nemmeno il cancelliere Willy Brandt rinuncia alla comodità dell'aviazione militare per andare in ferie, quando va in Italia, nel Kenia, in Tunisia o in Nor -'•ria. imitato in ciò dal minisi degli Esteri Walter Schee!, che ha una villa in Austria, e dal ministro della Difesa Georg Leber, che ama trascorrere le vacanze nell'Italia settentrionale. Il privilegio dei voli a spese del contribuente è stato ereditato — rivela lo Spiegel — dal defunto cancelliere Konrad Adenauer, il quale nel 1962 emise un'ordinanza in merito, dicendo che «un ministro è sempre in servizio», anche quando si reca a giocare a bocce. La interpretazione corrente che si da oggi all'ordinanza è: «Quando il Cancelliere è in vacanza pensa, e ciò equivale a una riunione di governo». A lamentarsi — finora — è stata soltanto la compagnia civile «Lufthansa», la quale accusa l'aviazione militare di «concorrenza sleale», e — timidamente — un sottosegretario del governo regionale della Renania - Westfalia il quale due mesi fa fu costretto a dimettersi perché si era scoperto che dalla Baviera (dove si trovava per un congresso) si era recato a Cortina d'Ampezzo con la moglie, usando l'automobile di servizio e quel che è peggio — mettendo la benzina in conto spese. Tito Sansa Per il weekend degli onorevoli sempre pronti 26 "jet,, militari Scandalo in vista nella Germania di Bonn Per il weekend degli onorevoli sempre pronti 26 "jet,, militari (Dal nostro corrispondente) Bonn, 30 settembre. Il venerdì sera o il sabato mattina il ministro delle Finanze Helmut Schmidt, primo predicatore della lotta contro le spese pubbliche eccessive, parte da Bonn per andare a trascorrere il «weekend» nella sua casa di Amburgo. Invece di volare con un aereo di linea, sul quale avrebbe un posto gratuito (come tutti i membri del governo e del Parlamento), il «ministro dei contribuenti» si fa mettere a disposizione un «jet» militare. Di solito viaggia da solo, qualche volta offre un posto all'ex sottosegretario Karl Berkhan, con il quale rientra poi — sempre in «jet» — il lunedì mattina. Come lui, quasi tutti i ministri e la maggior parte dei deputati si servono degli aerei del ministero della Difesa. Non soltanto volano a casa, ma si fanno anche portare in birreria nelle circoscrizioni elettorali, molti si fanno depositare nei luoghi di villeggiatura, in Germania, e anche all'estero, perfino oltremare, disdegnando la promiscuità con i viaggiatori comuni. A disposizione dei ministri e dei deputati il ministero della Difesa ha un «parco macchine» imponente, che dovrebbe essere riservato ai voli ufficiali e di quelli dei corrieri: 43 elicotteri per portarli all'aeroporto, evitando il traffico convulso delle autostrade, e 26 aerei a pistoni e a reazione. Per i voli brevi vi sono 4 Couvenir a elica, tra cui (come rivela il settimanale Der Spiegel nel suo numero di domani) il cosid¬ detto «aereo harem» tutto arredato con poltrone, divani e tendine. Secondo lo Spiegel, l'aviazione militare tedesca ha compiuto l'anno scorso 3484 voli non militari, cioè quasi una decina al giorno. Cliente abituale degli apparecchi da guerra è — oltre al ministro delle Finanze — il ministro dell'Agricoltura Josef Erti, il quale ha ormai una specie di «linea privata» fra Bonn e la Baviera. Non vola da solo: il venerdì pomeriggio, talvolta, gli altoparlanti del Parlamento diffondono l'avviso che vi sono ancora posti liberi per voli verso il Sud. Lo stesso fa il ministro per gli Affari pantedeschi Egon Franke, che porta con sé deputati che hanno come meta Hannover (distante meno di tre ore di treno). Nemmeno il cancelliere Willy Brandt rinuncia alla comodità dell'aviazione militare per andare in ferie, quando va in Italia, nel Kenia, in Tunisia o in Nor -'•ria. imitato in ciò dal minisi degli Esteri Walter Schee!, che ha una villa in Austria, e dal ministro della Difesa Georg Leber, che ama trascorrere le vacanze nell'Italia settentrionale. Il privilegio dei voli a spese del contribuente è stato ereditato — rivela lo Spiegel — dal defunto cancelliere Konrad Adenauer, il quale nel 1962 emise un'ordinanza in merito, dicendo che «un ministro è sempre in servizio», anche quando si reca a giocare a bocce. La interpretazione corrente che si da oggi all'ordinanza è: «Quando il Cancelliere è in vacanza pensa, e ciò equivale a una riunione di governo». A lamentarsi — finora — è stata soltanto la compagnia civile «Lufthansa», la quale accusa l'aviazione militare di «concorrenza sleale», e — timidamente — un sottosegretario del governo regionale della Renania - Westfalia il quale due mesi fa fu costretto a dimettersi perché si era scoperto che dalla Baviera (dove si trovava per un congresso) si era recato a Cortina d'Ampezzo con la moglie, usando l'automobile di servizio e quel che è peggio — mettendo la benzina in conto spese. Tito Sansa

Persone citate: Egon Franke, Georg Leber, Helmut Schmidt, Josef Erti, Karl Berkhan, Konrad Adenauer, Walter Schee, Willy Brandt