Gruppo di dissidenti sovietici ha condannato Krasin e Jakir

Gruppo di dissidenti sovietici ha condannato Krasin e Jakir Per P "autocritica" effettuata al processo di Mosca Gruppo di dissidenti sovietici ha condannato Krasin e Jakir Preannunciate azioni per conquistare la libertà d'espressione in Urss Mosca, 16 settembre. I cinque membri superstiti del «Gruppo d'azione per la difesa dei diritti dell'uomo», nell'Unione Sovietica, finora risparmiati dalla repressione abbattutasi sul gruppo, hanno fatto pervenire ai giornalisti occidentali a Mosca una dichiarazione nella quale esprimono il loro biasimo per i «dissidenti» Pyotr Yakir e Viktor Krasin, che hanno abiurato alle loro convinzioni dopo l'arresto, denunciando i loro compagni di lotta. Yakir e Krasin, come è noto, sono stati processati e condannati a tre anni di reclusione, più altri tre di confino a testa, e durante il processo hanno ammesso tutte le colpe delle quali l'accusa li imputava, dichiarandosi pentiti. La dichiarazione del «Gruppo d'azione», ridotto ormai a un terzo dei suoi membri fondatori originari a causa dell'azione della repressione, denuncia tuttavia, a parziale attenuazione della sua condanna per la condotta di Yakir e Krasin, quei «metodi di coercizione che frantumano la personalità di un uomo e lo costringono a calunniare le sue stesse azioni e quelle dei suoi compagni». II documento riafferma che «in un'intera serie di casi in questo paese è stata usata la psichiatra nei confronti delle persone non gradite alle autorità» e denuncia che a questi metodi hanno partecipato noti psichiatri sovietici, tra cui il professor Andrei Snezhnevsky, direttore dell'Istituto di psichiatria della accademia delle scienze mediche di Mosca. Il documento ricorda anche che Yakir e Krasin sono stati detenuti per lunghi periodi in isolamento, senza po¬ ter ricevere visite o corrispondere con parenti ed amici, e senza potersi incontrare con i propri avvocati. La prima attività del gruppo consistette in diversi appelli a U Thant, allora segretario generale dell'Orni, in difesa dei diritti civili nellTJrss. La dichiarazione preannuncia altri sforzi «individuali e collettivi» tesi a conquistare l'ampliamento di «libertà co- munemente riconosciute», fra le quali la libertà di espressione e di diffusione delle opinioni La dichiarazione è firmata da Tatyana Velikanova (matematica), Sergei Kovalyov (biologo), Anatoly LevitinKrasnov (studioso religioso), Grigory Podyapolsky (scienziato) e Tatyana Khodorovich (linguista). (Associated Press-Ansa) Gruppo di dissidenti sovietici ha condannato Krasin e Jakir Per P "autocritica" effettuata al processo di Mosca Gruppo di dissidenti sovietici ha condannato Krasin e Jakir Preannunciate azioni per conquistare la libertà d'espressione in Urss Mosca, 16 settembre. I cinque membri superstiti del «Gruppo d'azione per la difesa dei diritti dell'uomo», nell'Unione Sovietica, finora risparmiati dalla repressione abbattutasi sul gruppo, hanno fatto pervenire ai giornalisti occidentali a Mosca una dichiarazione nella quale esprimono il loro biasimo per i «dissidenti» Pyotr Yakir e Viktor Krasin, che hanno abiurato alle loro convinzioni dopo l'arresto, denunciando i loro compagni di lotta. Yakir e Krasin, come è noto, sono stati processati e condannati a tre anni di reclusione, più altri tre di confino a testa, e durante il processo hanno ammesso tutte le colpe delle quali l'accusa li imputava, dichiarandosi pentiti. La dichiarazione del «Gruppo d'azione», ridotto ormai a un terzo dei suoi membri fondatori originari a causa dell'azione della repressione, denuncia tuttavia, a parziale attenuazione della sua condanna per la condotta di Yakir e Krasin, quei «metodi di coercizione che frantumano la personalità di un uomo e lo costringono a calunniare le sue stesse azioni e quelle dei suoi compagni». II documento riafferma che «in un'intera serie di casi in questo paese è stata usata la psichiatra nei confronti delle persone non gradite alle autorità» e denuncia che a questi metodi hanno partecipato noti psichiatri sovietici, tra cui il professor Andrei Snezhnevsky, direttore dell'Istituto di psichiatria della accademia delle scienze mediche di Mosca. Il documento ricorda anche che Yakir e Krasin sono stati detenuti per lunghi periodi in isolamento, senza po¬ ter ricevere visite o corrispondere con parenti ed amici, e senza potersi incontrare con i propri avvocati. La prima attività del gruppo consistette in diversi appelli a U Thant, allora segretario generale dell'Orni, in difesa dei diritti civili nellTJrss. La dichiarazione preannuncia altri sforzi «individuali e collettivi» tesi a conquistare l'ampliamento di «libertà co- munemente riconosciute», fra le quali la libertà di espressione e di diffusione delle opinioni La dichiarazione è firmata da Tatyana Velikanova (matematica), Sergei Kovalyov (biologo), Anatoly LevitinKrasnov (studioso religioso), Grigory Podyapolsky (scienziato) e Tatyana Khodorovich (linguista). (Associated Press-Ansa)

Persone citate: Sergei Kovalyov, Tatyana Khodorovich, Tatyana Velikanova, Thant, Viktor Krasin

Luoghi citati: Mosca, Unione Sovietica