Una traversa impedisce al Novara di conquistare il pareggio a Varese

Una traversa impedisce al Novara di conquistare il pareggio a Varese Nastasio vivacizza l'attacco, ma non basta: eliminati gli azzurri Una traversa impedisce al Novara di conquistare il pareggio a Varese Decide (1-0) al 24' un tiro del centravanti Fusaro deviato da due difensori - Al 62' la clamorosa occasione fallita da Enzo: il pallone rimbalza sulla linea e torna in campo - La squadra di Parola nervosa nel primo tempo e sfortunata nel secondo (Dal nostro inviato speciale] Varese, 16 settembre. Un gol del centravanti Fusaro, che però può essere indifferentemente attribuito ai difensori novaresi Vivian e Zanutto. ha consentito al Varese di battere il Novera. Una rete sufficientemente fortunosa che ha premiato il gran primo tempo di Prato e compagni, mentre il Novara era in preda ad un incomprensibile nervosismo e subiva passivamente. Vittoria da assegnare al Varese di pieno diritto, dunque? Se si guarda al gioco espresso si potrebbe affermare di si. ma gli uomini di Parola hanno a loro credito un episodio che poteva raddrizzare la partita e forse cambiarne radicalmente il corso. Il Novara nella ripresa ha cambiato volto: attento, deciso, con qualche propensione alla manovra, ha stretto l'avversario alle corde, cercando il gol del pareggio con caparbietà. C'è andato vicino, e l'ha incredibilmente fallito al 62'. Punizione dal limite dell'area, con la solita smisurata rincorsa dell'altrettanto solito Enzo: ne esce un tiro teso che evita la barriera di misura, aggira anche il portiere sorpreso e sembra destinato al fondo della rete. Invece, picchia al di sotto della traversa, rimbalza sulla linea e ritorna in campo dove un difensore lo allontana. Jella nera, non vi è dubbio e i giocatori del Novara — ormai tagliati fuori dalla Coppa Italia — perdono il sostanziosissimo premio di partita che il presidente Tarantola aveva loro promesso per la gara contro la Lazio. L'episodio determinante ha salvato il Varese, ma non si può certo circoscrivere l'intera partita ad un pallone che saltella sulla linea di porta e rimbalza sul campo. Ouindi va detto che il Varese sembra società dalle sette vite, che si rinnova come la Fenice dalle proprie ceneri. Ogni anno partono ì giocatori più quotati, stavolta è toccato a Gentile (Juventus), a Massimali (Bolo- : gna). a Mascheroni (Napoli); eppu- I re il Varese è nuovamente in ordine, sforna freschi talenti, possiede una delle squadre più giovani della categoria. E, soprattutto, gioca un calcio divertente e veloce: non ci vuol molto a pronosticarla formazione corsara del campionato di serie B, quando la sorte non le assegni il ruolo di protagonista. Mancava di Libera (squalificato) e l'assenza si è avvertita pochissimo; il centravanti Fusaro corre a cercarsi il pallone nelle retrovie, il « tornante » Golin, rappresenta un pericolo continuo quando si spinge avanti (e ne sa qualcosa chi è letteralmente impazzito a controllarlo) ed il centrocampo — con trame rapide ed eleganti — regge in maniera autoritaria. Il gol-vincente è venuto dopo ventiquattro minuti. Golin sulla destra si libera di Riva con una finta azzeccata, trascina il pallone su! fondo ed effettua un traversone alI indietro sul quale interviene Vivian alla meno peggio. La palla capita tra i piedi di Fusaro che tira prontissimo, nel groviglio che si è formato davanti alla porta, e segna. Il tiro è vistosamente deviato, da almeno due difensori novaresi, tanto da spiazzare irrimediabilmente Pi notti - La ricostruzione negli spogliatoi chiarisce che Vivian ha colpito il pallone con la coscia e Zanutto addirittura con una mano. Parlare di sfortuna novarese, in sc un caso come questo, è d'obbligo. Il discorso sulla squadra di Parola, comunque, non è sempre roseo. La nota lieta si chiama Nastasio. che ha vivacizzato l'attacco, ma che dovrebbe « ragiona¬ re - un pochino quando ha il pallone fra i Diedi. In quanto ad Enzo, è realmente pericoloso soltanto sui tiri di punizione; ha bisogno di spazio e roprattutto di partire lanciato, non di aspettare l'occasione con le spalle rivolte alla porta. Quando è stato lanciato a rete ha reso di più, anche se ha leggermente sbagliato (23') l'entrata di testa su un dosatissimo traversone di Riva. Forse, per mettere d'accordo Enzo e Nastasio. è indispensabile l'arrivo di Ghio, un giocatore che gioca per sé e soprattutto per gli altri e che sa farsi intendere (come spiega Parola) anche con I senni e con le grida in campo. Per il resto, il Novara di sempre, con i suoi Vivian e Udovicich che guidano egregiamente la difesa, con un Riva che sembra meno brillante ed intraprendente di quello dei tempi granata e con De Petrini coriaceo sull'avversario. Pinotti, quando il Novara ha cercato la rimonta buttandosi avanti all'avventura, è stato spesso lasciato nei guai, ma se l'è cavata egregiamente, in particolare ail'81' quando ha chiuso la porta in uscita a Longhi ed ha parato il successivo tiro di Marini. Insomma, un Novara che sembra avere qualcosa in più in attacco — per ora Nastasio. domani Ghio — e che per II resto è rimasto praticamente invariato. Una squadra dignitosa (magari senza lampi) sulla quale Parola potrà lavorare in piena tranquillità. Beppe Bracco Varese: Della Corna; Valmassoi, Borghi; Riva, Andena, Prato (dall'80' Deho); Golin, Bonafè, Fusaro, Marini, Calloni (dal 67' Longhi). Novara: Pinotti; Zanutto, Riva; Vivian Udovicich, De Petrini; Gavinelli, Carrera (dal 70' Rolfo), Nastasio, Giannini (dal 35' Marchetti), Enzo. Arbitro: Andreoli, di Padova. Enzo stavolta non è riuscito ad andare in gol Una traversa impedisce al Novara di conquistare il pareggio a Varese Nastasio vivacizza l'attacco, ma non basta: eliminati gli azzurri Una traversa impedisce al Novara di conquistare il pareggio a Varese Decide (1-0) al 24' un tiro del centravanti Fusaro deviato da due difensori - Al 62' la clamorosa occasione fallita da Enzo: il pallone rimbalza sulla linea e torna in campo - La squadra di Parola nervosa nel primo tempo e sfortunata nel secondo (Dal nostro inviato speciale] Varese, 16 settembre. Un gol del centravanti Fusaro, che però può essere indifferentemente attribuito ai difensori novaresi Vivian e Zanutto. ha consentito al Varese di battere il Novera. Una rete sufficientemente fortunosa che ha premiato il gran primo tempo di Prato e compagni, mentre il Novara era in preda ad un incomprensibile nervosismo e subiva passivamente. Vittoria da assegnare al Varese di pieno diritto, dunque? Se si guarda al gioco espresso si potrebbe affermare di si. ma gli uomini di Parola hanno a loro credito un episodio che poteva raddrizzare la partita e forse cambiarne radicalmente il corso. Il Novara nella ripresa ha cambiato volto: attento, deciso, con qualche propensione alla manovra, ha stretto l'avversario alle corde, cercando il gol del pareggio con caparbietà. C'è andato vicino, e l'ha incredibilmente fallito al 62'. Punizione dal limite dell'area, con la solita smisurata rincorsa dell'altrettanto solito Enzo: ne esce un tiro teso che evita la barriera di misura, aggira anche il portiere sorpreso e sembra destinato al fondo della rete. Invece, picchia al di sotto della traversa, rimbalza sulla linea e ritorna in campo dove un difensore lo allontana. Jella nera, non vi è dubbio e i giocatori del Novara — ormai tagliati fuori dalla Coppa Italia — perdono il sostanziosissimo premio di partita che il presidente Tarantola aveva loro promesso per la gara contro la Lazio. L'episodio determinante ha salvato il Varese, ma non si può certo circoscrivere l'intera partita ad un pallone che saltella sulla linea di porta e rimbalza sul campo. Ouindi va detto che il Varese sembra società dalle sette vite, che si rinnova come la Fenice dalle proprie ceneri. Ogni anno partono ì giocatori più quotati, stavolta è toccato a Gentile (Juventus), a Massimali (Bolo- : gna). a Mascheroni (Napoli); eppu- I re il Varese è nuovamente in ordine, sforna freschi talenti, possiede una delle squadre più giovani della categoria. E, soprattutto, gioca un calcio divertente e veloce: non ci vuol molto a pronosticarla formazione corsara del campionato di serie B, quando la sorte non le assegni il ruolo di protagonista. Mancava di Libera (squalificato) e l'assenza si è avvertita pochissimo; il centravanti Fusaro corre a cercarsi il pallone nelle retrovie, il « tornante » Golin, rappresenta un pericolo continuo quando si spinge avanti (e ne sa qualcosa chi è letteralmente impazzito a controllarlo) ed il centrocampo — con trame rapide ed eleganti — regge in maniera autoritaria. Il gol-vincente è venuto dopo ventiquattro minuti. Golin sulla destra si libera di Riva con una finta azzeccata, trascina il pallone su! fondo ed effettua un traversone alI indietro sul quale interviene Vivian alla meno peggio. La palla capita tra i piedi di Fusaro che tira prontissimo, nel groviglio che si è formato davanti alla porta, e segna. Il tiro è vistosamente deviato, da almeno due difensori novaresi, tanto da spiazzare irrimediabilmente Pi notti - La ricostruzione negli spogliatoi chiarisce che Vivian ha colpito il pallone con la coscia e Zanutto addirittura con una mano. Parlare di sfortuna novarese, in sc un caso come questo, è d'obbligo. Il discorso sulla squadra di Parola, comunque, non è sempre roseo. La nota lieta si chiama Nastasio. che ha vivacizzato l'attacco, ma che dovrebbe « ragiona¬ re - un pochino quando ha il pallone fra i Diedi. In quanto ad Enzo, è realmente pericoloso soltanto sui tiri di punizione; ha bisogno di spazio e roprattutto di partire lanciato, non di aspettare l'occasione con le spalle rivolte alla porta. Quando è stato lanciato a rete ha reso di più, anche se ha leggermente sbagliato (23') l'entrata di testa su un dosatissimo traversone di Riva. Forse, per mettere d'accordo Enzo e Nastasio. è indispensabile l'arrivo di Ghio, un giocatore che gioca per sé e soprattutto per gli altri e che sa farsi intendere (come spiega Parola) anche con I senni e con le grida in campo. Per il resto, il Novara di sempre, con i suoi Vivian e Udovicich che guidano egregiamente la difesa, con un Riva che sembra meno brillante ed intraprendente di quello dei tempi granata e con De Petrini coriaceo sull'avversario. Pinotti, quando il Novara ha cercato la rimonta buttandosi avanti all'avventura, è stato spesso lasciato nei guai, ma se l'è cavata egregiamente, in particolare ail'81' quando ha chiuso la porta in uscita a Longhi ed ha parato il successivo tiro di Marini. Insomma, un Novara che sembra avere qualcosa in più in attacco — per ora Nastasio. domani Ghio — e che per II resto è rimasto praticamente invariato. Una squadra dignitosa (magari senza lampi) sulla quale Parola potrà lavorare in piena tranquillità. Beppe Bracco Varese: Della Corna; Valmassoi, Borghi; Riva, Andena, Prato (dall'80' Deho); Golin, Bonafè, Fusaro, Marini, Calloni (dal 67' Longhi). Novara: Pinotti; Zanutto, Riva; Vivian Udovicich, De Petrini; Gavinelli, Carrera (dal 70' Rolfo), Nastasio, Giannini (dal 35' Marchetti), Enzo. Arbitro: Andreoli, di Padova. Enzo stavolta non è riuscito ad andare in gol

Luoghi citati: Italia, Lazio, Massimali, Napoli, Novara, Padova, Prato, Varese