La Dynamo sconfìtta a Rostock ma non bisogna sottovalutarla di Bruno Bernardi

La Dynamo sconfìtta a Rostock ma non bisogna sottovalutarla La Dynamo sconfìtta a Rostock ma non bisogna sottovalutarla Prima sconfitta (2-0) dei campioni della Germania Est in campionato contro la fortissima Hansa - Infortunato l'attaccante Muller - In dubbio il suo recupero - La squadra tedesca è apparsa in progresso di forma La Dynamo Dresda ha subito la prima sconfitta (0-2) della stagione ma, a detta dell'osservatore juventino Grosso che l'ha «spiata» sabato a Rostock, è parsa in progresso. «L'Hansa Rostock — dice Grosso — quando è in giornata di vena diventa irresistibile. La Dynamo ne ha fatto le spese. Ha perso il centravanti Muller dopo una decina di minuti per una lussazione ad un gomito che pone in serio dubbio la sua disponibilità per mercoledì ed è stata trafitta da un gran gol di Streich, segnato con una spettacolare girata al volo da venticinque metri. La Dynamo è stata costretta ad attaccare e, pur giocando bene, non è riuscita a passare. In contropiede, nella ripresa, ha subito la seconda rete Io visto la Dynamo giocare con grinta notevole e sfoggiare una condizione fisica eccellente. Nonostante la sconfitta i gialloneri sono caricati: tutti sono ottimisti per la gara con la Juventus e sono convinti che la Dynamo non fallisce gli appuntamenti importanti». Anche se la Dynamo ha smarrito la strada della vittoria, la Juventus non deve illudersi che la trasferta di Dresda sia comoda. «Achtung» Juventus, dunque. L'anno scorso, con il Magdeburgo, i bianconeri soffrirono e dovettero fare appello a tutto il loro orgoglio per vincere sul campo avverso e passare il turno. In campionato la Dynamo non riesce ad esprimere il miglior rendimento ma potrebbe trasformarsi in Coppa. I risultati dei campioni della Germania Est sono per la verità deludenti: l'ultima vittoria risale al 25 agosto, in casa con lo Stahl Riesa (5-2); hanno collezionato quattro pareggi e una sconfitta. Hanno perso ulteriore terreno nei confronti della capolista, il Sachsring Zwickau (costretto ai pareggio in casa dal Lokomotive Lipsia, prossimo avversario del Torino in Coppa Uefa). Adesso il distacco è salito a cinque punti. La Dynamo è rimasta a sei lunghezze. I tifosi, naturalmente sono delusi, ma sperano in un immediato riscatto in Coppa dei Campioni. Da un anno la Dynamo è imbattuta sul proprio campo (in trasferta, con quella di sabato scorso, ha totalizzato quattro sconfitte) e mercoledì farà di tutto per piegare la Juventus. La probabile assenza di Klaus Mailer non dovrebbe però costituire un problema per Walter Fritsch. A Rostock il trainer ha sostituito Mailer con il centrocampista Hafner, utilizzando Kreische di punta. Questa soluzione potrebbe essere adottata anche mercoledì contro la Juventus. Mailer è un attaccante pericoloso (in sei partite ha segnato quattro gol, uno in piii di Kreische) ma Hafner è uno dei centrocampisti titolari e Kreische può benissimo trasformarsi in punta. Han Jurgen Kreische è stato infatti il principale artefice del successo riportato l'anno scorso dalla Dynamo in campionato: ha segnato 26 reti in 25 partite aggiudicandosi il titolo di cannoniere. Sarà soprattutto su di lui che la difesa juventina dovrà porre la sua attenzione. Se Kreische giocherà davvero di punta — come sostiene Grosso — Vycpalek potrebbe essere costretto a rivedere alcune marcature: Morini potrebbe occuparsi di Kreische mentre Marchetti (destinato sino a ieri ad occuparsi dell'asso della Sassonia) passerebbe su Hafner. Da una iniziale tendenza alla regia e alla rifinitura, Kreische, con gli anni, è arrivato alla potenza in fase conclusiva. E' un calciatore completo: ha la tendenza a partire da lontano ma è sempre pronto ad infilarsi nel corridoio giusto ed è pericoloso di testa (è alto m 1,85). Nella Germania Est lo paragonano a Bobby Charlton. Esagerano. Kreische stesso rifiuta i paragoni anche se è diventato una pedina insostituibile in Nazionale (38 presenze). Sa di essere l'uomo di maggior classe della Dynamo, ma non si atteggia a divo. Come «capitano» è impegnato a dare il buon esempio. Anche lui, come la squa¬ dra, non sta attraversando un periodo felice ma è convinto che la «crisi» passerà rapidamente se i gialloneri batteranno la Juventus. Kreische è Z'anico giocatore della Dynamo ad avere una statura tecnica a livello internazionale. Gli altri sembrano fatti in serie, con la carta carbone. Sono poderosi fisicamente, resistenti, ben preparati atleticamente. Il dato che più fa impressione è l'età media della squadra di poco superiore ai 23 anni. Alcuni elementi vantano però una certa esperienza internazionale, come Kreische, come Hafner, come i difensori Ganzerà, Sammer e Watzlich. Tutti hanno giocato in rappresentativa. La squadra, in casa, gioca con tre punte, tre centrocampisti e quattro difensori. In difesa applica marcature «a uomo» e il «libero» si sgancia unicamente sulle punizioni e sui calci d'angolo. La Dynamo tende ad attaccare con seisette uomini. Alla manovra offensiva partecipa spesso il terzino sinistro Watzlich che si spinge in avanti per effettuare il cross e per concludere. Naturalmente una simile tattica determina anche un intasamento, restringe eli spazi e provoca confusione. Per le «punte» i corridoi che portano al gol sono quasi sempre chiusi. Insomma questa Dynamo pecca un po' d'ingenuità e si espone sovente al contropiede degli avversari. Abbiamo visto il Chemie strappare un prezioso punto a Dresda prò prio grazie al gioco di rimessa; anche a Rostock, in trasferta, la Dynamo è stata trafitta in contropiede. I tedesco-orientali cercheranno di superare la Juventus sul piano atletico, sul ritmo. Attaccheranno in forze e, se la Juventus saprà resistere (non dovrà però fare le «barricate») potrà anche colpire di rimessa. Non c'è dubbio che, in fatto di ritmo e di tenuta, la Dynamo sia attualmente in condizioni migliori della Juventus, ma i bianconeri potranno sopperire a questa carenza grazie alla loro tecnica superiore e con una ben studiata tattica di gioco. Per Anastasi e Bettega (e per Altafini nella ripresa) non dovrebbe essere difficile minacciare Boden con degli improvvisi a fondo. Naturalmente Anastasi e Bettega dovranno essere sostenuti, nella loro azione, dalla squadra. C'è una curiosa tradizione per la Dynamo Dresda. Nelle Coppe rimane sempre eliminata dalla squadra che poi si aggiudica il trofeo. Due anni fa in Coppa Campioni con l'Ajax (primo turno), l'anno scorso con il Liverpool (quarto turno) in Coppa Uefa. Un'eventuale successo della Juventus sarebbe di buon auspicio per la squadra di Vycpalek, ma ci sarà da sudare. Da segnalare che l'erba del campo di Dresda è un po' alta per cui il pallone, sui rasoterra, è come frenato. Walter Fritsch ha fiducia nei suoi uomini. E' un tecnico aggiornato e buon psicologo: non è un «mago» né un trascinatore ma sa trarre il massimo profitto non soltanto dal materiale atletico a sua disposizione ma anche da quello umano. La sua paziente opera si è concretizzata tre stagioni or sono con la conquista del titolo e della Coppa della Germania Est. Due anni fa l'ha ceduto al Magdeburgo, piazzandosi al terzo posto, ma nel '72-73 l'ha rivinto trionfalmente. Da una squadra di centro classifica, in pochi anni, la Dynamo è diventata primattrice. E' anche merito di Fritsch. «La Juventus non avrà vita facile contro di noi — dice Fritsch — anche se il prestigio dei campioni d'Italia è molto alto nella nostra repubblica. Abbiamo ammirato la Juventus nella vittoriosa partita di Magdeburgo, in Coppa dei Campioni. L'ho vista recentemente a Palermo, sconfitta in amichevole. Ma quella gara non fa testo. Faceva caldo ed i bianconeri si sono limitati a compiere un allenamento. Mercoledì ci sarà battaglia». / gialloneri sono da ieri in «ritiro» in un albergo sulla collina, alla periferia di Dresda. Domani ultimeranno la preparazione. Al termine dell'allenamento verrà annunciata la formazione che affronterà la Juventus e nella quale farà il suo rientro lo stopper Sammer, rimasto a riposo precauzionale a Rostock. L'incontro si giocherà allo stadio della Dynamo (dotato di un ottimo impianto d'illuminazione e capace di contenere 35 mila spettatori) con inizio alle ore 20, corrispondenti alle 21 italia ne. L'arbitro sarà lo svizzero Bucheli. L'attesa in tutta la Sassonia è enorme, i biglietti sono esauriti. Bruno Bernardi Il i H Shd d à ll d Fbi Cll (Mii) Il centrocampista Hartmut Schade, a destra, sarà controllato da Fabio Capello (Moisio) La Dynamo sconfìtta a Rostock ma non bisogna sottovalutarla La Dynamo sconfìtta a Rostock ma non bisogna sottovalutarla Prima sconfitta (2-0) dei campioni della Germania Est in campionato contro la fortissima Hansa - Infortunato l'attaccante Muller - In dubbio il suo recupero - La squadra tedesca è apparsa in progresso di forma La Dynamo Dresda ha subito la prima sconfitta (0-2) della stagione ma, a detta dell'osservatore juventino Grosso che l'ha «spiata» sabato a Rostock, è parsa in progresso. «L'Hansa Rostock — dice Grosso — quando è in giornata di vena diventa irresistibile. La Dynamo ne ha fatto le spese. Ha perso il centravanti Muller dopo una decina di minuti per una lussazione ad un gomito che pone in serio dubbio la sua disponibilità per mercoledì ed è stata trafitta da un gran gol di Streich, segnato con una spettacolare girata al volo da venticinque metri. La Dynamo è stata costretta ad attaccare e, pur giocando bene, non è riuscita a passare. In contropiede, nella ripresa, ha subito la seconda rete Io visto la Dynamo giocare con grinta notevole e sfoggiare una condizione fisica eccellente. Nonostante la sconfitta i gialloneri sono caricati: tutti sono ottimisti per la gara con la Juventus e sono convinti che la Dynamo non fallisce gli appuntamenti importanti». Anche se la Dynamo ha smarrito la strada della vittoria, la Juventus non deve illudersi che la trasferta di Dresda sia comoda. «Achtung» Juventus, dunque. L'anno scorso, con il Magdeburgo, i bianconeri soffrirono e dovettero fare appello a tutto il loro orgoglio per vincere sul campo avverso e passare il turno. In campionato la Dynamo non riesce ad esprimere il miglior rendimento ma potrebbe trasformarsi in Coppa. I risultati dei campioni della Germania Est sono per la verità deludenti: l'ultima vittoria risale al 25 agosto, in casa con lo Stahl Riesa (5-2); hanno collezionato quattro pareggi e una sconfitta. Hanno perso ulteriore terreno nei confronti della capolista, il Sachsring Zwickau (costretto ai pareggio in casa dal Lokomotive Lipsia, prossimo avversario del Torino in Coppa Uefa). Adesso il distacco è salito a cinque punti. La Dynamo è rimasta a sei lunghezze. I tifosi, naturalmente sono delusi, ma sperano in un immediato riscatto in Coppa dei Campioni. Da un anno la Dynamo è imbattuta sul proprio campo (in trasferta, con quella di sabato scorso, ha totalizzato quattro sconfitte) e mercoledì farà di tutto per piegare la Juventus. La probabile assenza di Klaus Mailer non dovrebbe però costituire un problema per Walter Fritsch. A Rostock il trainer ha sostituito Mailer con il centrocampista Hafner, utilizzando Kreische di punta. Questa soluzione potrebbe essere adottata anche mercoledì contro la Juventus. Mailer è un attaccante pericoloso (in sei partite ha segnato quattro gol, uno in piii di Kreische) ma Hafner è uno dei centrocampisti titolari e Kreische può benissimo trasformarsi in punta. Han Jurgen Kreische è stato infatti il principale artefice del successo riportato l'anno scorso dalla Dynamo in campionato: ha segnato 26 reti in 25 partite aggiudicandosi il titolo di cannoniere. Sarà soprattutto su di lui che la difesa juventina dovrà porre la sua attenzione. Se Kreische giocherà davvero di punta — come sostiene Grosso — Vycpalek potrebbe essere costretto a rivedere alcune marcature: Morini potrebbe occuparsi di Kreische mentre Marchetti (destinato sino a ieri ad occuparsi dell'asso della Sassonia) passerebbe su Hafner. Da una iniziale tendenza alla regia e alla rifinitura, Kreische, con gli anni, è arrivato alla potenza in fase conclusiva. E' un calciatore completo: ha la tendenza a partire da lontano ma è sempre pronto ad infilarsi nel corridoio giusto ed è pericoloso di testa (è alto m 1,85). Nella Germania Est lo paragonano a Bobby Charlton. Esagerano. Kreische stesso rifiuta i paragoni anche se è diventato una pedina insostituibile in Nazionale (38 presenze). Sa di essere l'uomo di maggior classe della Dynamo, ma non si atteggia a divo. Come «capitano» è impegnato a dare il buon esempio. Anche lui, come la squa¬ dra, non sta attraversando un periodo felice ma è convinto che la «crisi» passerà rapidamente se i gialloneri batteranno la Juventus. Kreische è Z'anico giocatore della Dynamo ad avere una statura tecnica a livello internazionale. Gli altri sembrano fatti in serie, con la carta carbone. Sono poderosi fisicamente, resistenti, ben preparati atleticamente. Il dato che più fa impressione è l'età media della squadra di poco superiore ai 23 anni. Alcuni elementi vantano però una certa esperienza internazionale, come Kreische, come Hafner, come i difensori Ganzerà, Sammer e Watzlich. Tutti hanno giocato in rappresentativa. La squadra, in casa, gioca con tre punte, tre centrocampisti e quattro difensori. In difesa applica marcature «a uomo» e il «libero» si sgancia unicamente sulle punizioni e sui calci d'angolo. La Dynamo tende ad attaccare con seisette uomini. Alla manovra offensiva partecipa spesso il terzino sinistro Watzlich che si spinge in avanti per effettuare il cross e per concludere. Naturalmente una simile tattica determina anche un intasamento, restringe eli spazi e provoca confusione. Per le «punte» i corridoi che portano al gol sono quasi sempre chiusi. Insomma questa Dynamo pecca un po' d'ingenuità e si espone sovente al contropiede degli avversari. Abbiamo visto il Chemie strappare un prezioso punto a Dresda prò prio grazie al gioco di rimessa; anche a Rostock, in trasferta, la Dynamo è stata trafitta in contropiede. I tedesco-orientali cercheranno di superare la Juventus sul piano atletico, sul ritmo. Attaccheranno in forze e, se la Juventus saprà resistere (non dovrà però fare le «barricate») potrà anche colpire di rimessa. Non c'è dubbio che, in fatto di ritmo e di tenuta, la Dynamo sia attualmente in condizioni migliori della Juventus, ma i bianconeri potranno sopperire a questa carenza grazie alla loro tecnica superiore e con una ben studiata tattica di gioco. Per Anastasi e Bettega (e per Altafini nella ripresa) non dovrebbe essere difficile minacciare Boden con degli improvvisi a fondo. Naturalmente Anastasi e Bettega dovranno essere sostenuti, nella loro azione, dalla squadra. C'è una curiosa tradizione per la Dynamo Dresda. Nelle Coppe rimane sempre eliminata dalla squadra che poi si aggiudica il trofeo. Due anni fa in Coppa Campioni con l'Ajax (primo turno), l'anno scorso con il Liverpool (quarto turno) in Coppa Uefa. Un'eventuale successo della Juventus sarebbe di buon auspicio per la squadra di Vycpalek, ma ci sarà da sudare. Da segnalare che l'erba del campo di Dresda è un po' alta per cui il pallone, sui rasoterra, è come frenato. Walter Fritsch ha fiducia nei suoi uomini. E' un tecnico aggiornato e buon psicologo: non è un «mago» né un trascinatore ma sa trarre il massimo profitto non soltanto dal materiale atletico a sua disposizione ma anche da quello umano. La sua paziente opera si è concretizzata tre stagioni or sono con la conquista del titolo e della Coppa della Germania Est. Due anni fa l'ha ceduto al Magdeburgo, piazzandosi al terzo posto, ma nel '72-73 l'ha rivinto trionfalmente. Da una squadra di centro classifica, in pochi anni, la Dynamo è diventata primattrice. E' anche merito di Fritsch. «La Juventus non avrà vita facile contro di noi — dice Fritsch — anche se il prestigio dei campioni d'Italia è molto alto nella nostra repubblica. Abbiamo ammirato la Juventus nella vittoriosa partita di Magdeburgo, in Coppa dei Campioni. L'ho vista recentemente a Palermo, sconfitta in amichevole. Ma quella gara non fa testo. Faceva caldo ed i bianconeri si sono limitati a compiere un allenamento. Mercoledì ci sarà battaglia». / gialloneri sono da ieri in «ritiro» in un albergo sulla collina, alla periferia di Dresda. Domani ultimeranno la preparazione. Al termine dell'allenamento verrà annunciata la formazione che affronterà la Juventus e nella quale farà il suo rientro lo stopper Sammer, rimasto a riposo precauzionale a Rostock. L'incontro si giocherà allo stadio della Dynamo (dotato di un ottimo impianto d'illuminazione e capace di contenere 35 mila spettatori) con inizio alle ore 20, corrispondenti alle 21 italia ne. L'arbitro sarà lo svizzero Bucheli. L'attesa in tutta la Sassonia è enorme, i biglietti sono esauriti. Bruno Bernardi Il i H Shd d à ll d Fbi Cll (Mii) Il centrocampista Hartmut Schade, a destra, sarà controllato da Fabio Capello (Moisio)