Vycpalek e Giagnoni: Sarà dura di Bruno Bernardi

Vycpalek e Giagnoni: Sarà dura I due allenatori hanno "spiato,, Dinamo Dresda e Lokomotive Lipsia Vycpalek e Giagnoni: Sarà dura II trainer bianconero: "Possiamo farcela, ma dovremo fare attenzione a non attaccare a testa bassa, perché in contropiede sono forti" - Il trainer granata: "Come condizione atletica attualmente ci sono superiori, sottovalutarli sarebbe un grosso errore" ■ Ieri il rientro dalla Germania Est (Dal nostro inviato speciale) Dresda, 9 settembre. Vycpalek e Giagnoni hanno lasciato stamane la Germania Orientale, diretti In Italia, abbastanza soddisfatti. La missione-lampo all'Est dei due « 007 » torinesi non è stata infruttuosa in quanto hanno tratto utili Indicazioni sul valore della Dinamo Dresda e del Lokomotive Lipsia, prossime avversarie rispettivamente della Juventus e del Torino nelle rispettive Coppe europee. Dinamo e Lokomotive, opposte alla penultima e all'ultima in classifica, non sono andate oltre un pareggio: entrambe hanno dovuto giocare in salita e rimontare un gol. Forse hanno sottovalutato il Chemie Lipsia e il Rot Weiss Erfurt, nettamente più deboli sul piano tecnico. Prima che lasciassero Berlino Est, abbiamo parlato a lungo con Vycpalek e Giagnoni. Vycpalek ribadisce che la Juventus è in grado di passare il turno: « Ce la possiamo fare, anche se sarà dura. Attualmente I campioni della Germania Est sembrano più avanti di noi come preparazione e come tenuta, ma questa differenza dì condizione verrà In parte annullata tra dieci giorni e verrà del tutto eliminata In occasione del retour-match In programma a Torino II 3 ottobre. Il 19 settembre In trasferta, adotteremo la tattica tipo "export": cioè cercheremo dì contenere i loro assalti a metà campo, non ci lanceremo all'attacco a testa bassa. Contropiede Un marcamento stretto a Krelsche, e contropiede. Indubbiamente per noi è un vantaggio giocare prima a Dresda. Quando i gìalloneri verranno a Torino li conosceremo meglio e potremo regolarci anche in base al risultato dell'andata. Nel primo incontro mi accontenterei di un pareggio, con I gol, naturalmente, visto che, a parità di punteggio, le reti segnate in trasferta contano doppio ». « Quale differenza ha riscontrato tra il Magdeburgo e la Dinamo? ». « Come impostazione tattica, la Dinamo ricalca il Magdeburgo, ma I giocatori hanno più classe. La Dinamo non dispone di uno sfondatore come Sparwasser, però ha alcuni elementi di spicco, cercherà di piegarci con il calcio atletico, ma slamo preparati: ormai abbiamo acquisito una notevole esperie.; /a Internazionale e, come gioco, stiamo cercando di avvicinarci il più possibile a quello dell'Aia* ». Abbiamo chiesto a Vycpalek di esaminare, uno per uno, caratteristiche dei campi- tedesco-orientali visti ieri all'opera. Ecco le sue impressioni reparto per reparto: BODEN — E' un portiere dotato. L'ho visto compiere i na bella parata su un tiro davvero insidioso. Non ha colpe sul primo gol segnato direttamente dalla bandieri¬ na del corner e non è certo lui il responsabile della seconda rete realizzata in contropiede dal Chemie. GANZERÀ — E' un nazionale. Mercoledì a Rostok, contro la Bulgaria, sarà probabilmente riserva. Gioca sull'uomo, come secondo stopper. Non fa complimenti, effettua entrate pulite e alcune a scivoloni come Schnellinger. Ogni tanto si spinge in avanti, però preferisce seguire il suo avversario. La Dinamo non applica marcature a zona in difesa. WAZLICH — Buon marcatore. Spesso «fluidifica», con frequenti ed efficaci inserimenti sulla sinistra, e non disdegna le conclusioni. Buono tecnicamente. SAMMER — E' lo stopper titolare. Sabato, in assenza di Hàfner che è ricoverato a Berlino Est per una bronchite ma contro di noi giocherà, è stato utilizzato come libero. Sarà probabilmente l'avversario di Anastasi. Fisicamente ricorda un po' Facchetti: alto, biondo, forte di testa, autoritario negli interventi. E' titolare nella Nazionale, un grosso giocatore. HELM — E' lo stopper di riserva. Non saprei valutarlo perché è stato poco impegnato. Anche lui, comunque, ha grinta da vendere. Capocannoniere KREISCHE — Ha giocato sottotono contro il Chemie per mancanza di spazi a causa del « supercatenaccio » degli avversari. Capocannoniere nello scorso torneo, è anche l'uomo-guida della squadra. A tratti gioca con i centrocampisti e qualche volta va a concludere e lo fa con molta abilità. Tecnicamente è il migliore. Fatte le dovute proporzioni, è il Cruyff della Dinamo: imposta e va in gol. Potrei riservargli Longobucco o Marchetti. Cuccureddu, ad esempio, l'ha già marcato anni fa nella "Under 23", però proprio Kreische aveva segnato il gol decisivo. RAU — Un gran lavoratore, un operaio del centrocampo che corre dall'inizio alla fine. Ha un fisico eccezionale. Ieri ha segnato un gol entusiasmante con una staffilata da 25 metri diretta all'incrocio dei pali. SCHADE — E' la riserva di Dròner: non ha molto ritmo, gioca di prima. RIEDEL — Centravanti estroso, ricco di fantasia. KLAUS MULLER — Bello il suo gol di testa. Certo che il Moller della Germania Federale è un'altra cosa. Klaus è sgusciante, sa smarcarsi, ma contro il Chemie non ha trovato sfogo per le sue puntate. SACHSE — Tecnicamente interessante, si getta in area con coraggio, sa crossare. Da Vycpalek a Giagnoni. Il trainer del Torino addebita il risultato negativo (1-1) del Lokomotive sul proprio terreno al caldo e alla presunzione con cui la squadra di Lipsia ha affrontato la « cenerentola » del campionato. « Non era certo il clima ideale per I "ferrovieri". All'Inizio tutto sembrava facile, ma poi il Rot Weiss II ha sorpresi sul ritmo e sulla velocità, passando per primo in vantaggio. Nella ripresa il Lokomotive è cresciuto dì tono pareggiando con II centrocampista Llesewitsch. Che il Lokomotive fosse di levatura superiore agli avversari non c'erano dubbi, eppure II Rot Weiss, galvanizzato dal gol, è riuscito a riscattare lo 0 a 7 dell'anno scorso, abbinato all'I a 3 in casa. Il pubblico, circa 30 mila spettatori, alla fine non ha nascosto la propria delusione. Anche Il presidente Kuhn ha manifestato un certo disappunto per il risultato, lo non mi lascio ingannare. Il Lokomotive, lo ripeto, ha risentito del caldo e non era In giornata di vena. Ritengo la squadra di Lipsia superiore a noi come condizione atletica perché ha iniziato prima l'attività, ma non c'è molta differenza ». « Come intende affrontare il Lokomotive a Torino? ». «Naturalmente dovremo attaccarlo con determinazione, senza sottovalutarlo. Possiamo passare II turno, ma dovremo lottare ». Attacco forte « Qual è il reparto più forte? ». « Senza dubbio l'attacco. Il Lokomotive gioca con tre punte, anche se a turno una di esse rientra In appoggio al centrocampo. Ieri questi recuper' non erano sempre tempec. i e la manovra ne ha risentito. Le due punte avanzate sono Matoul e Lowe. Matoul è un tipo alla Bui: alto, forte dì testa, un po' esile fisicamente. Lo cercano sempre con I cross. E' il perno del gioco offensivo ed è anche il cannoniere della squadra, con 4 gol In 5 partite. Lówe è un nazionale. Tre anni fa giocò a Berlino Est contro gli azzurri. E' svelto, ha un bel dribbling. è scattante. Fremei è la mezz'ala di regìa avanzata. Vanta cinquanta presenze In nazionale. A metà campo giocano Liesewltsch, Moldt e Kóditz. Non hanno molta fantasia. La difesa è solida ma s'è fatta infilare In contropiede. Vivaci I terzini Sekora e Fritsche (che si spinge avanti e ha un bel tiro) e lo stopper Altmann ». • Mi ha impressionato soprattutto il libero Glessner, capitano della squadra — ha proseguito —, che sabato è sfato premiato per la cinquantesima presenza nel Lokomotive, comprendendo gav re di campionato e dì Coppa. Nel complesso la squadra è fisicamente ben messa. Lì vedremo a Torino. Ieri si sono schierati, secondo II 4-3-3, così: Friese (1); Sekora (2), Altmann (6), Glessner (4), Fritsche (5); Liesewltsch (3), Moldt (7) e Gelssler dal 20' della ripresa, Frenze! "i); Kóditz (9) (Gróbner il 30' della ripresa), Matoul (10) e Lówe (11) ». Bruno Bernardi Vycpalek e Giagnoni: Sarà dura I due allenatori hanno "spiato,, Dinamo Dresda e Lokomotive Lipsia Vycpalek e Giagnoni: Sarà dura II trainer bianconero: "Possiamo farcela, ma dovremo fare attenzione a non attaccare a testa bassa, perché in contropiede sono forti" - Il trainer granata: "Come condizione atletica attualmente ci sono superiori, sottovalutarli sarebbe un grosso errore" ■ Ieri il rientro dalla Germania Est (Dal nostro inviato speciale) Dresda, 9 settembre. Vycpalek e Giagnoni hanno lasciato stamane la Germania Orientale, diretti In Italia, abbastanza soddisfatti. La missione-lampo all'Est dei due « 007 » torinesi non è stata infruttuosa in quanto hanno tratto utili Indicazioni sul valore della Dinamo Dresda e del Lokomotive Lipsia, prossime avversarie rispettivamente della Juventus e del Torino nelle rispettive Coppe europee. Dinamo e Lokomotive, opposte alla penultima e all'ultima in classifica, non sono andate oltre un pareggio: entrambe hanno dovuto giocare in salita e rimontare un gol. Forse hanno sottovalutato il Chemie Lipsia e il Rot Weiss Erfurt, nettamente più deboli sul piano tecnico. Prima che lasciassero Berlino Est, abbiamo parlato a lungo con Vycpalek e Giagnoni. Vycpalek ribadisce che la Juventus è in grado di passare il turno: « Ce la possiamo fare, anche se sarà dura. Attualmente I campioni della Germania Est sembrano più avanti di noi come preparazione e come tenuta, ma questa differenza dì condizione verrà In parte annullata tra dieci giorni e verrà del tutto eliminata In occasione del retour-match In programma a Torino II 3 ottobre. Il 19 settembre In trasferta, adotteremo la tattica tipo "export": cioè cercheremo dì contenere i loro assalti a metà campo, non ci lanceremo all'attacco a testa bassa. Contropiede Un marcamento stretto a Krelsche, e contropiede. Indubbiamente per noi è un vantaggio giocare prima a Dresda. Quando i gìalloneri verranno a Torino li conosceremo meglio e potremo regolarci anche in base al risultato dell'andata. Nel primo incontro mi accontenterei di un pareggio, con I gol, naturalmente, visto che, a parità di punteggio, le reti segnate in trasferta contano doppio ». « Quale differenza ha riscontrato tra il Magdeburgo e la Dinamo? ». « Come impostazione tattica, la Dinamo ricalca il Magdeburgo, ma I giocatori hanno più classe. La Dinamo non dispone di uno sfondatore come Sparwasser, però ha alcuni elementi di spicco, cercherà di piegarci con il calcio atletico, ma slamo preparati: ormai abbiamo acquisito una notevole esperie.; /a Internazionale e, come gioco, stiamo cercando di avvicinarci il più possibile a quello dell'Aia* ». Abbiamo chiesto a Vycpalek di esaminare, uno per uno, caratteristiche dei campi- tedesco-orientali visti ieri all'opera. Ecco le sue impressioni reparto per reparto: BODEN — E' un portiere dotato. L'ho visto compiere i na bella parata su un tiro davvero insidioso. Non ha colpe sul primo gol segnato direttamente dalla bandieri¬ na del corner e non è certo lui il responsabile della seconda rete realizzata in contropiede dal Chemie. GANZERÀ — E' un nazionale. Mercoledì a Rostok, contro la Bulgaria, sarà probabilmente riserva. Gioca sull'uomo, come secondo stopper. Non fa complimenti, effettua entrate pulite e alcune a scivoloni come Schnellinger. Ogni tanto si spinge in avanti, però preferisce seguire il suo avversario. La Dinamo non applica marcature a zona in difesa. WAZLICH — Buon marcatore. Spesso «fluidifica», con frequenti ed efficaci inserimenti sulla sinistra, e non disdegna le conclusioni. Buono tecnicamente. SAMMER — E' lo stopper titolare. Sabato, in assenza di Hàfner che è ricoverato a Berlino Est per una bronchite ma contro di noi giocherà, è stato utilizzato come libero. Sarà probabilmente l'avversario di Anastasi. Fisicamente ricorda un po' Facchetti: alto, biondo, forte di testa, autoritario negli interventi. E' titolare nella Nazionale, un grosso giocatore. HELM — E' lo stopper di riserva. Non saprei valutarlo perché è stato poco impegnato. Anche lui, comunque, ha grinta da vendere. Capocannoniere KREISCHE — Ha giocato sottotono contro il Chemie per mancanza di spazi a causa del « supercatenaccio » degli avversari. Capocannoniere nello scorso torneo, è anche l'uomo-guida della squadra. A tratti gioca con i centrocampisti e qualche volta va a concludere e lo fa con molta abilità. Tecnicamente è il migliore. Fatte le dovute proporzioni, è il Cruyff della Dinamo: imposta e va in gol. Potrei riservargli Longobucco o Marchetti. Cuccureddu, ad esempio, l'ha già marcato anni fa nella "Under 23", però proprio Kreische aveva segnato il gol decisivo. RAU — Un gran lavoratore, un operaio del centrocampo che corre dall'inizio alla fine. Ha un fisico eccezionale. Ieri ha segnato un gol entusiasmante con una staffilata da 25 metri diretta all'incrocio dei pali. SCHADE — E' la riserva di Dròner: non ha molto ritmo, gioca di prima. RIEDEL — Centravanti estroso, ricco di fantasia. KLAUS MULLER — Bello il suo gol di testa. Certo che il Moller della Germania Federale è un'altra cosa. Klaus è sgusciante, sa smarcarsi, ma contro il Chemie non ha trovato sfogo per le sue puntate. SACHSE — Tecnicamente interessante, si getta in area con coraggio, sa crossare. Da Vycpalek a Giagnoni. Il trainer del Torino addebita il risultato negativo (1-1) del Lokomotive sul proprio terreno al caldo e alla presunzione con cui la squadra di Lipsia ha affrontato la « cenerentola » del campionato. « Non era certo il clima ideale per I "ferrovieri". All'Inizio tutto sembrava facile, ma poi il Rot Weiss II ha sorpresi sul ritmo e sulla velocità, passando per primo in vantaggio. Nella ripresa il Lokomotive è cresciuto dì tono pareggiando con II centrocampista Llesewitsch. Che il Lokomotive fosse di levatura superiore agli avversari non c'erano dubbi, eppure II Rot Weiss, galvanizzato dal gol, è riuscito a riscattare lo 0 a 7 dell'anno scorso, abbinato all'I a 3 in casa. Il pubblico, circa 30 mila spettatori, alla fine non ha nascosto la propria delusione. Anche Il presidente Kuhn ha manifestato un certo disappunto per il risultato, lo non mi lascio ingannare. Il Lokomotive, lo ripeto, ha risentito del caldo e non era In giornata di vena. Ritengo la squadra di Lipsia superiore a noi come condizione atletica perché ha iniziato prima l'attività, ma non c'è molta differenza ». « Come intende affrontare il Lokomotive a Torino? ». «Naturalmente dovremo attaccarlo con determinazione, senza sottovalutarlo. Possiamo passare II turno, ma dovremo lottare ». Attacco forte « Qual è il reparto più forte? ». « Senza dubbio l'attacco. Il Lokomotive gioca con tre punte, anche se a turno una di esse rientra In appoggio al centrocampo. Ieri questi recuper' non erano sempre tempec. i e la manovra ne ha risentito. Le due punte avanzate sono Matoul e Lowe. Matoul è un tipo alla Bui: alto, forte dì testa, un po' esile fisicamente. Lo cercano sempre con I cross. E' il perno del gioco offensivo ed è anche il cannoniere della squadra, con 4 gol In 5 partite. Lówe è un nazionale. Tre anni fa giocò a Berlino Est contro gli azzurri. E' svelto, ha un bel dribbling. è scattante. Fremei è la mezz'ala di regìa avanzata. Vanta cinquanta presenze In nazionale. A metà campo giocano Liesewltsch, Moldt e Kóditz. Non hanno molta fantasia. La difesa è solida ma s'è fatta infilare In contropiede. Vivaci I terzini Sekora e Fritsche (che si spinge avanti e ha un bel tiro) e lo stopper Altmann ». • Mi ha impressionato soprattutto il libero Glessner, capitano della squadra — ha proseguito —, che sabato è sfato premiato per la cinquantesima presenza nel Lokomotive, comprendendo gav re di campionato e dì Coppa. Nel complesso la squadra è fisicamente ben messa. Lì vedremo a Torino. Ieri si sono schierati, secondo II 4-3-3, così: Friese (1); Sekora (2), Altmann (6), Glessner (4), Fritsche (5); Liesewltsch (3), Moldt (7) e Gelssler dal 20' della ripresa, Frenze! "i); Kóditz (9) (Gróbner il 30' della ripresa), Matoul (10) e Lówe (11) ». Bruno Bernardi