La ragazza del blues vincerà a Castrocaro

La ragazza del blues vincerà a Castrocaro La ragazza del blues vincerà a Castrocaro Dodici finalisti in gara per la finale del concorso di ieri sera (Nostro servizio particolare) Castrocaro, 2 settembre. Di concorsi di voci nuove l'Italia è piena. Cosi come è piena di truffe ai danni degli aspiranti cantanti. Ma Castrocaro, la manifestazione organizzata da Gianni Ravera, è un'altra cosa: è l'università dei dilettanti, è il trampolino sicuro verso il professionismo, è la vetrina dei deb dove non si è mai gridato allo scandalo. I discografici lo sanno e stazionano nel padiglione delle feste con lo stesso animo con cui si corre all'Hilton di Milano per il calcio-mercato. Fu un affare l'ingaggio di Franco Simone, vincitore della passata tornata? Ansoldi, un discografico, sorride: « Simone è lanciatissimo da Radio Capodistria e da Radio Montecarlo; un po' meno dalla Radio italiana ». Ma si farà, Ansoldi non ha dubbi. E con Roberto Callegaro com'è andata? Non troviamo nessuno della Casa che si accaparrò l'altro vincitore. Cosa avrebbero potuto dire? Di Callegaro per un anno si è persa ogni traccia. Dunque non basta vincere, e non è sufficiente neppure essere catapultato alla Mostra della canzone di Venezia (in pro¬ gramma quest'anno nel Palazzo del Cinema dal 20 al 22 settembre). I dodici cantanti in gara stasera (e che vedremo sul video giovedì 13) lo sanno e non battono ciglio. Contrariamente alle altre sedici edizioni, il gruppo dei concorrenti è formato, questa volta, da ragazzi impassibili, imperscrutabili, preparatissimi (hanno tutti studiato musica e tre fanno addirittura il conservatorio ), giovanissimi (c'è un solo maggiorenne) e tutti quasi allo stesso livello: un livello da sette, sette e mezzo. Per amor di statistiche diremo che a questa finale prendono parte quattro emiliani, due sardi, due marchigiani, una toscana, un pugliese, un siciliano (nato a Melbourne) ed una campana. L'unica a spiccare tra i dodici è Onelia Bagni (un nome da stazione ferroviaria, se Onelia fosse scritto con la G): bolognese, 19 anni, fidanzata con un uomo di vent'anni più vecchio di lei («L'unico che mi abbia capita»), vocalista molto brava, piena di verve che ama i blues. Tutto è cominciato quando sono venuti a Bologna certi suoi parenti afro-ameri¬ cani (sua cugina ha sposato un negro) che l'hanno convertita al jazz. Stanotte sarà sicuramente una dei due vincitori e la rivedremo a Venezia. Ma non vuole fare la cantante di professione. e. m. Orta — Il pianista Raymund Havenith ha inaugurato oggi pomeriggio il sedicesimo « Settembre musicale di San Giulio ». La rassegna, che presenterà musicisti e cantanti di fama internazionale, si è aperta con un repertorio da Beethoven, Mozart, Chopin, Ravel e Liszt. La ragazza del blues vincerà a Castrocaro La ragazza del blues vincerà a Castrocaro Dodici finalisti in gara per la finale del concorso di ieri sera (Nostro servizio particolare) Castrocaro, 2 settembre. Di concorsi di voci nuove l'Italia è piena. Cosi come è piena di truffe ai danni degli aspiranti cantanti. Ma Castrocaro, la manifestazione organizzata da Gianni Ravera, è un'altra cosa: è l'università dei dilettanti, è il trampolino sicuro verso il professionismo, è la vetrina dei deb dove non si è mai gridato allo scandalo. I discografici lo sanno e stazionano nel padiglione delle feste con lo stesso animo con cui si corre all'Hilton di Milano per il calcio-mercato. Fu un affare l'ingaggio di Franco Simone, vincitore della passata tornata? Ansoldi, un discografico, sorride: « Simone è lanciatissimo da Radio Capodistria e da Radio Montecarlo; un po' meno dalla Radio italiana ». Ma si farà, Ansoldi non ha dubbi. E con Roberto Callegaro com'è andata? Non troviamo nessuno della Casa che si accaparrò l'altro vincitore. Cosa avrebbero potuto dire? Di Callegaro per un anno si è persa ogni traccia. Dunque non basta vincere, e non è sufficiente neppure essere catapultato alla Mostra della canzone di Venezia (in pro¬ gramma quest'anno nel Palazzo del Cinema dal 20 al 22 settembre). I dodici cantanti in gara stasera (e che vedremo sul video giovedì 13) lo sanno e non battono ciglio. Contrariamente alle altre sedici edizioni, il gruppo dei concorrenti è formato, questa volta, da ragazzi impassibili, imperscrutabili, preparatissimi (hanno tutti studiato musica e tre fanno addirittura il conservatorio ), giovanissimi (c'è un solo maggiorenne) e tutti quasi allo stesso livello: un livello da sette, sette e mezzo. Per amor di statistiche diremo che a questa finale prendono parte quattro emiliani, due sardi, due marchigiani, una toscana, un pugliese, un siciliano (nato a Melbourne) ed una campana. L'unica a spiccare tra i dodici è Onelia Bagni (un nome da stazione ferroviaria, se Onelia fosse scritto con la G): bolognese, 19 anni, fidanzata con un uomo di vent'anni più vecchio di lei («L'unico che mi abbia capita»), vocalista molto brava, piena di verve che ama i blues. Tutto è cominciato quando sono venuti a Bologna certi suoi parenti afro-ameri¬ cani (sua cugina ha sposato un negro) che l'hanno convertita al jazz. Stanotte sarà sicuramente una dei due vincitori e la rivedremo a Venezia. Ma non vuole fare la cantante di professione. e. m. Orta — Il pianista Raymund Havenith ha inaugurato oggi pomeriggio il sedicesimo « Settembre musicale di San Giulio ». La rassegna, che presenterà musicisti e cantanti di fama internazionale, si è aperta con un repertorio da Beethoven, Mozart, Chopin, Ravel e Liszt.

Luoghi citati: Bologna, Italia, Melbourne, Milano, Montecarlo, Venezia