Il fascino discreto di Philipe

Il fascino discreto di Philipe LA CRONACA DEGLI SPETTACOLI TELEVISIVI Il fascino discreto di Philipe Stasera si inizia il ciclo dedicato all'indimenticabile attore - Primo film: "Il diavolo in corpo" accanto a Micheline Presle - Ieri l'esordio del nuovo sceneggialo "Il caso Lafarge" con Paola Pitagora Con un film celebre, Il diavolo in corpo, s'inizia stasera sul Nazionale l'annunciato ciclo dedicato a Gerard Philipe, intitolato «Il fascino dell'attore». Titolo pertinente: non molti tra i giovani interpreti di opere cinematografiche affascinarono il pubblico non soltanto suo coetaneo, e non soltanto femminile, come quest'artista francese immaturamente morto per un embolo il 24 novembre 1953, dieci giorni prima del suo trentottesimo compleanno. «Simbolo, è stato detto, d'una generazione che aveva poco più di vent'anni alla fine della guerra», Gerard Philipe interpreta appunto, nel film di stasera, la figura di Francois, un ragazzo amante di Marta, sposata a un militare in guerra (l'azione è ambientata in Francia nel 1917). La passione che infiamma gli innamorati è bruciante, invano contrastata dai familiari e turbata dagli smarrimenti del giovane, che alla fine dovrà rassegnarsi a perdere per sempre la donna amata. Derivato da «Le diable au corps» di Radiguet, scrittore spentosi a vent'anni, il film, realizzato nel '47, è il capolavoro di Claude Autant-Lara e uno dei più importanti del dopoguerra. Marta è stupendamente vissuta da Micheline Presle. ★ ★ Fu Marie Lafarge una perfida uvvelenatrice oppure la vittima d'un destino iniquo? E' l'interrogativo che i telespettatori si pongono all'epilogo della prima delle puntate del telefilm II caso Lafarge di Marco Leto, in onda iersera sul Nazionale. Marco Leto è un giovane regista che ultimamente ha fatto parlare assai bene di sé per un film. La villeggiatura, dedicato al confino di polizia nel periodo fascista, presentato a St-Vincent e premiato con la Grolla d'oro a uno degli interpreti: Adolfo Celi. Già noto per altri lavori televisivi, Leto è uno di quei realizzatori che sanno impegnarsi a dovere quando il tema svolto affronta problemi appassionanti. Il tema del Caso Lafarge si esprime attraverso una domanda: «La scienza sino a qual punto è d'aiuto alla giustizia in un processo indiziario?». Il processo, che nella prima puntata è tincora di là da venire (crediamo sia inscenato nella terza), si riferisce a una vicenda francese del¬ l'Ottocento, accaduta sotto il Secondo Impero, e nella quale una giovane parigina, sposa d'un uggioso marito provinciale che la obbligò a lasciar la capitale, si rivelò animata da qualche rancore verso il consorte, malfermo in salute proprio nel periodo in cui il matrimonio era in crisi. Nella puntata introduttiva di ieri le cose sono ferme lì: al morto sospetto. Marco Leto ha registicamente giocato bene le sue carte, creando un'atmosfera di suspense in cui quel decesso fa sentire un suo peso presente e futuro, e fa riascere nella gente l'impazienza di conoscere presto il seguito. Presto? Oh no, domenica prossima. L'interpretazione è apparsa calibrata: a Paola Pitagora s'ad¬ dice il lutto di Marie Lafarge, diseredata dal marito a beneficio della vecchia madre (Evi Maltagliati) nel secondo testamento di lui. ★ ★ Altro esordio sul Secondo con Stasera in Europa, primo di una nuova serie di shows dedicati a programmi musicali di altri Paesi: iersera l'Inghilterra. Vessillifera di questa, la canora attrice cinematografica di Mary Poppins e Tutti insieme appassionatamente: Julie Andrews, bravissima specie quando, con riuscito trucco fotografico, è tre volte se stessa. Presentatore Daniele Piombi, impeccabile e sorridente, sempre. vjce Il fascino discreto di Philipe LA CRONACA DEGLI SPETTACOLI TELEVISIVI Il fascino discreto di Philipe Stasera si inizia il ciclo dedicato all'indimenticabile attore - Primo film: "Il diavolo in corpo" accanto a Micheline Presle - Ieri l'esordio del nuovo sceneggialo "Il caso Lafarge" con Paola Pitagora Con un film celebre, Il diavolo in corpo, s'inizia stasera sul Nazionale l'annunciato ciclo dedicato a Gerard Philipe, intitolato «Il fascino dell'attore». Titolo pertinente: non molti tra i giovani interpreti di opere cinematografiche affascinarono il pubblico non soltanto suo coetaneo, e non soltanto femminile, come quest'artista francese immaturamente morto per un embolo il 24 novembre 1953, dieci giorni prima del suo trentottesimo compleanno. «Simbolo, è stato detto, d'una generazione che aveva poco più di vent'anni alla fine della guerra», Gerard Philipe interpreta appunto, nel film di stasera, la figura di Francois, un ragazzo amante di Marta, sposata a un militare in guerra (l'azione è ambientata in Francia nel 1917). La passione che infiamma gli innamorati è bruciante, invano contrastata dai familiari e turbata dagli smarrimenti del giovane, che alla fine dovrà rassegnarsi a perdere per sempre la donna amata. Derivato da «Le diable au corps» di Radiguet, scrittore spentosi a vent'anni, il film, realizzato nel '47, è il capolavoro di Claude Autant-Lara e uno dei più importanti del dopoguerra. Marta è stupendamente vissuta da Micheline Presle. ★ ★ Fu Marie Lafarge una perfida uvvelenatrice oppure la vittima d'un destino iniquo? E' l'interrogativo che i telespettatori si pongono all'epilogo della prima delle puntate del telefilm II caso Lafarge di Marco Leto, in onda iersera sul Nazionale. Marco Leto è un giovane regista che ultimamente ha fatto parlare assai bene di sé per un film. La villeggiatura, dedicato al confino di polizia nel periodo fascista, presentato a St-Vincent e premiato con la Grolla d'oro a uno degli interpreti: Adolfo Celi. Già noto per altri lavori televisivi, Leto è uno di quei realizzatori che sanno impegnarsi a dovere quando il tema svolto affronta problemi appassionanti. Il tema del Caso Lafarge si esprime attraverso una domanda: «La scienza sino a qual punto è d'aiuto alla giustizia in un processo indiziario?». Il processo, che nella prima puntata è tincora di là da venire (crediamo sia inscenato nella terza), si riferisce a una vicenda francese del¬ l'Ottocento, accaduta sotto il Secondo Impero, e nella quale una giovane parigina, sposa d'un uggioso marito provinciale che la obbligò a lasciar la capitale, si rivelò animata da qualche rancore verso il consorte, malfermo in salute proprio nel periodo in cui il matrimonio era in crisi. Nella puntata introduttiva di ieri le cose sono ferme lì: al morto sospetto. Marco Leto ha registicamente giocato bene le sue carte, creando un'atmosfera di suspense in cui quel decesso fa sentire un suo peso presente e futuro, e fa riascere nella gente l'impazienza di conoscere presto il seguito. Presto? Oh no, domenica prossima. L'interpretazione è apparsa calibrata: a Paola Pitagora s'ad¬ dice il lutto di Marie Lafarge, diseredata dal marito a beneficio della vecchia madre (Evi Maltagliati) nel secondo testamento di lui. ★ ★ Altro esordio sul Secondo con Stasera in Europa, primo di una nuova serie di shows dedicati a programmi musicali di altri Paesi: iersera l'Inghilterra. Vessillifera di questa, la canora attrice cinematografica di Mary Poppins e Tutti insieme appassionatamente: Julie Andrews, bravissima specie quando, con riuscito trucco fotografico, è tre volte se stessa. Presentatore Daniele Piombi, impeccabile e sorridente, sempre. vjce

Luoghi citati: Europa, Francia, Inghilterra