Candelotto di dinamite con miccia sulla porta di un albergatore
Candelotto di dinamite con miccia sulla porta di un albergatore "Avvertimento,, al proprietario del Canaletto Candelotto di dinamite con miccia sulla porta di un albergatore Il tritolo (due etti) è stato trovato da un vicino di casa - Due mesi fa il titolare dell'albergo aveva ricevuto una telefonata: "Ti faremo saltare il locale" - Altro fatto: arrestati i proprietari del "Moderno" per sfruttamento della prostituzione «Avvertimento esplosivo» al titolare di un albergo del centro. Uno sconosciuto gli ha lasciato, davanti alla porta di casa, un candelotto di dinamite con la miccia (spenta) innescata. «Prima o poi ti farò saltare in aria il locale», gli aveva detto per telefono, qualche tempo fa, una voce. La dinamite di ieri sarebbe un'eloquente dimostrazione che il misterioso personaggio fa sul serio. Alle 8, in via Accademia Albertina 5, Antonio Soccio, di 28 anni, è uscito di casa e ha visto sul pianerottolo, davanti alla porta dell'alloggio di Giulio Buoncristiani, un oggetto cilindrico con attaccato un pezzo di corda lungo 30 centimetri. Ha subito riconosciuto l'esplosivo e ha suonato al campanello dell'inquilino. Il Buoncristiani, 56 anni, è titolare con la moglie Marina Fredianelli, 49 anni, dell'albergo-ristorante Canaletto, che si trova nello stesso caseggiato. I proprietari, allarmati, hanno telefonato ai carabinieri e poco dopo giungeva una radiomobile del Nucleo investigativo che provvedeva a disinnescare l'esplosivo. Alle 9 la Fredianelli ha ricevuto una telefonata anonima: «C'è una bomba ad orologeria nel vostro locale, alle 12 dovrebbe scoppiare, guardate nelle cantine». Nuovo allarme ai carabinieri che non si erano ancora allontanati dalla casa. I militi hanno frugato in ogni angolo dei sotterranei, ma non hanno trovato nulla. E' probabile che la telefonata dello sconosciuto si riferisse alla dinamite deposta davanti alla porta del Buoncristiani. Il titolare del Canaletto ha riferito di essere stato minacciato, alcuni mesi fa, da un suo cliente. I carabinieri l'avrebbero già identificato: si tratterebbe di un pregiudicato che era solito chiedere soldi al Buoncristiani il quale, a uh certo punto, avrebbe deciso di chiudere i cordoni della borsa. II brigadiere Selleri del Nucleo investigativo indaga anche in altre direzioni: in questi ultimi tempi il Canaletto è stato al centro di numerosi episodi di cronaca, tra cui una sparatoria davanti all'ingresso e una vicenda di prostituzione in cui erano implicate ragazze straniere «ingaggiate» a Torino da elementi della malavita. Non è escluso che l'esplosivo di ieri mattina sia da collegarsi a questi fatti. — Dopo lunghi appostamenti la squadra del Buon costume ha sorpreso i titolari dell'albergo Moderno, di via Silvio Pellico 11, che ospitavano coppie clandestine. Sono Carlo Malfatto, 48 anni, e la moglie Rosina Bertano, della stessa età. Sono stati arrestati con l'accusa di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. L'operazione è stata difficile perché gli albergatori si servivano di due «sentinelle» agli angoli di via Pellico le quali davano l'allarme se si avvicinava una pattuglia della polizia. Sabato notte tuttavia gli agenti sono riusciti a bloccare tre coppie che uscivano dall'albergo e le hanno accompagnate in questura. Le donne hanno ammesso di pagare una «tangente» al Malfatto per ogni cliente che portavano al Moderno. La cifra variava dalle 1500 alle 4000 lire. Giulio Buoncristiani, proprietario del Canaletto - Carlo Malfatto e la moglie Rosina Candelotto di dinamite con miccia sulla porta di un albergatore "Avvertimento,, al proprietario del Canaletto Candelotto di dinamite con miccia sulla porta di un albergatore Il tritolo (due etti) è stato trovato da un vicino di casa - Due mesi fa il titolare dell'albergo aveva ricevuto una telefonata: "Ti faremo saltare il locale" - Altro fatto: arrestati i proprietari del "Moderno" per sfruttamento della prostituzione «Avvertimento esplosivo» al titolare di un albergo del centro. Uno sconosciuto gli ha lasciato, davanti alla porta di casa, un candelotto di dinamite con la miccia (spenta) innescata. «Prima o poi ti farò saltare in aria il locale», gli aveva detto per telefono, qualche tempo fa, una voce. La dinamite di ieri sarebbe un'eloquente dimostrazione che il misterioso personaggio fa sul serio. Alle 8, in via Accademia Albertina 5, Antonio Soccio, di 28 anni, è uscito di casa e ha visto sul pianerottolo, davanti alla porta dell'alloggio di Giulio Buoncristiani, un oggetto cilindrico con attaccato un pezzo di corda lungo 30 centimetri. Ha subito riconosciuto l'esplosivo e ha suonato al campanello dell'inquilino. Il Buoncristiani, 56 anni, è titolare con la moglie Marina Fredianelli, 49 anni, dell'albergo-ristorante Canaletto, che si trova nello stesso caseggiato. I proprietari, allarmati, hanno telefonato ai carabinieri e poco dopo giungeva una radiomobile del Nucleo investigativo che provvedeva a disinnescare l'esplosivo. Alle 9 la Fredianelli ha ricevuto una telefonata anonima: «C'è una bomba ad orologeria nel vostro locale, alle 12 dovrebbe scoppiare, guardate nelle cantine». Nuovo allarme ai carabinieri che non si erano ancora allontanati dalla casa. I militi hanno frugato in ogni angolo dei sotterranei, ma non hanno trovato nulla. E' probabile che la telefonata dello sconosciuto si riferisse alla dinamite deposta davanti alla porta del Buoncristiani. Il titolare del Canaletto ha riferito di essere stato minacciato, alcuni mesi fa, da un suo cliente. I carabinieri l'avrebbero già identificato: si tratterebbe di un pregiudicato che era solito chiedere soldi al Buoncristiani il quale, a uh certo punto, avrebbe deciso di chiudere i cordoni della borsa. II brigadiere Selleri del Nucleo investigativo indaga anche in altre direzioni: in questi ultimi tempi il Canaletto è stato al centro di numerosi episodi di cronaca, tra cui una sparatoria davanti all'ingresso e una vicenda di prostituzione in cui erano implicate ragazze straniere «ingaggiate» a Torino da elementi della malavita. Non è escluso che l'esplosivo di ieri mattina sia da collegarsi a questi fatti. — Dopo lunghi appostamenti la squadra del Buon costume ha sorpreso i titolari dell'albergo Moderno, di via Silvio Pellico 11, che ospitavano coppie clandestine. Sono Carlo Malfatto, 48 anni, e la moglie Rosina Bertano, della stessa età. Sono stati arrestati con l'accusa di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. L'operazione è stata difficile perché gli albergatori si servivano di due «sentinelle» agli angoli di via Pellico le quali davano l'allarme se si avvicinava una pattuglia della polizia. Sabato notte tuttavia gli agenti sono riusciti a bloccare tre coppie che uscivano dall'albergo e le hanno accompagnate in questura. Le donne hanno ammesso di pagare una «tangente» al Malfatto per ogni cliente che portavano al Moderno. La cifra variava dalle 1500 alle 4000 lire. Giulio Buoncristiani, proprietario del Canaletto - Carlo Malfatto e la moglie Rosina
Persone citate: Antonio Soccio, Buoncristiani, Fredianelli, Giulio Buoncristiani, Marina Fredianelli, Rosina Bertano, Selleri
Luoghi citati: Torino
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