Le malefatte del grande chirurgo

Le malefatte del grande chirurgo LE PRIME VISIONI SULLO SCHERMO DEL, CINEMA Le malefatte del grande chirurgo "Bisturi la mafia bianca", di Luigi Zampa: i baroni della medicina, con molto romanzo Bisturi la mafia bianca di Luigi Zampa, con Gabriele Ferzetti, Enrico Maria Salerno, Senta Berger. Italiano, drammatico. Cinema Cristallo. I « baroni del bisturi », come fu detto da Cannes, i cattedratici della medicina che praticano l'arte dell'illecito compromesso, impinguando sulle sofferenze altrui, sono l'obiettivo polemico, e quanto mai attuale, di questo film di Zampa, che pur non avendo il frizzo e la felicità inventiva del precedente film sanitario dello stesso regista (Il medico della mutua), si fa rispettare per l'importanza dell'assunto e il buon mestiere che vi è profuso. Invece che in toni scabri, documentaristici (come sarebbe stato meglio), la vicenda è tenuta in un registro romanzesco e talvolta persino « giallo », che se può piacere al pubblico in generale, lascia perplessi gli spettatori socialmente « impegnati », che vedono allontanarsi e quasi rarefarsi il «problema» a beneficio di un intreccio fin troppo congegnato su effetti drammatici, è perciò distraente dall'essenziale. Assistiamo alle coperte malefatte del grande chirurgo Vallotti, che da una parte (la sua clinica privata) munge i ricchi e dall'altra (l'ospedale) accarezza i poveri a fini pubblicitari; alle reazioni pur troppo velleitarie del subalterno dottor Giordani, lucido testimone e severo giudice di quegli intrallazzi, ma per conto suo affetto da dipsomania; alla collisione tra i due, seguita dalla sconfitta del debole; all'illusorio trionfo del cattedratico, illusorio perché il morbo di Parkinson alla fine s'incarica della miglior vendetta, che è di trasferire il grande e tanto disinvolto chirurgo nella schiera dei sofferenti che hanno bisogno d'aiuto. Come se tutto questo non bastasse, v'è pure una suora, presa da gentilissimo amore, ma non monastico, per l'infelice Giordani. La principale cura di Zampa, di procurare svolte, imprevisti e suspense alla vicenda, non gli ha tuttavia impedito di far sentire, in forma sia pure romanzesco-divulgativa, l'urgenza d'una riforma sanitaria in Italia. Ferzetti, che sfiorò il premio a Cannes, è l'eccellente protagonista, sfortunato solo in quanto il contesto non è dei più puri; secondandolo bene Salerno (Giordani), la bella Senta Berger, Gora, Salce e gli altri. _ Unione musicale — Oggi alle 17 all'Auditorium della Rai concerto dei Solisti Veneti, con un nuovo programma: la Sintonia « La casa del diavolo » di Boccherini, 11 Concerto in do mngg. D. 14 per violino e orchestra di Tartini e la Sinfonia «Gli addii» di Haydn. II programma già annunciato, comprendente la seconda parte dell'Estro armonico di Vivaldi, è stato differito per malattia del violinista Piero Toso, al quale erano affidate molte parti solistiche. Si svolgerà in altra data. Concerto al Regio — Stasera alle 21,30 il maestro Armando La Rosa Parodi dirigerà l'Orchestra stabile del Regio per la stagione sinfonica autunnale promossa dall'ente lirico. In programma Quattro pezzi di Frescobaldi, il Concerto dell'estate di Pizzetti, Ouverture da concerto di Petrassi e i Pini di Roma di Respighi. Concerto al Gobetti — La pianista statunitense Marioara Trlfan (Los Angeles, 1950), vincitrice del secondo premio al recente concorso Viotti di Vercelli, aprirà domani sera ore 21,15 al Gobetti 1 concerti promossi dal Teatro Stabile di Torino. In programma Sonate di Scarlatti, Beethoven, Prokofiev e il Mefisto valzer di Liszt.

Luoghi citati: Cannes, Giordani, Italia, Roma, Salerno, Torino, Vercelli