L'elemento che non quadra è il teste che incontrò il "morto" alla partita

L'elemento che non quadra è il teste che incontrò il "morto" alla partita L'elemento che non quadra è il teste che incontrò il "morto" alla partita E' in buona fede, insospettabile - Altri punti oscuri nel contegno del Magliacani prima della scomparsa - Il socio: "Non lo vidi per 6 giorni" Nel giallo di via Servais, o meglio in ciò che si conosce finora della vicenda, vi sono alcuni punti oscuri, episodi che destano perplessità. Il primo riguarda Zefferino Carlessi, negoziante di mobili. E' un ex agente di p.s.: dal 1949 al 1956 è stato nella polizia stradale di Torino. Come scrivevamo ieri, ha reso una testimonianza precisa: « Fulvio Magliacani era vivo il 27 settembre 1972. L'ho incontrato allo stadio, durante la partita Juve-Olympique, gli ho parlato ». Non modifica di una virgola questa sua versione, anzi aggiunge particolari per confermarla. « Non sono un visionario, non ho alcun motivo per dire una cosa per un'altra. Ho ricordi precisi e nessun dubbio sull'identità della persona che ho incontrato. Il padre di Fulvio, che io conoscevo bene, è venuto da me moltissime volte a farsi dire come è avvenuto quell'incontro. A lui e a sua moglie ho sempre ripetuto le stesse cose, anche se quella loro insistema alla fine cominciava a imbarazzarmi ». Altro motivo di perplessità. Franca Ballerini, dopo la scomparsa del marito, ha ritirato il denaro che aveva su un conto corrente a « doppia firma » con il coniuge. Pare che si tratti di 8-9 milioni. Ma ha anche cercato un lavoro. Prima si è impiegata in un'agenzia di assicurazioni, ultimamente lavorava nello studio dentistico del dott. Lucio Nasi, in piazza De Amicis. Con il dott. Nasi aveva rapporti di amicizia, come tutti i suoi familiari. Il dentista aveva cer¬ cato di aiutarla: oltre ad averle dato un lavoro, si Interessava alle sue traversie. La figura di Franca Ballerini, almeno per questo episodio, non sembra quella della « donna del bandito », spregiudicata e senza problemi: « Voleva lavorare per rendersi autonoma — dicono i suoi parenti —, affittare un appartamentino per sé e sua figlia, rifarsi una vita. Questo impiego dal dentista noi lo abbiamo interpretato così ». Un'altra vicenda da chiarire riguarda Fulvio Magliacani. Due settimane prima della sua scomparsa ha avuto uno strano comportamento. Per sei giorni è uscito di casa, ogni mattina, dicendo alla moglie (e agli amici che incontrava) che era diretto al lavoro, nell'ufficio di via Donati 14. Qui però il suo socio Giuseppe Di Santo in quei giorni non lo ha mai visto una sola volta. Ne ha parlato con 11 cognato di Fulvio, gli ha chiesto dove fosse, lui che di solito era scrupoloso e puntuale. Il cognato ha chiesto spiegazioni. Fulvio Magliacani ha avuto una giustificazione pronta: « Sono andato da Gilberto (il fratello medico, ndr) perché non mi sento bene. Ho perso tutti questi giorni in esami per sapere che cosa mi sta succedendo ». E' stato accertato, invece, che queste analisi mediche non sono mal state compiute. Come ha impiegato il rappresentante quella settimana che ha preceduto di poco la sua scomparsa? E' verosimile l'Ipotesi che pedinasse la moglie, volesse seguirne 1 movimenti senza destar sospetti, facendole credere d'essere al lavoro? E' stato in quel periodo che ha avuto la prova della relazione che ancora esisteva fra Paolo Pan e Franca Ballerini? Domande ancora senza risposta. Zefferino Carlesso

Luoghi citati: Torino