Menarlo (Lancia) "O rompo o vinco" di Gian Dell'erba

Menarlo (Lancia) "O rompo o vinco" Menarlo (Lancia) "O rompo o vinco" Con le operazioni di verifica iniziate ieri mattina e proseguite durante tutta la giornata al Museo dell'Automobile, ha preso il via l'avventura del Giro d'Italia organizzato dall'Aci Torino al quale sono stati abbinati il Trofeo Fiat (una splendida ametista che viene dal Brasile) e la Targa Agip. Ottantatré le macchine ammesse. Le vetture sono passate una dopo l'altra al controllo dei commissari sportivi e tecnici. Poi i concorrenti si dedicavano all'operazione di sistemare i numeri di gara e le scritte pubblicitarie sotto l'occhio di molti curiosi. L'attesa più grande era per i <• mostri » di grossa cilindrata, apparsi soltanto nel pomeriggio. Le prime ad entrare nel cortile del Museo sono state le vetture verdi e nere di Guy Ligier, affidate a Chasseuil-Baron e Brambilla-De Niederhauser. « E' un Giro " special " — ha detto il navigatore Christian Baron, uno spilungone alto e secco — che in qualche punto è difficilissimo, specie nei trasferimenti: i controlli orari non sono sempre facilmente reperibili. Per noi professionisti non ci saranno problemi, ma i privati sbaglieranno ». « Tutto ciò che è auto — è la volta di Vittorio Brambilla — mi interessa, quindi anche il Giro d'Italia. Bisogna dire che non ho avuto molto tempo per prepararmi: ho provato solo a Varano ed effettuato tre salite della CesanaSestriere. La Maserati ci ha praticamente buttati giù dal letto per dirci che avremmo corso con la Ligier. Una sorpresa ». « C'est lui qui gagnera — ha detto Ligier passandogli accanto —, corre in casa, no? ». » Sì, però non mi dimentico che ce un'altra Ligier e le due Stratos. E poi. può sempre saltar fuori l'outsider » ha concluso Brambilla. Un movimento tra la folla ha annunciato l'arrivo delle due Fiat 124 Abarth Rally di Pinto-Bernacchini e di Pianta-Pica. Gli spider rossoneri hanno calamitato l'attenzione per la loro aria « cattiva -, piena di grinta. Vistosi gli alettoni aerodinamici montati sul cofano posteriore. « Ho incominciato a correre facendo della velocità — ha detto Lete Pìnto — e questa corsa mi place. La CesanaSestriere è, per me, la più bella gara in salita, anche se l'ora di passaggio è critica, perché avremo il sole negli occhi. La macchina è ancora allo stato sperimentale ed è mancato il tempo per collaudarla. Speriamo ». Arturo Merzario, in coppia con Sodano, è al Giro come prima guida della Lancia. Ha iniziato a correre nel '63 proprio in un Rally di Sardegna in coppia con Berselli, su una Giulietta SZ. « Se non rompo, vinco — ha arrischiato Merzario fra il serio e lo scherzoso —, anche se non so niente di questo Giro. Sodano sarà la mente ed io il braccio. La macchina va bene, io ho girato a Casale ed ho provato la Cesana-Sestriere che avevo corso tre anni fa con l'Abarth. Vedremo, non posso proprio dire niente adesso, ne parleremo dopo. Un fatto è sicuro: tirerò ». Ancora un particolare curioso. Bonomelli ha montato una radio rice-trasmittente sulla sua Porsche Carrera 3000, per tenersi in contatto con il servizio assistenza. Una macchina lo segue, un furgone lo precederà su ogni circuito. Bonomelli, cosi come Casoni su Pantera De Tomaso, potrebbe giocare il ruolo di « outsider ». Gian dell'Erba

Luoghi citati: Brasile, Casale, Cesana, Italia, Sardegna, Sestriere, Torino