Vincere il 'Baracchi, obbligo per Gimondi

Vincere il 'Baracchi, obbligo per Gimondi Sull'iridato pesa l'ombra di Eddy Merckx Vincere il 'Baracchi, obbligo per Gimondi In assenza del fuoriclasse belga, Felice (in coppia con Rodriguez) è favorito nel duello con Boifava-Pettersson - Da Bergamo a Brescia (Dal nostro inviato speciale) Bergamo, 20 ottobre. Sul campione del mondo Felice Gimondi pesa l'ombra di Merckx anche in questo Trofeo Baracchi che II fuoriclasse belga ha disertato, preferendogli la » Sei Giorni » di Dortmund. In assenza del numero uio del ciclismo mondiale, il bergamasco si trova costretto a muoversi su binari obbligati. Il copione non prevede la sconfitta sua e del colombiano Rodrlguez di fronte a Davide Boifava e allo svedese Gosta Pettersson, l'unica coppia di antagonisti validi per Felice ed il suo compagno di squadra che Mino Baracchi sia riuscito a mettere insieme per questa travagliatissima edizione della sua tradizionale competizione a cronometro. L'organizzatore, che aveva già rinunciato alla ottava coppia, per l'indisponibilità di corridori belgi di adeguato valore, dovrà fare a meno anche dei francesi, per una complicata rottura di contratto che avrà un seguito in sede federale. Un « Baracchi » piuttosto dimesso, insomma, legato soltanto all'obbligo di vincere da parte della coppia del campione del mondo Gimondi. Un imperativo a cui il tandem della « Bianchi-Campagnolo » è in grado di rispondere adeguatamente, se Felice sarà sul livello di rendimento sempre elevato espresso in questa stagione e se Rodriguez — una novità assoluta per il Baracchi — saprà esprimersi sul metro dell'unico « test » su una lunga distanza, quello del Gran Premio di Castrocaro del giugno scorso, che lo vide nella scia dello stesso Gimondi fino ad un giro dal termine del'a competizione. Una prova durissima, difficile come una cronometro a coppie sulla distanza di 110 chilometri può tuttavia sfuggire al pronostico anche per il più banale dei contrattempi o per l'improvviso mutare delle condizioni atmosferiche. Ciò spiega perché oggi, dopo un intenso allenamento nella fase iniziale del percorso, Gimondi, tormentato da un leggero raffreddore, guardasse con una certa apprensione il cielo di Bergamo, coperto da una coltre grigia che ben poco lascia indovinare. Un'aporensione condivisa, per motivi ancor più validi, da Martin « Cochis » Rodriguez, un colombiano che considera il freddo e la pioggia i suoi più grossi nemici. Se il tempo dovesse cambiare, se la temperatura dovesse farsi più rigida, le quotazioni dei « regolaristi « Boifava e Pettersson, veterani delle competizioni a cronometro, salirebbero notevolmente anche se ora, sulla carta, li si considera battuti. Boifava è già arrivato secondo l'anno scorso, in coppia con Gimondi, dopo aver sfiorato la clamorosa affermazione due anni fa con Merckx; Gosta Pettersson dai canto suo ha già vinto il « Baracchi » ed è ormai collezionista di piazzamenti. E' chiaro quindi che il favore del pronostico assegnato a Gimondi e Rodriguez non vuol dire che i due della « Bianchi » avranno vita facile: non dovranno anzi permettersi il minimo errore, r^ovranio sperare che gli allenamenti di questi giorni siano stati sufficienti a dare all'ex inseguitore Rodriguez quella tenuta alla distanza sul ritmo dei cinquanta all'ora, indispensabile per vincere e alla quale egli non ha certamente l'abitudine. Una corsa sul filo del rischio insomma, con un Gimondi impegnato allo spasimo per concludere questa sua meravigliosa stagione sotto il segno del trionfo. Il campione del mondo merita questo successo che gli eviterebbe critiche superficiali ed ingiuste. Se Felice dovesse essere battuto, si direbbe soltanto che, anche senza Merckx, il campione del mondo non è riuscito a vincere. Gianni Pignata Gimondi, favorito nel «Baracchi» in coppia con Rodriguez

Luoghi citati: Bergamo, Brescia, Dortmund