Muller si scansa ed evita ilpugno di Giulio Accatino

Muller si scansa ed evita ilpugno La Svizzera in allenamento Muller si scansa ed evita ilpugno Ha cercato di colpirlo un terzino del Frascati - Dodici gol, ma poche indicazioni - Vicini ha "spiato" gli elvetici (Dal nostro inviato speciale) Frascati, 16 ottobre. Abbiamo visto due formazioni diverse della Nazionale svizzera, abbiamo ammirato dodici gol (alcuni belli, altri fortunosi) e per chiudere abbiamo assistito anche ad un abbozzo di pugilato fra II terzino del Frascati Vallerotonda e l'attaccante elvetico Muller. Quest'ultimo, di nazionalità svizzera ma tesserato come professionista nell'Herta di Berlino Ovest, è un centravanti intraprendente, deciso, combattivo, a tratti rude. Ha reagito ad un fallacelo di Vallerotonda evitando poi con abilità un « diretto » dell'avversario. Per fortuna la gara-allenamento era verso la fine e l'incidente non ha avuto seguito. L'episodio sta ad indicare il temperamento « caldo » di Muller. Morinl, che avrà il compito di controllarlo, dovrà stare bene attento a non cadere nella provocazione. Hussy, che aveva detto ieri che non avrebbe schierato i suoi uomini in una partita-prova, ha cambiato opinione ed ha presentato a Frascati la squadra in due distinte formazioni. E' stata una partita facile per i nostri ospiti, forse addirittura troppo facile. Sarà servita al tecnico elvetico per curare la forma dei singoli, non certo per trarre utili indicazioni. Il Frascati, infatti, non ha retto molto al ritmo ed al gioco degli svizzeri, ed i gol sono venuti a grappoli: al 3' segnava Muller, al 10' Hasler, al 17' si registrava un autogol di Vallerotonda che deviava un tiro di Hasler: prima della line del tempo realizzavano ancora Luisier (20'] ed Hasler (21']. Più pingue il bottino nella ripresa, con due gol di Luisier (al 2' ed al 4'), tre di Blaettler (ai 9' al 14' ed al 25'), uno di Demarmels al 12' e di Odermatt al 13'. Le reti in queste partite contano poco. Bisogna guardare al gioco, alla condizione fisica, alla manovra. Per assistere alla prova era giunto a Roma Azelio Vicini. Il collaboratore tecnico di Valcareggi non ha voluto pronun¬ ciare giudizi. Ha detto: » E' una partita che non merita commento. Del resto conosciamo già i valori dei nostri avversari. Non intendiamo scoprirlo adesso ». Vicini ha scritto molti appunti sul suo taccuino, e rientrato a Firenze, ha riferito le sue impressioni a Valcareggi. I punti di forza della Svizzera non sono un segreto per nessuno. Il centrocampo è il reparto migliore. Qui gioca Odermatt, che è elemento di classe internazionale. Ha trentun anni, ma è fresco ed in buona forma. Corre e regge la manovra con dinamismo. Kunn è il suo degno compagno. Forse è più propenso alla difesa che all'attacco, ma ha Intelligenza e carattere. Nella ripresa ha giocato come libero, sganciandosi sovente in zona gol. Altro elemento di notevole valore è Blaettler. Forse indosserà la maglia ri, 7, ma questo non conta. E' un centrocampista che ama dialogare e si spinge sovente all'attacco. Tira bene in gol. Le tre reti sono una prova di questa sua dote. E' certo comunque che le due squadre sono state combinate dall'allenatore Hùssy per confondere le Idee agli osservatori italiani. Soltanto sabato vedremo la « vera » Svizzera. Al termine Hussy non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Ha detto che conserva i problemi di ieri, anche se tutti i suoi giocatori sono in buone condizioni. Dei diciassette presenti a Villa Fiorio di Grottaferrata soltanto tre sono rimasti a riposo: Il portiere titolare Prosperi ed i difensori Mundschin e Vuilleumier. I tre comunque dovrebbero essere pronti per sabato. Prosperi e Mundschin potrebbero anche essere utilizzati. Hussy, oltre alla formazione, tiene segreta anche la tattica. Nel <• clan » dei rossocrociati si è appreso comunque che la Nazionale svizzera tenterà il tutto per tutto nella prima mezz'ora atBlaettler. Muller e Jeandupeux), laccando con tre punte (forse per chiudersi in difesa qualora dovesse segnare un gol. Giulio Accatino