Gli hanno gridato "bidone" di Maurizio Caravella
Gli hanno gridato "bidone" Non è italiano Gli hanno gridato "bidone" (Dal nostro inviato speciale) Como, 13 ottobre. Qualcuno ha osato persino chiamarlo ■ bidone », perché II suo nome è Eddy e non Edoardo, ed è nato in Belgio anziché In Italia. E' successo al primo passaggio da Argegno, Merckx era già solo in testa e pedalava a più di cinquanta orari, senza voltarsi. Da un gruppetto di tifosi (ma è giusto chiamarli cosi?) si è levato un piccolo coro di insulti. Merckx ha rivolto loro uno sguardo freddissimo ed ha proseguito. Erano in tredici, dietro, ad inseguirlo, e nessuno della sua squadra: tredici contro uno, una lotta impari per tutti, fuorché per Eddy Merckx. C'era il sospetto, visto che il vantaggio del belga continuava ad aumentare, che ancora una volta Gimondi fosse stato lasciato solo. E se II nostro campione per cercarsi un alibi, avesse sostenuto questa tesi, nessuno forse avrebbe avuto il coraggio di contraddirlo. Ma Gimondi, grande anche nella sconfitta, non si è arrampicato sugli specchi per trovare delle giustificazioni: « Non accuso nessuno — ha detto, allargando le braccia —, dietro tutti hanno fatto ciò che hanno potuto: e se hanno fatto poco, ciò significa che ormai avevano poco da spendere. Soltanto Bitossi mi ha dato un aiuto veramente valido, ma gli altri non sono rimasti sulle ruote per fare i furbi: non avevano più forza nelle gambe, la verità è questa. Non mi sono mai rassegnato, lo spingevo al massimo, Bitossi anche, eppure quel diavolo dì Eddy era sempre più lontano. Ci sono giorni in cui Merckx ha veramente una marcia in più, forza della natura: e quando ingrana quella marcia, per tutti gli altri, me compreso, è la fine ». • Non parliamo di tattiche — prosegue Felice —, tanto è inutile. La verità è semplice: Eddy quest'anno non era mai andato forte come oggi, nel "Lombardia" ha conquistato uno del suol trionfi più belli. Il mio successo di Barcellona rimane, nessuno lo può cancellare, neppure la sconfitta a Como: ma rimane anche il fatto, indiscutibile, che il più forte del mondo è lui ». Eddy voleva vincere a tutti i costi, c'è riuscito ed è felice: ha battuto Gimondi nel modo più netto, per lui è un gran giorno. « Per fare la selezione — spiega — non ho neppure avuto bisogno di scattare, ho semplicemente aumentato l'andatura. L'ultimo a staccarsi è stato De Vlaeminck, che poi è caduto, ma ormai aveva una ventina di metri di svantaggio, mi sembrava già In difficoltà. Ci tenevo a vincere, per chiudere la stagione In bellezza, dopo le polemiche che mi hanno Investito per la sconfitta ai mondiali. Certo, quella è stata una brutta battuta d'arresto, ma non si può arrivare sempre primi, I miei tifosi dovrebbero capirlo. Sono di nuovo Merckx, ora ho convinto anche me stesso ». Motta è giunto diciottesimo, ad oltre un minuto dal gruppo di Gimondi, Bitossi, Zilioli e De Vlaeminck. Gianni, escluso dalla squadra azzurra, cercava una vittoria di prestigio, ma anche stavolta ha fallito il bersaglio. E Defilippis. con un mezzo sorriso, ha detto soltanto: « Ma oggi non doveva essere il giorno della sua grande rivincita? ». Maurizio Caravella
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Il ritorno del «mostro», incubo nella notte di Bargagli
- Un lampo di Baggio, ma non basta
- Un cimitero di veleni invece della centrale
- Indagini delia poiixia nei mondo dei vizio
- Cede il tetto, muore operaio
- Montalto «brucia» un miliardo al giorno
- Da giugno cassa integrazione alla «Fabbricazione nucleari»
- La battaglia delle botteghe
- PER SALVARE LA NATURA
- Il giallo Bargagli in tv
- Vacanze di Pasqua sotto la pioggia e con due lievi scosse di terremoto
- Bimbo avvolto dal fuoco è salvato dalla nonna
- Il Governo inizia la propaganda per il prestito
- SETTIMANA BIANCA 1974
- Roma/A 24 ore dalla sparatoria in cui Ú morto il neofascista
- La propaganda pel Prestito Nazionale
- Ma Ciano non ascoltò il suo ambasciatore
- La centrale di Montalto sarà chiusa per due mesi
- Stamane di scena la Juventus
- La Juventus prova
- 4 TERRORISTI MORTI UNO FUGGE TUTTI GLI OSTAGGI SONO VIVI ?
- La tragedia della transessuale Richards
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- I rigori sono fatali alla Juve decimata
- Due gocce di sangue possono fare piena luce sull'omicidio
- Iniziato il processo per i «balletti verdi»
- Polonghera, Sommariva, Montafia e Cuneo piangono quattro giovani coppie di sposi morti nell'incendio
- Carabiniere tenta di disarmare una guardia: entrambi feriti
- Alberto Talegalli e due amici uccisi nell'auto che si schianta contro la spalletta d'un ponte
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy