Sarà negativo nel 1973 il conto economieo Fiat

Sarà negativo nel 1973 il conto economieo Fiat Una precisazione dell'azienda Sarà negativo nel 1973 il conto economieo Fiat A proposito delle cifre pubblicate dall' "Espresso" si sottolinea che "evidentemente è per ora impossibile precisarne l'importo" - Le cause: squilibrio tra costi e ricavi - Insufficiente utilizzazione degli impianti, più elevati costi del lavoro e delle materie prime (Dalla redazione romana) Roma, 10 ottobre. Sotto il titolo «Esplode la crisi alla Fiat », L'Espresso che sarà in vendita domani scrive: «Alla fine del 1973 le perdite della Fiat nel settore dell'automobile ammonteranno a 150 miliardi di lire. Questo dato non è ancora stato comunicato ufficialmente dalla Fiat, ma il vertice della società non ha dubbi in proposito e ha già preso alcune misure per far fronte alla situazione che si è venuta a creare». (r. s.) Le notizie pubblicate dov'Espresso hanno suscitato notevole ripercussione soprattutto nell'ambiente borsistico. La Direzione Informazioni del Gruppo Fiat, interpellata in merito, ha escluso la fondatezza delle cifre dì presunto deficit pubblicate dal settimanale. Ha tuttavia confermato che il conto economico dell'azienda per il 1973 «sarà negativo, per un importo chi.- evidentemente è al momento attuale impossibile precisare». Il portavoce della Fiat ha precisato che le cause di tale situazione sono da imputarsi essenzialmente allo squilibrio grave tra costi e ricavi. In un documento ufficiale presentato fin dal mese di luglio ai sindacati metalmeccanici, l'azienda ha sottolineato la insufficiente utilizzazione degli impianti: nonostante gli investimenti effettuati e l'aumento di personale (25 mila dipendenti in più negli ultimi quattro anni), la produzione automobilistica della Fiat non è sostanzialmente aumentata. Oro: chiusure (prezzi dei venditor!, in dollari per oncia) Mercati 9/10 10/10 Londra 100— 104,75 Zurigo 99,75 104 — Parigi 103,28 106,91 New York 101,10 104 — A questa grave situazione, si aggiunge il continuo aumento dei costi (costo del lavoro e delle materie prime), che non hanno potuto — anche a causa del blocco dei prezzi deciso dal governo Rumor — essere compensati da una adeguata maggiorazione dei listini. Negli ambienti Fiat si sottolinea infine, per quanto ovvio, che «la prevista passività del conto economico 1973 non altera la fiducia nella solidità dell'azienda».

Luoghi citati: Londra, New York, Parigi, Roma