Heath presenta la "fase 3" dell'economia britannica di Mario Ciriello

Heath presenta la "fase 3" dell'economia britannica Per la lotta contro l'inflazione Heath presenta la "fase 3" dell'economia britannica La prima fase fu contraddistinta dal blocco totale dei prezzi, dei fitti e dei dividendi, la seconda fu più flessibile; ora saranno consentiti miglioramenti salariali, mentre resteranno i controlli negli altri settori (Dal nostro corrispondente) Londra, 8 ottobre. L'Inghilterra s'accinge ad attuare la «fase tre» della sua grande strategia antin)lozionistica cominciata il 6 novembre dello scorso anno, e oggi un «libro verde» governativo e, successivamente, il premier Heath hanno presentato al Paese le nuove e complesse proposte. Se «fase uno» fu contraddistinta da una terapia d'urto, con un blocco totale dei prezzi, dei redditi, dei fitti e dei dividendi, e «fase due» da un inizio di flessibilità, «fase tre» permetterà più sostanziosi miglioramenti salariali, ma lascerà pressoché immutati, e in taluni casi inasprirà, i controlli negli altri settori. La nuova «fase» comincerà la prima settimana di novembre, e durerà un anno. Gli obiettivi della vasta operazione restano i medesimi. Nella sua conferenza stampa a Lancaster House, Edward Heath ha detto: «Tre \ sono i nostri traguardi; man-1 tenere l'elevato tasso di svi luppo e accrescere i redditi reali; assistere i lavoratori a bassa retribuzione e i pensionati; proseguire, senza tentennamenti, la lotta contro l'inflazione». Le proposte del «libro verde» ora saranno discusse dal governo con i sindacati e gli imprenditori, e Heath ha ammesso la possibilità di ritoc- chi. Il disegno di legge sarà presentato al Parlamento in ottobre. «Fase due» non è un successo al cento per cento: ma — come ricorda oggi il Financial Times — «le cose andrebbero assai peggio, se non vi fosse». Il tasso d'inflazione è arginato al sette per cento, meglio di quanto si sia fatto altrove: e l'espansione economica continua al 5 e mezzo per cento, un passo fin troppo frenetico. Cosa porterà «fase tre»? Gli aumenti di retribuzione non saranno più inesorabilmente limitati a circa il sette-otto per cento, ma avranno un elastico «soffitto» del sette per cento, innalzabile fino al 10, all'll e forse al 12 in una lunga serie di casi. Quando il lavoro sia pericoloso o scomodo, quando si abbiano maggiori efficienza e produttività e quando il compenso sia troppo basso in raffronto agli altri. Si è introdotta altresì un'in- novazione, la cosiddetta «Threshold Safeguard», lette ralmente la «protezione del limite», della soglia. E' una scala mobile. Se durante «fase tre» l'indice dei prezzi al minuto balzerà oltre il sette per cento (ecco il «Threshold»; potrà essere concesso un miglioramento di 40 pence, circa 600 lire, la settimana: e altri 40 pence potranno essere dati per ogni successivo scatto dell'uno per cento. Per i sindacati, la misura è insufficiente. Troppo ampio è, a loro avviso, il divario tra l'ascesa nel costo della vita e il «palliativo» dei 40 pence; comunque quale che sia in percentuale il maggior guadagno, nessuno, stipendiato o salariato, potrà avere un aumento annuo superiore alle 350 sterline. Questa frontiera è adesso di 250 sterline. I prezzi continueranno ad essere sottoposti a severi controlli (non però quelli degli alimentari, mai toccati da queste restrizioni) e anche le medie aziende, con un fatturato tra i 5 e i 50 milioni di sterline, dovranno segnalare alle autorità eventuali aumenti. Heath ha promesso che se le maggiorazioni saranno eccessive, le ditte dovranno annullarle: ma molti dubitano che la burocrazia possa far fronte a un'impresa tanto vasta. Già in «fase due» parecchi prezzi si sono dimostrati inarrestabili. Saranno rafforzati i controlli sui profitti, che però non dovranno essere spinti sotto il dieci per cento per dare all'industria i necessari incentivi. Le lievitazioni dei dividendi resteranno limitate al 5 per cento, con qualche eccezione qualora occorrano nuovi capitali. Il premier ha detto: «Certo, l'ideale sarebbe un sistema di controlli volontari sui prezzi e soprattutto sui redditi. Ma per il momento non è ancora attuabile, e dobbiamo pertanto affidarci alla legge». Mario Ciriello Fondi d'investimento Quotazloni 8/10 | Rise. Emlss. Pond it alia doll. 12,42 — Interfund » | 12,39 13,13 Italamerlca » 11.09 11,75 Capital Italia » 11,70 — Intertrust » 12,12 13,17 Int. S. Fund » 7,80 — Amltalla » 8,54 — Romlnvest » 13,29 14,35 Italunlon » 12,66 13,80 Medlol. Sel. » 12,64 13,74 Equltalla » 12,88 — Intercontln. » I 12,08 — Interitalla lire i 9277 10139 Tre R » 6531,70 — Eur.'69 Cr. sv. j 125,94 — (Radtocorj

Persone citate: Edward Heath, Pond

Luoghi citati: Inghilterra, Italia, Londra