Il punto della situazione politica

Il punto della situazione politica Il punto della situazione politica (Segue dalla 1" pagina) essere questa la novità fondamentale. E' una via possibile? Un'analisi delle posizioni di partenza delle parti in causa rivela che, tecnicamente, c'è margine per un compromesso positivo, determinante. L'Egitto si è mosso sul fronte del Canale nella speranza di ottenere un qualche guadagno politico e psicologico che gli consentisse di uscire dallo stato di frustrazione in cui ver¬ sava dopo il '67 e il successivo fallimento della nasseriana «guerra d'usura». Di contro, Israele si è sempre detto disposto a un negoziato ampio e senza condizioni preliminari, purché si trattasse di un negoziato diretto, franco, senza riserve. Il compromesso potrebbe consistere nel fatto di bloccare contemporaneamente l'attacco egiziano e il contrattacco israeliano, prima di una nuova umiliazione araba, in cambio dell'apertura, finalmente, di una trattativa globale. Non mancano i segni di una disponibilità sovietica a collaborare. Dopo una fase di attesa e di scontate polemiche anti-israeliane, l'Urss sembra preoccuparsi di circoscrivere il nuovo incendio, prima che esso bruci le residue speranze egiziane, e contemporaneamente di non compromettere il dialogo «speciale» con gli Stati Uniti. E' da vedere se tutto ciò rappresenti, pur nel pieno della tragedia, una premessa di pace, o solo un esercizio di ottimismo. E' un discorso aperto. a. r.

Luoghi citati: Egitto, Israele, Stati Uniti, Urss