Cereali: la situazione meno tesa nel mondo di Arturo Barone

Cereali: la situazione meno tesa nel mondo Risultati d'una conferenza Fao Cereali: la situazione meno tesa nel mondo Le ultime notizie indicano raccolti eccezionali nella Cee (specie in Francia) e nell'Urss - Anche gli Usa intensificano la produzione e sembrano accogliere la tesi di scorte internazionali (Nostro servizio particolare) Roma, 5 ottobre. E' terminata oggi alla Fao, l'organizzazione delle Nazioni Unite specializzata per l'alimentazione e l'agricoltura, una riunione per discutere i mezzi per evitare un'eventuale penuria mondiale di cereali e per venire in aiuto ai paesi del Terzo Mondo, che sono quelli più esposti alle conseguenze negative di una prolungata tensione dei prezzi. In una precedente riunione, tenuta il 20 settembre per iniziativa dello stesso direttore della Fao, l'olandese Boerma, la delegazione americana contestò energicamente le stime del consiglio internazionale del grano, avallate dalla Fao, giudicandole troppo pessimistiche. Tali stime, fra la metà di agosto e la metà di settembre, presentavano un netto miglioramento: il deficit massimo ipotizzabile per l'annata agraria 1973-74 era infatti sceso da 9 a 6 miliardi di tonnellate. Gli americani sostenevano inoltre che è assurda quest'anno l'ipotesi di ricostituire le scorte a livelli normali anche nei paesi che hanno avuto pessimi raccolti, come l'India, il Pakistan e i piccoli Stati dell'Africa Occidentale perseguitati dalla siccità. Ora, se si rinuncia all'idea di reintegrare interamente le scorte durante la presente campagna agraria, si può tranquillamente escludere — in base alle informazioni disponibili sui raccolti nelle principali aree geografiche — il pericolo di scarsità diffuse, paventato dalla Fao. E' invece comprensibile la preoccupazione per le difficoltà di pagamento dei paesi più poveri: il segretario americano all'Agricoltura ribadiva il 19 settembre l'appoggio degli Stati Uniti, che coprono da soli circa metà delle esportazioni mondiali di cereali, al programma alimentare della Fao. Pochi giorni più tardi, il nuovo segretario di Stato Kissinger proponeva alle Nazioni Unite di convocare nel 1974 una apposita conferenza per discutere i problemi della fame e della malnutrizione nel mondo. Le notizie via via affluite nelle ultime settimane hanno ulteriormente sdrammatizzato la situazione. Raccolti eccezionali di cereali sono previsti tanto nella Comunità, soprattutto in Francia, quanto nell'Unione Sovietica, dove l'obiettivo stabilito dal piano per quest'anno (195 milioni di tonnellate) dovrebbe essere quasi raggiunto, superando largamente il precedente primato (187 milioni nel 1970). Se poi si aggiunge che negli Stati Uniti, grazie ai prezzi tuttora eccezionalmente elevati e alla fine di ogni restrizione delle superfici coltivate, la produzione di cereali dovrebbe battere nel 1974 ogni record, i timori di possibili deficienze su scala mondiale appaiono senz'altro eccessivi, tanto più se risultasse confermata l'informazione di fonte francese secondo la quale gli Stati Uniti si starebbero avvicinando alla tesi comunitaria, condivisa dalla Fao, sull'opportunità di costituire scorte internazionali importanti per fronteggiare eventuali situazioni d'emergenza. E' inoltre di qualche giorno fa la notizia che l'Unione Sovietica si è impegnata a fornire all'India 2 milioni di tonnellate di cereali, compresa una certa quantità di riso, attingendo verosimilmente alle scorte, forse troppo generose, fornite a basso prezzo dagli Stati Uniti. Perciò, non solo è poco probabile che la Russia si ripresenti fra pochi mesi sui mercati mondiali come forte importatrice, ma non si può escludere che vi riappaia nella veste, che un tempo le era abituale, di esportatrice retta di frumento. Le prime e più distese statistiche sulla situazione cerealicola mondiale risalgono al 18 settembre, giorno in cui si riunì a Londra il consiglio internazionale del grano; non è un caso che da allora le quotazioni dei principali prodotti collegati al ciclo dei cereali non abbiano fatto che scendere alla Borsa di Chicago, portandosi a livelli meno assurdi. La tendenza sembra proseguire in questi primi giorni d'ottobre. Arturo Barone

Persone citate: Kissinger