Mancherà il gasolio dk orto i distributori di Giancarlo Fossi

Mancherà il gasolio dk orto i distributori S'annuncia un inverno al freddo? Mancherà il gasolio dk orto i distributori I commercianti affermano che il carburante scarseggerà se non verranno presi dei provvedimenti per regolamentare gli "stoccaggi" Roma, 4 ottobre. Si avranno notevoli difficoltà nel rifornimento del gasolio destinato al riscaldamento e, in genere, degli altri prodotti petroliferi. E' la previsione formulata oggi in una conferenza stampa dai dirigenti dell'Assopetroli che raggruppa il 90 per cento delle ditte distributrici. Le case, le scuole, gli ospedali, gli asili nido, le fabbriche rischiano di restare al freddo o, comunque, dovranno limitare sensibilmente la durata del riscaldamento. Ma anche la benzina e il gasolio per autotrazione potranno scarseggiare, se non saranno tempestivamente adottati provvedimenti che disciplinino in modo organico l'intero sistema di « stoccaggio» e di distribuzione. «Il recente provvedimento del Cip sull'aumento dei prezzi dei prodotti petroliferi — hanno dichiarato i dirigenti dell'associazione Bacchetti, Calvelli e Jacorossi — viene probabilmente ad alleggerire una situazione che si era fatta estremamente pesante ma è del tutto azzardato pensare che con tali aumenti la crisi possa dirsi superata, soprattutto per quanto riguarda il riscaldamento. Si tratta di convogliare imponenti quantitativi di prodotti al consumo, ma le scorte sono assolutamente insufficienti ». Domattina, ha aggiunto il presidente della Confcommercio Orlando, presente all'incontro con i giornalisti, sarà inviato un documento al ministro dell'Industria De Mita per sottolineare i maggiori inconvenienti e chiedere misure urgenti e adeguate. Il consumo del gasolio, che è il prodotto fondamentale per il riscaldamento, è stato lo scorso anno di dieci milioni e mezzo di tonnellate. In base ai dati rilevati si calcola che si raggiungeranno nella stagione invernale 197374 i tredici milioni di tonnellate; ugualmente il consumo del kerosene da 2 milioni di tonnellate nel 1972 salirà almeno del 20%. Fino ad ora, invece, i quantitativi di tali prodotti « stoccati » presso i depositi delle aziende grossiste distributrici sono notevolmente inferiori a quelli che in tempi normali si avevano nello stesso periodo. Né d'altra parte, dato il notevolissimo divario esistente tra i prezzi interni e le quotazioni internazionali, sarà possibile effettuare importazioni dall'estero di gasolio. « Se vi saranno difficoltà di approvvigionamento per l'imminente stagione invernale — ha precisato l'Assopetroli — nessun carico potrà farsi alle aziende distributrici che fin da febbraio hanno richiamato sul problema l'attenzione delle competenti autorità. Tali aziende operano in condizioni economiche particolarmente pesanti, con margini estremamente limitati, che purtroppo il recente provvedimento del Cip non ha in alcun modo migliorato. Delle tre categorie del settore petrolifero (raffinatori, grossisti distributori, gestori dei punti di vendita di carburante) l'unica che non ha avuto alcun riconoscimento sul piano economico da tale provvedimento e che è stata sacrificata in favore delle altre due è appunto quella dei grossisti distributori ». Ma, aggiunge l'Assopetroli, i grossisti distributori non insistono per ottenere vantaggi economici; reclamano soltanto una valida regolamentazione dei rifornimenti. Il « piano petrolifero » annunciato dal governo dovrà affrontare e risolvere questo problema di importanza primaria. L'Assopetroli auspica che gli organi responsabili, chiamati all'elaborazione del piano, tengano presente che specie in un Paese dalla particolare conformazione geografica come l'Italia, il convogliamento di imponenti masse di prodotti — i quali, oltretutto, presentano una elevata pericolosità — dai centri di produzione fino all'ultimo consumatore non possa effettuarsi senza l'intermediazione di una complessa struttura commerciale di centri di raccolta e di smistamento. Giancarlo Fossi

Persone citate: Calvelli, De Mita, Jacorossi

Luoghi citati: Italia, Roma