Non basta alla luve battere 3-2 la Dynamo

Non basta alla luve battere 3-2 la Dynamo Clamorosa eliminazione dei bianconeri dalla Coppa dei Campioni Non basta alla luve battere 3-2 la Dynamo Partenza fulminea dei torinesi e gol di Furino al 9' - Un'autorete su tiro di Rau favorisce il pareggio, poi Altafìni un minuto dopo e alla mezz'ora Cuceureddu riaccendono le speranze dei tifosi - Nella ripresa ancora molte occasioni sfumate per un soffio con una buona dose di sfortuna e al 75' la mazzata decisiva di Sachse - Bettega ha sostituito Altafìni al 61' - Gioco duro nel finale - Settantamila spettatori, duecento milioni d'incasso // « vernissage » in Coppa dei Campioni ripropone un incontro a tinte drammatiche per la Juventus e per il pubblico torinese, una specie di • sfida infernale », contro la Dynamo Dresda vittoriosa all'andata per 2 a 0. La Juventus parte da meno 2, un pesante handicap da cancellare con tre gol (a zero) per restare in campo europeo. Lo stadio è esaurito: sono presenti oltre cinquantamila spettatori. La tensione sugli spalti è enorme. Il terreno appare in buone condizioni: I teloni in plastica hanno impedito alla pioggia di appesantirlo. E' soltanto leggermente allentato e pertanto Vycpalek schiera Altafìni all'ala sinistra con Bettega in panchina. Altafìni e Furino sono le due novità bianconere rispetto all'andata. La Dynamo lamenta l'assenza di Kreiscke, gravemente Infortunatosi in nazionale. Al suo posto c'è Sammer, che gioca però libero con Geyer su Altafìni. Il trainer Frltzsch ha rinunciato a schierare Dórner, da troppo tempo lontano dal campì per essere pronto a giocare in una partita così Importante. I bianconeri ripresentano la vecchia difesa collaudata, con Salvadore lìbero. Spinosi segue Sachse, Marchetti si occupa di Heidler, mentre Morini controlla il « finto » centravanti Rau. A centro campo Furino è addetto al controllo del « regista » Hàfner, mentre Cuccureddu si oppone a Schade e Capello è seguito da Ganzerà. In avanti Causio è alle prese con Helm, Anastasi con la • doppia guardia » WàtzllchSammer, mentre, come si è detto, Altarini se la vede con Geyer. L'Incontro è subito bello e emozionante. La Juventus parte di slancio. Morini allunga verso Altafìni sulla sinistra che centra per Anastasi, il quale tira con troppa precipitazione fuori bersaglio. L'azione è sottolineata da applausi di incoraggiamento del pubblico. La Dynamo gioca con molta attenzione mentre le manovre del bianconeri sono piuttosto affannose. Il belga Loraux si dimostra un arbitro di polso. Non gli sfugge nulla. Gli scontri sono vigorosi da ambo le parti. I bianconeri attaccano, ma cercano di non scoprirsi troppo e, dopo aver concesso brevemente l'iniziativa ai gialloneri, si portano in vantaggio al 9'. C'è un fallo di Sammer su Altafini. Batte la punizione Causio mandando il pallone a spiovere in area, Furino di testa Insacca nell'angolo basso. Un autentico capolavoro del piccolo Furino, anche se Boden non è stato pronto ad uscire dal pali. II gol galvanizza la Juventus. Furino è l'animatore del • forcing • bianconero. La Dynamo accenna ad una reazione, la Juventus si contrae ribattendo colpo su colpo, concedendo nes> jn pallone ai tedesco-orientali. Ancora Furino in evidenza (17'), s. libera in tunnel di Heidler, cer.'.ra per Anastasi che In posizioni poco felice eflettua un cross parato da Boden. La condotta di gara della Juventus è intellljente. I bianconeri non attaccane a testa bassa e a metà campi giocano a zona, cercando di /.roteggere la difesa e di non concludere spazi agli avversari. Al i2' Causio discende sulla destra e centra per Anastasi che non vede Altafini in felice posizione e cerca di concludere ma viene anticipato. Tutti I juventini si battono al massimo delle loro possibilità. Sul plano del ritmo sovrastano nettamente gli avversari, ma al 24' la Dinamo « trova » // gol. C'è un fallo di Furino su Schade, i gialloneri fruiscono d'una punizione. La batte lo specialista Rau: il pallone schizza sulla barriera (deviazione di Capello o di Spinosi?) e spiazza nettamente loti. Fa 1 a 1. La costernazione dei ti- fosi è di breve durata. Palla al centro e la Juventus torna in vantaggio (25'). Capello si sgancia sulla destra e centra per Altafìni, appostato sotto porta, che stoppa con calma e di destro Infila nell'angolo: 2 a 1. La situazione è ancora molto difficile per la Juventus che, per passare il turno, deve segnare altri due gol. I campioni d'Italia premono sull'acceleratore, le emozioni sì susseguono. CI sono scontri duri. L'arbitro è costretto ad ammonire Altafìni e Geyer (27') per reciproche scorrettezze. £' sempre la Juventus a condurre Il gioco. Al 29' Causio si produce in un magnifico spunto sulla destra ed esegue un perfetto cross per Anastasi, che controlla ma poi scivola e la difesa riesce a mandare In calcio d'angolo. Il gol è nell'aria e arriva un minuto dopo. Anastasi, entrato in area, viene agganciato da tergo da un avversarlo, la palla perviene a Cuccureddu, che sferra un gran tiro basso mandando II pallone a sbattere contro II palo, di qui In rete: 3 a 1. L'entusiasmo sugli spalti è incontenibile. Ora la Juventus è ancora • out -, ma le basta un gol per liquidare la Dinamo. I campioni della Germania Est sembrano frastornati, non riescono a controllare la situazione e II gioco della Juventus si fa dilagante. Trascinata da Furino, Causio, Cuccureddu, la Juventus continua ad aggredire I gialloneri, ma non riesce a passare. Anastasi (35') conclude con troppa precipitazione è ' spreca una favorevole situazione-gol. Anastasi lotta con grande impegno, ma non è molto lucido In fase conclusiva, è come pervaso da frenesia agonistica. II ritmo è sempre sostenuto, la Juventus gioca a « furto campo • con la determinazione delle grandi giornate. Il primo tempo si conclude con una buona occasione per Furino, che viene anticipato da Hàfner un attimo prima di • sparare » in gol. La Juventus va negli spogliati per il riposo di metà tempo tra meritatisslml applausi. C'è un gol da fare a tutti I costi. Questo II tema della ripresa. La Juventus assedia l'area della Dynamo. Crea numerose palle-gol ma non riesce a concretarle. La prima è in apertura: Furino tocca a Capello, il quale gli restituisce la palla ma II mediano pasticcia con Anastasi e l'azione sfuma. Al 3' la Juventus fruisce di una punizione per fallo su Anastasi. La batte Causio, mandando il pallone sotto porta, Altafini non riesce a deviarlo e la sfera va a carambolare sul palo. Sammer allontana. Ancora Anastasi protagonista di una bella azione, ma la conclusione è Imprecisa. Dopo la sfuriata la Juventus si concede una pausa. SI rivede la Dynamo, ma la difesa bianconera vigila. C'è un infortunio a Rau in uno scontro con Salvadore. Il poderoso attaccante tedesco rimane a terra dolorante per una contusione alla gamba destra e viene soccorso prima da Zoff e poi dalla dottoressa Gisela Israel. Dopo le cure Rau si riprende. Il ritmo è sempre frenetico, la Juventus è sempre proiettata in avanti ma la mira è difettosa e Boden riesce ad evitare guai. Al 16' Furino mette k.o. Schade e Rau e l'arbitro lo ammonisce. Il gioco è fermo e Vycpalek ne ap¬ profitta per sostituire Altafini con Bettega. E' la prevista 'Staffetta'. Altafini ha fatto in pieno il suo dovere e va a sedersi in panchina tra gli applausi. Bettega cerca subito di rendersi utile, offrendo ad Anastasi un bel passaggio, ma ancora una volta il centravanti fallisce il bersaglio. La fatica, dopo l'enorme sforzo sostenuto, si fa sentire tra le file della Juventus. I riflessi dei bianconeri sono meno lucidi. Furino, dopo tanto prodigarsi, appare pròvatissimo. Anche I suoi compagni sono meno brillanti. I tedeschi sembrano invece meno provati, anche se avvertono l'assenza di un uomo d'ordine come Kreische. Il pubblico continua ad incitare la Juventus. Bettega si getta in area, supera due uomini, ma non gli riesce di concludere. C'è un mani (28') di Schade in area non rilevato dall'arbitro, poi una punizione a favore della Juventus. Nel frattempo Wàtzllch, zoppicante, viene sostituito da Schmuck. La Juventus batte la punizione, Bettega sferra un gran tiro in porta, la palla sfugge a Boden ma Anastasi e Furino non sanno approfittarne. Il tempo passa e la minaccia di una eliminazione si fa sempre più consistente. Anzi, si concretizza alla mezz'ora con un gol a sorpresa di Sachse. Questa l'azione: la Dynamo ottiene una punizione per un fallo di Morini. La batte Ganzerà che scambia con Sachse, la sfera ritorna a Sachse, smarcato, che con un bel tiro angolato infila rasoterra Zoff: 3 a 2. La Juventus cade in preda ad un comprensibile scoramento. Inutilmente Vycpalek incita I suoi uomini ad attaccare, a spremere le residue energie. Essi sono come svuotati. E' Infatti la Dynamo ad impegnare Zoff con un tiro di Rau. Poi I campioni della Germania Est fanno • melina », amministrando Il prezioso risultato. Pausi produce in due passaggi da metà campo al proprio portiere. Lo stadio ammutolisce. Solo una tromba continua a suonare, lacerando l'aria. Quelli di Dresda si limitano a tenere la palla. E la partita finisce. I tedeschi, felici, si abbracciano, la Juventus lascia mestamente II campo, ed esce dalla Coppa, pur avendo disputato una generosissima partita. Anastasi, l'uomo che avrebbe potuto decidere, non è stato all'altezza della sua fama, anche se non ha lesinato l'Impegno. E' la terza volta che la Juventus va fuori al primo turno della massima competizione europea: era già successo nel '58-59 ad opera degli austriaci del Wiener e nel '60-'61 per mano dei bulgari del CDNA Sofia. Al bianconeri non resta che la difesa dello scudetto in campionato. Bruno Bernardi Juventus: Zoff; Spinosi, Marchetti; Furino, Morini, Salvadore; Causio, Cuccureddu, Anastasi, Capello, Altafini. Dynamo Dresda: Boden; Helm, Ganzerà; Sammer, Wàtzllch, Geyer; Hàfner, Schade, Heidler, Rau, Sachse. Arbitro: Loraux (Belgio). Reti: Furino al 9', Rau al 24', Altafini al 25, Cuccureddu al 30': Sachse al 75'. Spettatori: 70.000 (64.763 paganti per un incasso di L. 200.640.500).

Luoghi citati: Belgio, Dresda, Germania Est, Italia